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Le carrette della speranza


Nuovo sbarco sulle coste pugliesi: 127 i migranti, per lo più di nazionalità egiziana e palestinese, tra cui numerosi minorenni a bordo di un peschereccio, sono stati tratti in salvo nella notte. I migranti erano in navigazione da poco meno di una settimana, per sette di loro è stato necessario il ricovero in ospedale.
 

Giustizia sui balcani


Diciassette anni fa l’attacco a Srebrenica da parte dei serbo-bosniaci: migliaia di morti e centinaia di donne violentate. Donne, che stanno piano piano rialzando la testa. Alcune di loro stanno lavorando ad un tribunale molto particolare, con competenza su tutto il territorio della ex Jugoslavia, che dia una risposta alla sete di giustizia delle vittime, a prescindere dall’etnia e dal credo religioso.
 

Rifugiati, l’Italia nel mirino


Un nuovo monito al nostro Paese arriva dal Consiglio d’Europa. Il servizio è di Carlo Ruggiero. “Anche il Consiglio d’Europa bacchetta l’Italia sulla questione dei rifugiati politici. Il commissario per i diritti umani Nils Muižnieks dopo una visita in Italia ha definito inaccettabile che dei rifugiati vivano in condizioni intollerabili. Muižnieks fa riferimento ai circa 800 profughi che occupano il cosiddetto Salam Palace di Tor Vergata a Roma, una vecchia sede universitaria occupata di cui rassegna.it si è già occupata qualche mese fa. Secondo il commissario, le  persone cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato non ricevono il necessario supporto per una adeguata integrazione nella società italiana. Preoccupazioni poi sono state espresse anche per le condizioni degli immigrati nel Cie di Ponte Galeria
 

Donne nel mirino


Si celebra oggi la Giornata mondiale delle popolazioni, ma c’è poco da festeggiare. Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi: “celebrazione che molto spesso lasciano le cose come stanno. Gravissimi problemi infatti abbiamo ancora da affrontare sulla condizione della donna e basta con le celebrazioni e cominciamo a fare delle politiche attente alle persone, alle donne in particolare, e a dare risposta a questi problemi. Questo l’appello che lanciamo fortemente ai Governi e alle Nazioni unite in questa giornata”.
 

Senza permesso di salute


Nel mare di riduzioni della spesa sanitaria decisi dal governo Rajoy, oltre 7 miliardi di euro, anche la revoca a partire dal primo settembre della tessera sanitaria per i cittadini stranieri in situazione irregolare. Stime di alcune ong parlano di circa 500mila persone colpite da questo decreto.

Biodiversità, quella sconosciuta


L’Europa finanzia le buone pratiche dell’agricoltura, ma in pochi lo sanno. In Italia solo cinque regioni. Il perché lo ascoltiamo dal vicepresidente di Cts, Stefano Di Marco “Ci sono ordini di problemi. Uno è senz’altro di comunicazione, il secondo è il tema, cioè l’interesse della politica per questo tipo di attività. Nel nostro progetto, finanziato dalla Commissione Europea, cerchiamo di dare un contributo affinchè Natura 2000 venga maggiormente conosciuto in particolare tra il mondo degli agricoltori”.  

Senz’acqua


A pochi giorni dal primo anniversario della nascita dello Stato del Sud Sudan, il prossimo 9 luglio, Medici Senza Frontiere denuncia che in uno dei campi rifugiati il tasso di mortalità è quasi il doppio della soglia di emergenza. La struttura accoglie un quarto dei circa 120.000 rifugiati fuggiti nel Paese africano a partire dallo scorso anno.
 

“Qui è l’inferno“


Sono le storie raccontate clandestinamente al telefono, poi trascritte dalla Fondazione IntegrAzione, dai detenuti nordafricani rinchiusi nelle carceri libiche per aver tentato la fuga verso l’Europa. Vivono in condizioni drammatiche nei centri di detenzioni, alcuni dei quali costruiti con soldi pubblici italiani.

Sos Sahel


Un documento congiunto di diverse ong internazionali sulla crisi alimentare che sta colpendo la zona africana. In cui chiedono alle organizzazioni regionali, alle agenzie delle Nazioni Unite di finanziare gli aiuti, coordinare e dare un’assistenza efficace alle persone più vulnerabili e di investire in misure per interrompere il ciclo della fame.

Mani in basso


Sono iniziati ieri alle Nazioni Unite i negoziati finali per il Trattato sul commercio internazionale delle armi. La Coalizione Control Arms – di cui fanno parte Amnesty International, Oxfam e altre organizzazioni in oltre 125 paesi – chiede ai governi di concordare regole certe che assicurino il rispetto dei diritti umani.