Grazie a mamma e papà. Più della metà dei trentenni italiani vive con la paghetta dei genitori o dei nonni. E ben tre su quattro restano tra le mura domestiche fino ad età avanzata. È quanto emerge da una ricerca presentata oggi da Coldiretti/Ixe.
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Buoni segnali
Buoni segnali. È positivo il giudizio del Forum nazionale del Terzo Settore sulla squadra di governo decisa dal nuovo premier Renzi. Il portavoce Pietro Barbieri vede con favore la nomina del presidente di Lega coop, Giuliano Poletti, a ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Adesso, si augura Barbieri, “il quadro sia completato con la designazione di un vice ministro che abbia un’effettiva competenza ed esperienza della materia, magari maturata sul campo”.
Nuove strade
Nuove strade. Al via oggi a Salerno la tre giorni dedicata al seminario interregionale Fqts. Benessere, partecipazione e percorsi economici, sociali ed ambientali sostenibili. Questi i temi al centro del dibattito della Formazione dei quadri del terzo settore. L’iniziativa coinvolge sei regioni del Meridione ed ha il sostegno della Fondazione Con il Sud. Diretta audio-video dei lavori su www.giornaleradiosociale.it
Ort’attack
Ort’attack. È il simpatico nome di un progetto promosso da due associazioni bolognesi: Zoè Teatri e Lame in transizione. L’idea è di dare vita ad un orto sinergico e biologico di 140 mq nel Parco Kolletzek. Un’iniziativa per promuovere l’agricoltura responsabile e a km zero e per insegnarla anche ai più piccoli
Oltre confine
Oltre confine. C’è tempo fino al 14 marzo per partecipare al bando Get your way! che permetterà a 125 giovani che vivono una situazione di marginalità e disagio sociale, di fare un’esperienza all’estero e acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro. Il progetto rientra nell’ambito del Programma Europeo per l’Apprendimento Permanente ed è promosso dal CSV di Rimini in collaborazione con i CSV dell’Emilia Romagna, Marche e Reggio Calabria.
Educare alla diversità a scuola
Binari sostenibili
Serve uno scatto
Morire di legalità
Morire di legalità. Su cinque aziende confiscate alle mafie, quattro falliscono dopo poco tempo. A questa conclusione è giunta l’indagine svolta dall’Università Cattolica di Milano. L’analisi evidenzia i tanti errori commessi nella gestione statale e la poca competenza degli amministratori pubblici, poco interessati a risollevare l’economia delle imprese confiscate.