Mancano all’appello milioni di dollari per sostenere i progetti di aiuto alle popolazioni che vivono nella zona occidentale del Sahara. Secondo Oxfam e Save the children, le risorse disponibili sono sempre meno, appena un terzo di quelle necessarie per scongiurare l’aggravarsi della crisi alimentare.
Armi nascoste
“Presidente Monti, a quando la Relazione sulle esportazioni di armamenti italiani?”. È la domanda che la Rete Italiana per il Disarmo e la Tavola della Pace rivolgono al premier. Mentre in Parlamento si discute il decreto che modificherà la legge sull’export militare, il governo, infatti, da due settimane ritarda a fornire i dati delle vendite nel 2011 di sistemi militari.
Esperienza solidale
Italia chiama Libia
Una task force composta da sei team di esperti per fornire sostegno psico-sociale ai minori, ai giovani libici e alle loro famiglie colpiti da traumi psicologici derivanti dal recente conflitto. L’iniziativa della Farnesina è affidata all’Organizzazione internazionale per le migrazioni, che assisterà fin da subito il Paese nordafricano.
Senza pace
Non solo la popolazione, ma anche le organizzazioni umanitarie sono vittime dell’intensificarsi del conflitto armato nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. “La situazione non si stabilizza – racconta Marcela Allheimen, responsabile dei progetti di Medici Senza Frontiere – anzi sta peggiorando da alcuni mesi a questa parte”.
Volontari nel mondo, uniamoci
È stato presentato a Roma il rapporto delle Nazioni unite che guarda all’intero pianeta. L’analisi di Gregorio Arena, presidente di Labsus “i volontari sono persone che si prendono cura di altre persone in condizioni di disagio che non fanno parte del loro cerchio familiare, oppure si prendono cura dei beni cumuni che per definizione non hanno proprietari e quindi si fanno carico di un interesse generale ed è molto importante perché viviamo in un mondo dove tantissimi si curano dei loro interessi familiari e personali, basti vedere i sondaggi di questi ultimi giorni sugli intrighi politici, mentre i volontari sono una risorsa nel senso che sono sicuramente persone disinteressate”.
Il Libano rialza la testa
In Italia se ne parla poco, ma la situazione sociale del paese sta tornando pian piano alla normalità. La testimonianza di Ilaria Biancacci, giornalista che si trova nella base Unifil di Shama. “quell’idea che si ha venendo dall’Italia quando arrvi in Libano viene completamente sradicata perché questi conflitti non esistono. Esistono delle municipalità dove cristiani e musulmani convivono in tranquillità anche all’interno dei consigli comunali. Un elemento molto forte sono le donne che si stanno riconquistando l’emancipazione e una di loro fa parte addirittura di un consiglio comunale”.
L’Italia che respinge
La Fondazione Migrantes si unisce all’appello di chi chiede in questi giorni di non dimenticare la situazione drammatica in cui si trovano almeno 10.000 persone che hanno visto respinta la loro domanda di asilo nel nostro Paese. Per il direttore generale Perego “non si può negare il diritto di migrare a chi sappiamo non potrà rientrare nei propri confini”.
Prove di pace
Dopo le tensioni delle ultime settimane il presidente del Sudan, Omar Hassan al-Bashir, e il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, si incontreranno. Lo rende noto Agire onlus, che sottolinea come sia “chiaro il tentativo di calmare le tensioni tra i due Stati”.
Bye bye non profit
È rivolta nel terzo settore britannico contro la proposta del premier Cameron di introdurre un limite alla possibilità di sgravi fiscali per chi dona all’associazionismo. Una svolta storica per la Gran Bretagna, da sempre considerata, insieme agli Stati Uniti, il paradiso dei filantropi proprio a causa dei notevoli vantaggi fiscali riservati ai donatori.