Archivi categoria: Società

Aprire i cordoni della borsa


Il settore socio sanitario offre assistenza e cura a centinaia di migliaia di persone fragili: dai malati di Alzheimer a persone con gravi disabilità, a bambini e ragazzi con problemi psichici. Lo fa grazie alla professionalità di migliaia di lavoratrici e lavoratori e a costi inferiori rispetto a quelli degli ospedali.  Per questo Uneba, Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, lancia un appello al Governo e alle Regioni per chiedere un incremento delle risorse del Fondo Sanitario previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Ce lo spiega il presidente Franco Massi.

Battaglie comuni


Anche l’Arci scende in piazza con le Sardine. Lo ha fatto ieri a Bologna e lo farà ancora nelle prossime settimane. “Siamo un movimento popolare, che promuove coesione sociale ed integrazione. Non possiamo sottrarci dall’impegno in un movimento che si oppone alla politica dell’odio”. Queste le parole della presidente dell’associazione, Francesca Chiavacci.

Viva i caregiver!


Un vero e proprio esercito di invisibili che gratuitamente in Italia sostiene il welfare prestando cura a persone malate. Sono genitori, partner, figli, fratelli, amici, vicini di casa che ritengono naturale il proprio dovere. Cittadinanzattiva lancia la campagna “Ho diritto a…” per chiedere più tutele, più salute, più qualità di vita e ribadire lo slogan “mai più invisibili”.

Scuola precaria


Scoraggianti i numeri del sostegno in Italia: quasi la metà dei docenti in servizio quest’anno è composta da supplenti. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi
Il sostegno per i 280 mila studenti con disabilità ha bisogno di certezze e di competenze, ma la metà dei docenti non è stabile e in alcune province il 70% dei posti rimane senza titolare. L’associazione sindacale Anief lancia l’allarme: nonostante l’aumento esponenziale dei posti vacanti, con 8 su 10 assegnati a supplenti senza titolo, le istituzioni continuano ad affrontare l’enorme problema con provvedimenti minimali ed errati. Un’emergenza che interessa il 49% dei docenti – e nelle regioni settentrionali assume proporzioni imbarazzanti – rispetto al 29% del 2015-16. Ad aggravare la carenza cronica di specializzati, si aggiunge l’esodo verso Sud di migliaia di insegnanti annuali, che hanno così lasciato vacanti un gran numero di cattedre che vengono affidate a supplenti.

Notizie in movimento


L’edicola Quisco viaggia su tre ruote per portare i giornali nei quartieri di Milano dove i rivenditori storici hanno chiuso i battenti. È l’Ape stipata di quotidiani e riviste da Andrea Carvini, imprenditore ed ex direttore di due librerie Feltrinelli, che dal 18 dicembre si è messo in moto per salvare la carta stampata.

Brutto record


L’Italia è penultima in Europa per partecipazione femminile al mercato del lavoro, davanti solo alla Grecia. Solo una donna su due in età lavorativa è attiva. Il 73% delle dimissioni volontarie rassegnate nel 2017 sono state di madri, come raccontano i dati sulle carriere intermittenti e quelli dell’ispettorato del lavoro. Solo il 28% delle posizioni dirigenziali nelle aziende private italiane è ricoperto da donne. Il 31,5% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza.

“Futurità”


E’ il primo progetto nato per favorire la diffusione della cultura della sostenibilità a scuola. L’iniziativa, promossa da UBI Banca con l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, aiuta i ragazzi a comprendere i meccanismi per attuare strategie di sviluppo economico sostenibile. In questo modo si fa conoscere anche il ruolo che imprese e professioni possono svolgere a supporto dei giovani.

Università aperte


Oggi a Lucca l’inaugurazione del primo anno accademico (2019/2020) dell’Università Enti e Imprese sociali del Terzo Settore. Costituita da Campus Leonardo Impresa Sociale e con Uneba tra i promotori, UTS punta ad integrare la formazione universitaria di corsi di laurea, master e dottorati di ricerca con quella pratica sul campo di realtà ed imprese del terzo settore.

Bandi di accoglienza deserti


Actionaid e Openpolis denunciano le gravi conseguenze prodotte dal decreto sicurezza. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Spariti i piccoli centri per l’accoglienza diffusa. Mancano i fondi per i servizi di integrazione. Bandi deserti. È la fotografia scattata dal rapporto “la sicurezza dell’esclusione. Centri d’Italia 2019” realizzato da Actionaid e Openpolis e che rivela gli effetti dei cambiamenti prodotti dal decreto sicurezza del primo governo Conte sul sistema di accoglienza gestito dalle prefetture. Una trasformazione negativa che cambia anche il ruolo del terzo settore che passa da una funzione di sussidiarietà e sostegno a una destinata al controllo dei migranti. Ridotti anche drasticamente gli importi a disposizione per la gestione dei centri e quindi le possibilità di integrazione: dai corsi di italiano all’assistenza psicologica o la mediazione culturale. Servizi che le nuove tariffe non riescono a coprire. La chiusura dei piccoli centri comporta così l’interruzione di percorsi di inserimento sociale e lavorativo già avviati in molte città con aumento di marginalità e ritorno alla strada per molti rifugiati e richiedenti asilo.

Acqua, bene pubblico


Stop all’ingresso dei privati nella gestione idrica del Sud Italia. Lo stabilisce la Legge di Stabilità. Si tratta di un primo timido segnale per frenare il processo di privatizzazione di questi ultimi anni, ma l’allarme non è superato. Ascoltiamo Paolo Carsetti del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua. (sonoro)