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SCUOLE SICURE: SBLOCCATI I FONDI


scuola_sicura5 agosto – Sicurezza nelle scuole: aprono i cantieri per oltre 1600 scuole in tutta Italia. Il Governo ha potuto sbloccare i fondi e attuare il piano grazie alla delibera Cipe che dello scorso 30 giugno che ha stanziato 400 milioni per gli interventi che erano rimasti fuori dal “decreto del fare”.

 

I fondi serviranno a finanziare in primo luogo le opere che hanno un valore medio di 160mila euro mentre sindaci e presidenti di provincia saranno nominati Commissari per velocizzare le procedure e snellire gli iter delle aggiudicazioni. L’elenco delle scuole interessate dal nuovo piano edilizio son disponibili sul sito del Miur.

 

Si tratta di un provvedimento auspicato da tempo viste le condizioni fatiscenti di un notevole numero di istituti scolastici italiani, luoghi in cui i ragazzi trascorrono buona parte del proprio tempo. Secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza, qualità ed accessibilità delle scuole, una scuola su sette presenta lesioni strutturali, distacchi di intonaco in una su cinque e, solo nel corso del 2013, si sono verificati ben 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità. Uno stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato, così come la qualità di vita all’interno delle aule che, in un caso su cinque, presentano segni di muffe, infiltrazioni e umidità. La nuova edizione del Rapporto sulle scuole sarà presentato il prossimo 18 settembre a Roma, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini.

Bologna, trasporto verde per le merci


market4 agosto – Il trasporto delle merci dal Centro agroalimentare di Bologna (Caab) al Mercato delle Erbe sarà completamente elettrico.
La sperimentazione partirà a settembre ed è una delle prime applicazioni del progetto ‘City Logistic’ del Centro Agroalimentare per lo spostamento su mezzi elettrici nell’area metropolitana.
Si viaggerà con quattro veicoli che utilizzeranno l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico del Caab, e che sostituiranno quattro furgoni a gasolio.
L’obiettivo più ampio è quello di un uso più razionale del trasporto merci, modificando le abitudini dei  commercianti per risparmiare su viaggi e energia.

Quando il gioco era responsabile


Il tema della Ludopatia è azzardoin discussione in questi giorni. Un segnale che il problema sta raggiungendo costi economici e sociali troppo alti. In compenso e in dissenso, cresce il numero degli esercenti che rifiuta le slot nel proprio locale e aumentano iniziative dei Comuni per agevolare e andare incontro alle scelte responsabili dei cittadini. Qualche mese fa la campagna Slotmob ha premiato 52 gli esercenti per essersi rifiutati di installare nei loro locali le slot machines, rinunciando ad incassi sostanziosi (1.500/2.000 euro al mese) e dimostrando un forte senso civico. Con loro, oltre 150 associazioni e Comuni in tutta Italia hanno aderito alla campagna per dare un segnale di responsabilità con la loro scelta no slot, bloccando così un meccanismo ingarbugliato che vede coinvolti politici, lobby e multinazionali.

Tutto è cominciato a Milano lo scorso anno da un gruppo di clienti dei bar del centro che ha dato vita ad una campagna di consumo critico decidendo di non frequentare più quei locali con le slot a vantaggio,  invece, di quelli che organizzavo tornei di carte, biliardino e altri giochi da tavola.

Se è d’azzardo, d’altra parte, non è un gioco. Ma anzi, i pericoli sociali e di salute, ad esso connessi sono altissimi. E non basta dire “gioca responsabilmente” o “il gioco provoca dipendenza”, quando poi i cittadini sono bombardati quotidianamente da pubblicità che, invece, al giocano incitano. Con molta poca responsabilità.

Link utili:

A qualcuno piace bio


Un italiano su sette mangia abitualmente cibi biologici. In testa all’elenco dei prodotti più venduti figurano le uova. In crescita anche gli operatori (sono più di 52mila) e la superficie coltivata secondo il metodo naturale che risulta pari a 1,3 milioni di ettari.

Banchi di inclusione


Banchi di inclusione. Dalla Toscana un esempio di buona prassi amministrativa. In una nota diffusa dall’Ufficio Scolastico Regionale arrivano una serie di provvedimenti per agevolare la richiesta di posti di sostegno. A partire dalla centralità del rispetto dei diritti degli alunni con disabilità.

Campanella sicura


Il piano per l’edilizia scolastica del governo prende forma. Si parte con i primi interventi di piccola manutenzione per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici. Il giudizio di Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva.

Gestione partecipata


Saranno i cittadini attivi con le associazioni del territorio a prendersi cura della storica Piazza Vittorio Emanuele II del rione Esquilino a Roma. La zona multiculturale della capitale dal 2015 sarà riqualificata, recuperata e valorizzata proprio grazie ad un protocollo di intesa tra Comune, Cittadinanzattiva Lazio e il Fai.

