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Foreign Sisters


È il nome del progetto di inclusione digitale che ha coinvolto trenta donne richiedenti asilo o rifugiate in Italia. L’obiettivo è fornire le competenze informatiche di base per orientarsi nel mondo del lavoro: dall’utilizzo della posta elettronica alla creazione del proprio curriculum vitae.

Tutta la Milano possibile


Contro le disuguaglianze, al via il Forum delle politiche sociali. Fino al 27 marzo si confronteranno enti del terzo settore, istituzioni e volontari. Una città, sottolineano gli organizzatori, che si fa carico del fatto che la sua bellezza e la sua crescita non veda mai cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Io sto con te


Presentato a Parma il progetto frutto di una rete di associazioni, servizi sociali e parrocchie, con il supporto del Centro servizi del volontariato provinciale. Un co-housing per padri separati che prevede l’ospitalità in appartamento a costi agevolati ma anche un supporto psicologico che consenta un rapporto sereno con i figli.

Sanità malata


Sempre più lunghi i tempi per effettuare visite nella sanità pubblica, a fronte di un’offerta privata ben più rapida. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

65 giorni contro 7. Sono i numeri relativi ai tempi di attesa delle visite mediche nel pubblico e nel privato. Questo è il quadro fotografato dallo studio “Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi sanitari Regionali”, condotto da Crea, commissionato dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni. Per effettuare una visita medica nella sanità pubblica bisogna attendere almeno 65 giorni, contro una settimana nel privato. Aumentano inoltre i tempi di attesa nell’arco degli anni. Per quanto riguarda i costi sostenuti dai pazienti, dallo studio emerge che risultano sempre meno distanti tra strutture pubbliche e private. L’indagine è stata condotta sulla popolazione residente in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, prendendo in considerazione esclusivamente le prestazioni mediche senza esplicita indicazione di urgenza.

In cammino


Grande partecipazione alla tre giorni della comunità capi dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. In tutto il Paese più di 30mila hanno portato avanti questo percorso, il cui obiettivo è riflettere sul tema dell’educare.

Operazione scuole pulite


Oggi e domani studenti, genitori e insegnanti tornano ad essere protagonisti della riqualificazione dei propri edifici. È la campagna di volontariato all’insegna della cittadinanza attiva, del volontariato ambientale e dell’impegno sociale firmata Legambiente e giunta quest’anno alla sua ventesima edizione.

Italia Travel Awards


È il nome del premio che celebra l’impegno e la competenza in ambito di turismo accessibile. Associazioni, enti, istituzioni, comuni, regioni e operatori turistici hanno tempo fino al 30 marzo per presentare i loro progetti. L’evento, alla sua terza edizione, gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.

Un buco nell’acqua


Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi delle regioni, via libera alle trivelle nell’Adriatico. Critica Legambiente che chiede al governo di dare attuazione agli impegni presi nella precedente legislatura in sede di dibattito parlamentare e di vietare l’utilizzo del metodo air gun per la ricerca di idrocarburi in mare.

Sarte solidali


Il nuovo progetto della Auser per sostenere le donne e promuovere l’occupazione tra i giovani. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Si chiama sartoria 8 marzo il laboratorio per aiutare chi è in difficoltà e per insegnare L’arte di cucire alle nuove generazioni. La Sartoria della solidarietà dell Auser ha aperto i battenti ad Arezzo e qui le donne faranno riparazioni sartoriali, cuciranno abiti per bambini da inviare ai paesi del in via di sviluppo, realizzeranno pigotte e tanti lavori per i mercati di beneficenza. Tra le donne tantissime ex operaie di colossi dell’abbigliamento che anni fa hanno portato il nome della città in tutto il mondo come la lebole, la Stilbert e la Giole. La sartoria, spiegano le donne È un modo per esserci e dare una mano a chi sta peggio di noi.

Se butti male …finisce in mare!


È il nome del progetto promosso da Legambiente. Educare i più giovani alla prevenzione dei rifiuti in mare e in spiaggia si può, secondo l’associazione. Obiettivo dell’iniziativa: insegnare comportamenti più virtuosi ed ecosostenibili a partire dalle scuole.