Il boia non si ferma. L’associazione Nessuno tocchi Caino lancia l’allarme: la pena di morte è stata applicata 26 volte negli ultimi 20 giorni in Iran, e 70 volte in Iraq dall’inizio dell’anno.
La pace prima di tutto. Dopo il sabato di digiuno, numerose associazioni, laiche e cattoliche, continuano a mobilitarsi per scongiurare il possibile intervento militare in Siria. Intanto l’Unicef mette in evidenza la tragedia dei bimbi profughi: sono oltre un milione quelli che stanno cercando aiuto dall’inizio della crisi mediorientale.
Ancora lì. Ventisette giorni dopo, non si sblocca la situazione dei cinque cooperanti della carovana di Music for Peace. Partiti da Genova per portare aiuti umanitari a Gaza, sono fermi ad Alessandria d’Egitto e non sanno ancora se e quando potranno lasciare il Paese.
Mondo malato. Presentato il V Rapporto dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, interamente dedicato all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ai nostri microfoni Nicoletta Dentico, tra i curatori del dossier.
Mai più. Il Parlamento del Bangladesh ha approvato una nuova legge che dovrebbe migliorare sostanzialmente i diritti dei lavoratori e le loro condizioni d’impiego. Più sicurezza, assicurazione obbligatoria, pieni poteri sindacali. Il provvedimento arriva dopo il crollo di un edificio adibito a fabbrica tessile lo scorso aprile, che è costato la vita a 1129 operai.
Decine di attivisti di Greenpeace hanno fatto irruzione nella centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, per chiederne la chiusura, considerandola una delle cinque centrali più pericolose del Paese. Ventuno sono stati fermati dalla polizia dopo aver scalato la struttura e issato degli striscioni di protesta.
Senza scuola. Cinquanta milioni di bambini nel mondo, tra i 6 e i 15 anni, non hanno accesso all’educazione a causa delle guerre nei loro paesi d’origine. Violenze, bombardamenti, torture ed intimidazioni: un rapporto di Save the Children racconta il legame tra conflitti armati ed educazione dei più giovani.
Atene, frontiera d’Europa. Il nuovo rapporto di Amnesty International denuncia i respingimenti illegali delle autorità greche verso i profughi, in gran parte afghani e siriani, che arrivano passando dalla Turchia. Il dossier esamina 39 casi di aperta violazione dei diritti umani, e denuncia trattamenti di scioccante brutalità.
Secondo l’Istituto demografico di Rostock la crisi economica ha messo sotto pressione i tassi di natalità europei. Per il centro studi tedesco al crescere della disoccupazione, gli under 25 evitano di avere figli. Maglia nera alla Spagna: nel paese iberico più di un giovane su due è senza lavoro.
Non aprite quella porta. Continua ad essere negato a giornalisti e ong la visita dei Centri d’identificazione ed espulsione in tutta Europa. La denuncia arriva dalla campagna Open access now. “Le violazioni dei diritti umani all’interno dei Cie – dicono molte associazioni – sono tenute nascoste volutamente per non far vedere il grado di inciviltà in cui sono costretti a vivere i migranti”.
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