Sant’Egidio on the road


Al via da Cosenza il tour della solidarietà che attraverserà 14 città calabresi. Lo scopo è quello di diffondere la cultura dell’incontro, dell’amicizia e della solidarietà, visitando realtà giovanili, case di riposo e centri di accoglienza per i poveri.

Report Istat, CSVnet, FVP: ecco quanto vale il volontariato in Italia


giovani volontarie_ParmaNiente di nuovo sotto il sole: fare volontariato fa stare bene; ma quelli che s’impegnano di più per gli altri sono principalmente coloro che vivono in buone condizioni economiche, adulti e con un elevato titolo di studio.

A confermare questa fotografia il report “Attività gratuite a beneficio di altri” realizzato da Istat, CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato –  Fondazione Volontariato e Partecipazione e con il Supporto del Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio Spes. La rilevazione è stata condotta nel 2013, nell’ambito dell’indagine multiscopo Istat “Aspetti della vita quotidiana”, che ha ospitato un modulo di approfondimento per implementare il manuale OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sulla misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario.
Si tratta quindi della prima rilevazione sul lavoro volontario armonizzata agli standard internazionali. Nel report infatti si fa riferimento ad un’accezione ampia di volontariato, non legata solo alla partecipazione ad un’organizzazione del terzo settore, ma anche a comitati, movimenti, gruppi informali e altro.

Ecco i risultati: un italiano su otto fa volontariato; 6,63 sono i milioni di volontari operativi stimati, di cui 4,14 sono attivi in organizzazioni (7,9%) mentre  3milioni (5,8%) si impegnano in modo non organizzato .

A livello geografico il Nord Italia primeggia con un tasso di volontariato del 16%, rispetto al Sud che si ferma ad un tasso dell’8,6%.

Istruzione e condizione sociale influenzano l’impegno: la percentuale dei volontari con un elevato titolo di studio, come la laurea (22,1%), è superiore a quella di chi ha la licenza elementare (6,1%). Il report evidenzia anche il ruolo fondamentale di donne e anziani nelle attività di aiuto non organizzate e quantifica in 19 il monte ore (calcolate su quattro settimane) che in media gli italiani impegnano in volontariato. Coincidono, se quantificate con il criterio del monte ore lavorativo, con circa 875.000 unità occupate a tempo pieno.

Il volontariato sembra inoltre un’attività consolidata nel tempo, quasi una scelta di vita: il 76,9% dei volontari organizzati si dedica alla stessa attività da più di 3 anni, il 37,7% da oltre dieci. Le motivazioni identitarie solidali e valoriali guidano questa scelta: quasi i due terzi (62,1%) dei volontari organizzati fanno volontariato perché “credono nella causa sostenuta dal gruppo”.  La possibilità di stare con gli altri e di conoscere nuove persone (per il 41,6 % ), mettersi alla prova e acquisire competenze utili per il mondo del lavoro (28,1%) sono invece le ragioni che stimolano i giovani fino ai 34 anni e gli studenti a intraprendere un’attività di volontariato.

I commenti

Grazie a questa indagine siamo in grado di meglio conoscere i ‘profili’ di quei milioni di cittadini che ogni giorno spendono gratuitamente il loro tempo per gli altri – afferma Stefano Tabò, presidente di CSVnet – Il fatto che 4 milioni di questi preferiscano impegnarsi in organizzazioni strutturate dimostra come il volontariato sia ormai un fenomeno maturo e radicato in tutto il paese. Una realtà che il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato contribuisce a valorizzare con competenze e professionalità diffuse e capillari. La possibilità di equiparare i dati agli standard internazionali non può che accrescere il valore della ricerca, primo frutto di una intelligente collaborazione con Istat e Fondazione Volontariato e Partecipazione“.

La quantificazione del lavoro volontario in Italia -commenta il presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione Alessandro Bianchiniè una sperimentazione di grande rilievo perché fornisce dei numeri che fanno comprendere più a fondo cosa rappresenti oggi in Italia il volontariato e quali sono i suoi tratti distintivi, senza togliere importanza al valore dell’aspetto umano e relazionale del volontariato stesso. Abbiamo partecipato alla sperimentazione dando il nostro contributo scientifico perché crediamo che possa rappresentare un utile strumento di analisi, approfondimento e discussione per tutti i soggetti che a più livelli operano nell’attività volontaria, dalle reti del volontariato ai decisori pubblici“.

Per scaricare il testo integrale del report e la nota metodologica clicca qui

 

Un semplice gesto


“Andiamo a donare, serve tutta la nostra solidarietà”. È l’appello di Luciano Franchi, presidente di Avis Toscana che sottolinea come l’aumento dei consumi e la partenza per le vacanze estive causino una diminuzione nelle scorte di sangue. Un problema che coinvolge tutte le regioni del Belpaese.