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Volontari nel mondo, uniamoci


È stato presentato a Roma il rapporto delle Nazioni unite che guarda all’intero pianeta. L’analisi di Gregorio Arena, presidente di Labsus  “i volontari sono persone che si prendono cura di altre persone in condizioni di disagio che non fanno parte del loro cerchio familiare, oppure si prendono cura dei beni cumuni che per definizione non hanno proprietari e quindi si fanno carico di un interesse generale ed è molto importante perché viviamo in un mondo dove tantissimi si curano dei loro interessi familiari e personali, basti vedere i sondaggi di questi ultimi giorni sugli intrighi politici, mentre i volontari sono una risorsa nel senso che sono sicuramente persone disinteressate”.

Il Libano rialza la testa


In Italia se ne parla poco, ma la situazione sociale del paese sta tornando pian piano alla normalità. La testimonianza di Ilaria Biancacci, giornalista che si trova nella base Unifil di Shama. “quell’idea che si ha venendo dall’Italia quando arrvi in Libano viene completamente sradicata perché questi conflitti non esistono. Esistono delle municipalità dove cristiani e musulmani convivono in tranquillità anche all’interno dei consigli comunali. Un elemento molto forte sono le donne che si stanno riconquistando l’emancipazione e una di loro fa parte addirittura di un consiglio comunale”. 

L’Italia che respinge


La Fondazione Migrantes si unisce all’appello di chi chiede in questi giorni di non dimenticare la situazione drammatica in cui si trovano almeno 10.000 persone che hanno visto respinta la loro domanda di asilo nel nostro Paese. Per il direttore generale Perego “non si può negare il diritto di migrare a chi sappiamo non potrà rientrare nei propri confini”.

Prove di pace


Dopo le tensioni delle ultime settimane il presidente del Sudan, Omar Hassan al-Bashir, e il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, si incontreranno. Lo rende noto Agire onlus, che sottolinea come sia “chiaro il tentativo di calmare le tensioni tra i due Stati”.

Bye bye non profit


È rivolta nel terzo settore britannico contro la proposta del premier Cameron di introdurre un limite alla possibilità di sgravi fiscali per chi dona all’associazionismo. Una svolta storica per la Gran Bretagna, da sempre considerata, insieme agli Stati Uniti, il paradiso dei filantropi proprio a causa dei notevoli vantaggi fiscali riservati ai donatori.

Italia chiama Libia


All’indomani della visita effettuata a Tripoli, Amnesty International Italia ha scritto al ministro dell’Interno Cancellieri, rinnovando le preoccupazioni per lo sviluppo degli accordi tra i due Paesi, in considerazione della negativa situazione dei diritti umani nello stato nordafricano.

L’Italia bocciata sugli aiuti


I dati dell’Ocse svelano che il nostro Paese è agli ultimi posti tra i donatori “e conteggia nei bilanci aiuti che invece non ci sono”. E siamo ben lontani da Norvegia, Danimarca e Lussemburgo che mantengono sempre i loro impegni.

Anniversari


Oggi è anche la giornata mondiale contro le mine antiuomo. Tante le vittime ogni giorno, sentiamo Giuseppe Schiavello direttore della Campagna italiana contro le mine: “Le vittime sono quello che rimane di molti anni di trascuratezza rispetto a questo problema. Ricordiamo che le vittime sono migliaia e che spesso la disabilità all’interno di questi paesi è qualcosa che marginalizza a dei livelli di cui noi non riusciamo neanche a renderci conto. Credo che questa sia una cosa molto importante, lavorare per il reinserimento socio-economico delle vittime”.

In Mali la guerra non si ferma


Sono 140 i bambini accolti nel Villaggio SOS di Socoura Mopti, assieme a tutto lo staff, a causa dei combattimenti e dell’occupazione delle città di Timbuktu, Gao e Kidal da parte dei ribelli. Ora i piccoli e le educatrici sono stati accolti nei due Villaggi maliani di Sanankoroba e Kita.

La svolta della Birmania


Dopo 15 anni agli arresti domiciliari Aung San Suu Kyi è stata eletta in Parlamento. Il commento di Elisa Kidanè, suora comboniana direttrice di Combonifem: “è stata premiata questa capcità di San Suu Kyi, la sua capacità di resistere perché il suo popolo esista. Per questo penso sia stata premiata e quindi ha voltato pagina”.