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Rimetterci le penne


Rimetterci le penne. È sempre più difficile fare il giornalista nel continente latinoamericano. Secondo Reporters without Borders i governi appaiono più populisti e autoritari, il crimine organizzato sta espandendo i suoi interessi in tutti i settori dell’economia e chi dà fastidio con inchieste scomode è messo a tacere. Quest’anno sono almeno venti i cronisti uccisi. Ecuador, Perù e Messico i paesi più a rischio.

Un brutta aria


Un brutta aria. 19 ong hanno deciso di lasciare la conferenza sul clima in corso a Varsavia. Troppi i nodi non risolti, troppe le parole che non si traducono mai in fatti. Da qui l’abbandono dei lavori. Il servizio di Fabio Piccolino. 

Diritti alle urne.


Diritti alle urne. In Honduras si è chiusa la campagna elettorale, in vista del voto di domenica, il primo dopo il  golpe del 2009. Ma la situazione nel paese centroamericano è tutt’altro che tranquilla: frequenti sono i casi di persecuzioni, intimidazioni e aggressioni e l’omofobia resta molto radicata. Amnesty ha scritto ai candidati chiedendo di impegnarsi contro la violenza dilagante e le violazioni dei diritti umani.

Finalmente liberi


Finalmente liberi. Sarà rilasciato su cauzione l’attivista italiano di Greenpeace Cristian D’Alessandro. Insieme al ragazzo napoletano, il tribunale di San Pietroburgo ha scarcerato anche altre dieci persone delle trenta che, due mesi fa, furono arrestate dalla polizia russa dopo una dimostrazione pacifica contro le trivellazioni nell’Artico.

Sempre meno verde


La deforestazione dell’Amazzonia è cresciuta del 28% rispetto allo scorso anno. L’allarme è del  ministro all’ambiente brasiliano Izabella Teixeira, che punta il dito sul disboscamento illegale. Secondo la ong Imazon tuttavia, le ragioni vanno ricercate nel nuovo Codice forestale troppo permissivo, che ha ridotto le aree protette e aumentato il rischio di speculazione.

Mettici la firma


Mettici la firma. Greenpeace Italia lancia un appello al premier Letta affinché chieda la liberazione dei 28 attivisti e due freelance detenuti da due mesi nelle carceri russe per aver cercato di difendere pacificamente l’Artico dalle trivellazioni di Gazprom. Tra questi c’è anche un italiano: Cristian D’Alessandro. Sentiamo Cristiana De Lia, della ong. 

Troppe ombre


Canada ed India hanno deciso di boicottare la riunione del Commonwealth che si apre oggi in Sri Lanka per costringere il governo del paese asiatico a fare luce sulle violazioni dei diritti umani durante l’ultima guerra civile che ha causato la morte di oltre centomila persone. Sotto accusa anche la libertà di stampa, l’indipendenza della magistratura e la sicurezza delle minoranze.

Stop killer robots


Stop killer robots. La Campagna internazionale anti-mine torna a chiedere alle Nazioni unite una legge contro queste armi che mietono ogni anno migliaia di vittime in tutto il mondo. Madrina della campagna è Jody Williams, Nobel per la pace nel 1997. Ascoltiamola ai nostri microfoni. 

Non lasciateli soli


Non lasciateli soli. Continua la corsa contro il tempo per portare aiuto alle Filippine devastate dal tifone che ha causato migliaia di vittime e distruzione. Tra le diverse ong mobilitate per i soccorsi anche la rete Agire. Ai nostri microfoni, il portavoce Guglielmo Micucci.

No ai veleni


No ai veleni. In Francia è partita una petizione per chiedere al governo di ridurre l’uso dei  pesticidi. Secondo alcuni studi, il loro utilizzo avrebbe contaminato il 90% dei corsi d’acqua del Paese, facendo crescere il rischio di malattie neurodegenerative e di alcuni tumori.