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Sotto tiro


Amministratori di Avviso Pubblico in corteo

Sono 454 gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. È quanto emerge nel settimo rapporto di Avviso Pubblico. Il servizio di Giovanna Carnevale.

Uomo, sindaco di un Comune medio/piccolo del Sud, generalmente ad elevata densità criminale, a cui ignoti bruciano nottetempo l’auto parcheggiata in una via pubblica nei pressi dell’abitazione o addirittura nel cortile di casa. Eccolo l’identikit dell’amministratore pubblico sotto tiro che esce dall’ultimo rapporto di Avviso pubblico, l’associazione di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie. Nel 2016, complessivamente, sono stati censiti 454 atti intimidatori, di minaccia o violenza nei confronti degli amministratori locali. In altre parole uno ogni 19 ore. Per dare l’idea dell’escalation negli anni, Avviso pubblico segnala che dal 2011, anno della prima edizione del Rapporto in cui furono registrati 212 casi, gli atti intimidatori sono più che raddoppiati.

Una vacanza solidale


Al via i campi di volontariato promossi da Legambiente. Centinaia di volontari saranno coinvolti in attività formative, in progetti di valorizzazione e tutela del territorio e della biodiversità, per parlare di agricoltura, turismo sostenibile e legalità. Ma non mancheranno incontri sulla questione dei migranti, dell’accoglienza e della pace.

Qua la mano


Inaugurati, in prossimità della Stazione Termini a Roma, i nuovi e più grandi spazi per l’ascolto e l’accoglienza di persone in stato di marginalità. Il polo vedrà anche la nascita del Magazzino Sociale Cittadino che servirà per la raccolta di vestiario e beni di prime necessità.

181 miliardi di euro


È la cifra persa in undici anni dagli italiani nell’azzardo, secondo l’ultima indagine della Campagna Mettiamoci in gioco. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Negli ultimi undici anni, gli italiani hanno speso in azzardo oltre 181 miliardi di euro. Solo nel 2016, il fatturato proveniente dal gioco è stato di quasi 96 miliardi, di gran lunga superiore a quello dell’Enel, una delle principali imprese italiane. Un vero e proprio “mercato fuori controllo”, come lo definisce il Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza, che insieme alla Commissione parlamentare antimafia ha pubblicato un dossier con i numeri del fenomeno. Il report evidenzia anche come l’idea che l’offerta del gioco legale impedisca l’infiltrazione della criminalità sia errata e che l’intenzione del governo di ridurre il numero delle slot senza però intervenire sulla quantità di apparecchi di videolottery, che sono molto più aggressivi, risulti inadeguata”.

Giro di vite


È entrata in vigore la legge contro il cyberbullismo. Il provvedimento prevede più controlli sul web, con un tavolo tecnico istituito presso la presidenza del Consiglio che monitorerà il fenomeno, e il coinvolgimento delle scuole per prevenire o contrastare le molestie.

Mossa vincente


Importante passo in avanti per il contrasto all’azzardo in Emilia Romagna: entra finalmente in vigore il divieto di esercizio per sale gioco e sale scommesse nel raggio di 500 metri di vicinanza da luoghi sensibili come scuole, centri di aggregazione o di culto. La norma era prevista nella legge regionale varata nel 2013.

Italia green


Sempre più diffusi, tra i cittadini, comportamenti ecosostenibili. Secondo un rapporto Legambiente nel nostro Paese si è passati in 10 anni dal 15 al 34% dei consumi elettrici coperti dalle rinnovabili. In aumento anche la pratica della raccolta differenziata e la produzione biologica: dal 2010 al 2015 sono cresciute del 69% le attività di ristorazione che la utilizzano.

