In piena emergenza coronavirus, alla vigilia del lancio del programma europeo di Green deal, diventano centrali nel nostro Paese anche le scelte produttive che riducono gli impatti ambientali e climatici. Il servizio di Paolo Andruccioli.
E’ stato presentato questa mattina in diretta streaming il secondo Rapporto sull’economia circolare in Italia a cura del Cen, il network promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da 14 imprese e organizzazioni di impresa. Focus di quest’anno è l’approfondimento sulla bioeconomia rigenerativa, elemento centrale in questo settore perché può contribuire sia a consolidare il futuro di comparti già di successo, come l’agroalimentare, sia ad aprire nuove prospettive, in particolare col rilancio di siti e di attività industriali dismesse su territori considerati marginali. Ascoltiamo il presidente Edo Ronchi. (sonoro)
Coronavirus? Colpa dell’inquinamento
È la tesi della Società di medicina ambientale che ha esaminato e incrociato i dati relativi all’emergenza in atto con i casi di contagio riportati dalla Protezione Civile. La maggiore virulenza è nelle regioni a più alto tasso di inquinamento da pm10. Secondo lo studio, questa sarebbe la ragione della maggiore velocità del virus nella Pianura Padana.
S.O.S anziani
In questo momento di emergenza il lavoro dei volontari in aiuto alle persone sole e meno autosufficienti è prezioso. L’ascolto telefonico, la spesa o i medicinali portati a casa, la consegna di un pasto caldo, o l’accompagnamento verso i luoghi di cura per le terapie salvavita, diventano di fondamentale importanza. Ascoltiamo Alessandro Rossi, presidente dell’Auser Terni che ci racconta l’impegno dell’associazione in questo periodo. (sonoro)
Contro il razzismo
Da oggi e fino al 22 marzo si celebra la settimana di azione promossa dall’Unar. Se quest’anno le iniziative di istituzioni e società civile saranno ferme, sarà comunque possibile e doveroso diffondere riflessioni, proposte e provvedimenti – in primo luogo legislativi – non più rinviabili per accrescere una coscienza multietnica e multiculturale nell’opinione pubblica e in particolare fra i giovani.
#EscoSoloPerDonare
La donazione di sangue continua a essere un gesto di grande responsabilità: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Il ministero della Salute ha riconosciuto ai volontari la possibilità di svolgere il proprio compito come una delle “situazioni di necessità”.
“Aiutateci ad aiutare”
Il 40% di tutto il Terzo settore italiano è già fermo. “È indispensabile e urgente mettere in sicurezza e continuità l’opera di milioni di volontari, operatori e organizzazioni”. Questo l’appello del Forum del Terzo settore, nel servizio di Anna Monterubbianesi
“Tutto il sistema del welfare nazionale si basa su due pilastri, da una parte il pubblico, dall’altra l’energia sussidiaria del Terzo Settore”. Così lancia l’allarme del mondo del non profit e del volontariato italiano Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo settore. “E’ indispensabile e urgente mettere in sicurezza e continuità l’opera di milioni di volontari, operatori e organizzazioni del Terzo settore Italiano che stanno segnalando le loro difficoltà tra chiusure e lavoratori messi a riposo forzato a causa del blocco dei servizi e dei pagamenti, mobilità dei volontari impegnati in opera di aiuto ai cittadini più fragili, irreperibilità sul mercato dei dispositivi di protezione indispensabili per garantire in sicurezza la continuità del servizio e degli aiuti alla popolazione. Situazioni allarmanti che richiedono una risposta coraggiosa, efficace e tempestiva. Tra le misure richieste: l’estensione anche agli enti di terzo settore di interventi di sostegno alle attività, la sospensione di scadenze fiscali contributive e per i mutui.
Il volontariato non si ferma
Davanti all’emergenza è importante contenere i contagi, ma è anche necessario garantire quei servizi diretti a persone in difficoltà che migliaia di volontari in tutta Italia continuano a portare avanti. È il messaggio di molte associazioni nel Lazio: dai donatori di sangue, all’assistenza ai senza fissa dimora, ai malati o agli anziani. C’è un’Italia che non si arrende e porta avanti la solidarietà.
Tutti a casa
Si allarga a nuovi testimonial la campagna social lanciata dal governo per invitare i cittadini a rispettare le regole per contenere l’epidemia da Covid-19. Un messaggio generalizzato, ma rivolto in particolare ai più giovani. Tra chi ci ha messo la faccia c’è anche Jovanotti. Ascoltiamolo. (sonoro)
Emergenza carceri
È rivolta in vari istituti contro il blocco delle visite dei parenti e degli avvocati. Il commento di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone: “Bisogna assicurare ai detenuti – in assenza di colloqui visivi – il diritto a comunicare anche giornalmente, telefonando ai propri cari, anche tramite l’utilizzo di skype, nonché la possibilità di uscire in detenzione domiciliare. Vanno assunti tutti i provvedimenti necessari a ridurre la tensione”.
Sorreggere il Terzo settore
“Le nostre attività verranno mantenute dove sarà possibile nel rispetto delle norme di precauzione di salute pubblica. La distanza di sicurezza impatta su molte delle attività sociali, purtroppo saranno pochi in grado di garantirle, quindi in molti chiuderanno. Sono le parole di Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci che sottolinea come il lavoro dell’associazione “non andrà in quarantena”: “Continueremo a fare aggregazione sociale e inclusione – ha assicurato – chiediamo però al Governo che anche il Terzo Settore venga inserito tra le attività da sostenere”.




