Non voltarti dall’altra parte. È il nome della campagna internazionale di Ecpat contro gli abusi sessuali in Brasile, nella settimana del fischio di inizio dei Mondiali di calcio. Yasmin Abo Soha, segretaria generale della ong.
Bebè sumo
Bebè sumo. In Gran Bretagna è allarme per l’incremento dei bambini che alla nascita pesano oltre cinque chili. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il fenomeno sarebbe dovuto alla crescita del numero di mamme obese, che trasmettono ai figli questa eredità insieme alle negative conseguenze per la salute che ne derivano.
Verso la chiusura di Guantanamo?
Sono ancora 149 i detenuti nel carcere cubano di Guantanamo. Ma secondo alcuni esponenti dell’amministrazione statunitense, si starebbero preparando una serie di trasferimenti dei detenuti, in vista della chiusura della struttura.
Il carcere speciale, voluto nel 2002 dall’amministrazione Bush come luogo di detenzione per i prigionieri catturati in Afghanistan e per i presunti terroristi, è divenuto drammaticamente celebre per le condizioni di detenzione e per i metodi poco ortodossi utilizzati nei confronti dei detenuti, come violenza, pestaggi e tortura.
Barack Obama aveva parlato della chiusura di Guantanamo ancor prima di divenire presidente degli Stati Uniti nel 2008.
Atroce dilemma
Atroce dilemma. In Europa i più poveri dovranno scegliere tra mangiare e scaldarsi: è l’allarme di Oxfam. Il servizio di Fabio Piccolino.
La Francia sostiene chi va a lavoro in bici
25 centesimi al chilometro per chi va a lavorare in bici. E’ questa l’idea del Ministero dei trasporti francese, che per incentivare l’utilizzo delle due ruote, ha pensato ad un bonus per i ciclisti.
A sperimentare il piano per sei mesi saranno 10.000 dipendenti di diciannove diverse aziende.
L’esperimento ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico, economico e sano.
Niente ingorghi, nessun problema di parcheggio e un po’ di attività fisica; I dati sull’uso della bicicletta che saranno elaborati in questa prima fase saranno pubblicati alla fine dell’anno e saranno indicativi sul successo dell’iniziativa e su eventuali modifiche al progetto.
L’obiettivo del governo francese è raddoppiare la quota dei cittadini che vanno in ufficio in bici, che al momento è del 2,4%.
Misure del genere sono già state adottate con successo in diversi paesi del Nord-Europa.
Senza tregua
Senza tregua. Ancora tensione in Repubblica Centrafricana. Nei giorni scorsi, Medici Senza Frontiere ha denunciato l’assenza delle minime condizioni di sicurezza, dopo che alcuni operatori hanno subìto una nuova aggressione. Human Right Watch inoltre, ha accusato i soldati congolesi, in missione per conto dell’Unione Africana, di abusi, torture, uccisioni e detenzioni arbitrarie.
Chiedo asilo
Chiedo asilo. Sono i circa 600 mila apolidi che vivono oggi in Europa per cui più di 50 organizzazioni della società civile rappresentate nella Rete europea hanno lanciato una campagna per chiedere adeguate misure di protezione. Tra questi anche il Consiglio italiano per i rifugiati. Ai nostri microfoni il direttore Christopher Hein.
Diritti repressi
Diritti repressi. Record di arresti in Cina in occasione del venticinquesimo anniversario della strage di piazza Tienanmen. Secondo l’organizzazione Human Rights in China, infatti, 60 dissidenti sono stati fermati o peggio, detenuti segretamente senza essere accusati formalmente di aver commesso reati.
Il Brasile nel pallone
Il Brasile nel pallone. A meno di due settimane dal fischio d’inizio dei campionati del mondo di calcio, il Paese è segnato da una forte crisi sociale. Il servizio di Fabio Piccolino.
Meriam partorisce in carcere
Il mondo si mobilita per Meriam Yahia Ibrahim Ishag, la ragazza sudanese di 27 anni condannata alla pena di morte per apostasia ed adulterio.
Quando è stata arrestata, lo scorso 17 febbraio, la ragazza era incinta: ieri ha partorito una bambina nel carcere di Khartoum dove è detenuta. Insieme a lei, l’altro figlio, di soli 22 mesi.
Secondo l’accusa, Meriam ha sposato un cristiano pur provenendo da una famiglia musulmana ed è considerata un’adultera perché il suo matrimonio non è riconosciuto dalla legge coranica.
La condanna all’impiccagione è stata sospesa per due anni dalla data della nascita della bambina.
Gli appelli per la liberazione si moltiplicano in molti paesi del mondo: in Italia, la onlus Italiana for Darfur invita a firmare un appello per salvare Meriam.
Sui social network la vicenda sta coinvolgendo migliaia di persone grazie all’hashtag #meriamdevevivere.