 

Le 101 storie di green society raccontate da Legambiente sono organizzate secondo parole chiave riferite al tema principale che le caratterizza. Ci sono gli orti sociali di via Padova a Milano, per esempio, dove si coltiva insieme e si divide quanto si produce, con il duplice obiettivo della fruizione dell’orto e della riqualificazione di un’area abbandonata e degradata. C’è Non scado, a Ragusa, un circuito virtuoso per il recupero dei prodotti agricoli da parte dei migranti ospiti del Cara e poi ridistribuiti alle famiglie povere del territorio tramite la Caritas. C’è l’esperienza di Muvt, “muoviti”, a Tufara in Molise, un’associazione nata nel 2013 da quattro ragazzi, che è riuscita a coinvolgere tutta la popolazione in iniziative di riqualificazione degli spazi pubblici abbandonati. Oppure il Comitato parco Giovannipoli alla Garbatella a Roma, che si dedica alla manutenzione del Parco delle catacombe di Commodilla, lasciato a se stesso dall’amministrazione comunale nonostante la presenza di catacombe e resti di mura romane; il risultato ottenuto dai volontari del Comitato è tale che nel giro di un anno il Comune gli assegna la custodia del parco. C’è la storia di Ostana, piccolo comune montano cuneese che, fino a 25 anni fa, come tanti altri sull’arco alpino, sembrava destinato a un lento e inesorabile spopolamento e che invece grazie al recupero delle abitazioni, allo sviluppo di un’agricoltura biologica e all’offerta di un turismo pertinente e rispettoso dei luoghi è riuscito a rispondere con successo all’abbandono facendo un balzo in avanti demografico da 5 a più di 40 abitanti. Lo ZAC!- Zone attive di cittadinanza è uno spazio, il Movicentro della stazione ferroviaria, abbandonato ed in degrado da oltre un decennio, riqualificato con un bando del Comune e restituito alla cittadinanza per attività sociali e culturali, con un mercato settimanale e spazio per i GAS. Il patto della farina interessa, invece, i comuni del medio Friuli e i distretti di economia solidale di Gorizia e di Udine, per migliorare e garantire la filiera del pane. Agricoltori, mugnaio, panificatori, venditori, consumatori costituiscono una filiera autogestita garantita e partecipano attivamente al progetto. Nughedu Welcome è un progetto rurale di sostenibilità economica e ambientale, nato come risposta alla crisi demografica delle aree interne sarde: grazie al supporto dell’amministrazione comunale Nughedu Santa Vittoria ha messo su un sistema di accoglienza diffusa sotto un unico brand, rigorosamente custode della tradizione locale, ed è diventato un punto di riferimento per il cibo e le produzioni a chilometro zero compreso l’abbattimento della produzione di CO2. Il gruppo coperativo Goel nella Locride, nato nel 2003, è attivo oggi nel biologico, nella ristorazione, nella moda etica, nel turismo e nell’accoglienza; il suo obiettivo è combattere la disoccupazione e creare uno sviluppo del territorio fondato sulla giustizia sociale ed economica, restituendo protagonismo alle persone. A Pisticci, città bianca in provincia di Matera, colpita da abbandono e spopolamento, gli imbianchini di bellezza, insieme ai residenti, organizzano appuntamenti in cui sono rimbiancate a calce viva le case del borgo per ricostruire la bellezza dei luoghi e condividere esperienze e tradizioni con le giovani generazioni.

L’Italia “tiene” grazie agli stranieri


La conferma arriva dall’Istat: senza il loro apporto il saldo tra nascite e decessi sarebbe molto più negativo. Rispetto allo scorso anno i residenti calano di 96 mila unità mentre la popolazione straniera aumenta di 20 mila.

Bene, ma non basta


È il commento dell’Alleanza contro la povertà dopo il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto sul reddito di inclusione. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Raggiungerà oltre un milione e mezzo di famiglie in condizione di indigenza assoluta con un minimo di 190 e un massimo di 485 euro mensili. Il Reddito di Inclusione, contenuto nella legge di contrasto alla povertà, fa un ulteriore passo in avanti con l’ok al decreto attuativo in Consiglio dei Ministri. E’ il primo atto concreto per costruire una strategia nazionale di lotta all’esclusione, ha commentato l’Alleanza contro la povertà, ma il percorso è tutt’altro che finito. Obiettivo della politica di Governo, secondo le associazioni promotrici dell’Alleanza, dovrà essere infatti l’universalità della misura, l’adeguatezza del contributo economico e l’integrazione con i servizi del welfare locale. Sono circa 4,6 milioni i poveri assoluti in Italia.

Nuova vita


Una casa alloggio per le madri vittime del disagio sociale in un bene confiscato alla mafia: accade a San Giuseppe Jato, a Palermo, nell’ex residenza del boss Baldassarre Di Maggio. L’immobile sarà intitolato a Rita Atria, settima vittima “indiretta” della strage di via D’Amelio.