Mai più. Si celebra oggi la Giornata mondiale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili. Una pratica barbara a cui sono sottoposte ogni anno circa 100 milioni di donne, che la subiscono in età infantile. Secondo Aidos il fenomeno riguarda anche 500 mila donne in Europa.
Austerità, no grazie
Austerità, no grazie. Non riguarda solo la Grecia, ma anche la Croazia la massiccia operazione di taglio del debito in corso in questi giorni in Europa. Il governo di Zagabria ha stipulato infatti accordi con banche, compagnie di servizi e aziende private per azzerare i sospesi delle famiglie in maggiore difficoltà
Piccoli spiragli
Seppur non è più un’emergenza, in Sierra Leone il contagio al virus ebola rimane alto. In questi giorni Sos Villaggi accoglie i primi bambini orfani. L’associazione continua a supportare la comunità con beni di prima necessità, materiale medico e supporto psicologico.
Senza diritti
Per la prima volta, un rapporto mette a confronto le condizioni di salute di israeliani e palestinesi. Lo hanno diffuso Medici per i Diritti Umani che analizza il divario in termini sanitari tra le due popolazioni. A Gaza c’è una speranza di vita di dieci anni inferiore, una mortalità infantile cinque volte più elevata.
Stop al boia
Stop al boia. L’Ohio decide la sospensione delle esecuzioni fino alla fine dell’anno. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Nessuna esecuzione in Ohio per tutto il 2015. La decisione è stata presa dopo le accese polemiche sui farmaci utilizzati nelle iniezioni letali dopo che, nei mesi scorsi, alcuni condannati erano stati sottoposti ad atroci sofferenze dovute al mix di medicinali.
Il caso più famoso è quello di Dennis McGuire che ha impiegato circa 25 minuti a morire, poiché la reazione alle due sostanze iniettate è stato più lento di quanto ci si aspettasse, causando nel condannato sofferenze inutili.
Casi simili e più gravi sono avvenuti anche il Oklahoma ed Arizona, dove si è arrivati fino a due ore di agonia.
Dal 1999 le condanne a morte non erano mai state sospese in Ohio: pur non determinando una discussione seria sulla pena capitale negli Usa, i rinvii decisi dal governo riaccendono però il dibattito.
A secco
Il Brasile sta attraversando la più grave crisi idrica degli ultimi dieci anni, dove il livello delle precipitazioni è il più basso da molto tempo. A San Paolo, dove l’acqua è già stata razionata, molti comuni hanno dichiarato lo stato di emergenza. Se la situazione non migliorerà, ci saranno ingenti danni all’attività industriale e all’economia.
La sfida greca
Il nuovo governo guidato da Alexis Tsipras dovrà sciogliere molti nodi. Fra tutti, l’emergenza sociale nel Paese. Il servizio è di Fabio Piccolino.
“La storica vittoria di Syriza in Grecia apre nuovi scenari all’interno dell’Unione Europea.
Ma le sfide con cui il nuovo governo ellenico dovrà misurarsi sono innanzitutto di carattere sociale.
Caritas Italiana ha diffuso qualche giorno fa un dossier dal titolo emblematico “Grecia: Gioventù ferita” da cui emergono alcune delle emergenze da affrontare il prima possibile.
Dall’inizio della crisi infatti è in corso la più grande fuga di cervelli della storia recente da un’economia occidentale avanzata, che ha coinvolto finora 200.000 persone.
Inoltre la mortalità infantile è aumentata del 43% e il numero dei bambini abbandonati è cresciuto vertiginosamente.
Il sostegno alle classi più deboli e il rafforzamento delle misure di welfare sono tra i capisaldi del programma elettorale del partito di Alexis Tsipras. E’ tempo di mettersi al lavoro”.
La pillola amara
A Berlino protesta dei volontari di Medici Senza Frontiere che hanno indossato le maschere dei leader del mondo e tentato la fortuna girando la “Ruota delle farmaceutiche”. La manifestazione contro le multinazionali del farmaco che guadagnano sulla pelle dei malati di tutto il mondo.
Kobane libera
Le milizie curde hanno ripreso il controllo della città siriana al confine con la Turchia assediata dallo scorso luglio e simbolo della resistenza contro l’Isis. Ad annunciarlo è l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Una vittoria storica che arriva dopo quattro mesi di intensi combattimenti costati la vita a oltre 1600 persone.