“L’emendamento approvato dal Governo, con il quale si cancella il principio della redistribuzione dei diritti tv previsto dalla legge Melandri del 2008, allarga il fossato nel rapporto tra lo sport di base e quello professionistico – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – Tutti gli indicatori Istat sullo sport e sul Terzo settore mostrano quanto l’associazionismo sportivo di base produca valore sociale e coesione territoriale in ogni comunità”.
“La crisi economica di questi anni ha fortemente colpito le società sportive amatoriali che si sono trovate nelle condizioni di chiedere alle famiglie di accollarsi i maggiori costi della pratica. Le stesse società hanno mostrato grande senso di responsabilità poiché hanno provveduto anche a forme di fusione in tante realtà del Paese, ma non possono più permettersi di andare oltre, pena il punto di non ritorno della dismissione dell’attività”.
“In più occasioni il Presidente della Repubblica ha sollecitato non solo interventi per le eccellenze ed il talento sportivo, ma soprattutto per lo sport di base, che rappresenta la condizione necessaria per la diffusione tra tutti i cittadini dei benefici della pratica sportiva e per l’ individuazione dei futuri campioni”.
“Il Presidente del Consiglio ed alcuni Ministri hanno più volte sostenuto l’importanza dello sport diffuso sul territorio come fattore educativo, di promozione della salute, di integrazione interculturale, di politiche giovanili positive, di inclusione del disagio e delle periferie territoriali culturali e sociali. Ma tutto questo come si realizza, se non destinando allo sport di base le necessarie risorse? Ovvero, le risorse per mettere a sistema quei soggetti associativi che quotidianamente vivono una condizione di frontiera e di promozione di cittadinanza, nella difficile e disuguale ridefinizione del welfare complessivo del Paese?”
“Il principio di solidarietà non può scomparire senza una necessaria previsione di misure alternative, di risorse da allocare, pur nella comprensibile difficoltà nel reperire risorse – conclude Manco – Ma le difficoltà non si possono scaricare costantemente sui soggetti più deboli del sistema, poiché in questo modo la forbice delle disuguaglianze si allarga sempre di più. Le società sportive che noi rappresentiamo hanno una dignità che va riconosciuta con fatti concreti e non semplicemente con una pacca sulle spalle”.
Ognuno per sé
Un emendamento alla legge Melandri del 2008, approvato dal Governo, cancella il principio della redistribuzione dei diritti tv. In precedenza il 4% era assegnato a politiche di rafforzamento dell’attività sportiva giovanile e ad azioni di solidarietà con altri sport, attraverso progetti sociali. Ora tutto verrà riassegnato alle Leghe importanti della Federazione calcio.
Qua la mano
Oggi il Consiglio comunale di Fasano, provincia di Brindisi, delibera la nascita della Consulta dello Sport, organismo che sarà da raccordo tra l’istituzione e l’associazionismo locale. Questa scelta intende promuovere l’attività fisica come elemento fondamentale del corretto ed equilibrato sviluppo della persona.
Rientrano tra gli obiettivi principali della Consulta: promuovere sviluppare e coordinare, nell’ambito comunale, la pratica sportiva, le manifestazioni sportive e la formazione fisica dei giovani; sensibilizzare la partecipazione della popolazione anziana e la piena tutela ed integrazione delle persone con disabilità nello sport e nella vita sociale alla definizione degli obiettivi della Consulta; favorire l’inclusione sociale attraverso la pratica sportiva quale momento ricreativo e di aggregazione dei cittadini. Avrà, nella persona del suo Coordinatore, il compito di proporre all’Amministrazione Comunale un programma di attività ricreative e sportive e collaborare all’attuazione delle stesse; farsi portavoce di idee, esperienze, iniziative e istanze provenienti dalle associazioni e/o società sportive, nonché da tutti i cittadini; consultare esperti su specifici problemi, quando ritenuto opportuno; collaborare con tutte le forze interessate e con tutte le organizzazioni e/o i singoli in grado di apportare contributi specialistici ed organizzativi; presenziare allo svolgimento di iniziative scolastiche a livello sportivo (quali, a titolo esemplificativo, i Giochi Sportivi Studenteschi); effettuare sopralluoghi presso gli impianti sportivi pubblici; segnalare all’Amministrazione Comunale gli interventi, di ordinaria e straordinaria manutenzione, da effettuarsi sugli impianti sportivi e/o ricreativi; promuovere l’organizzazione di specifiche manifestazioni, dibattiti, incontri, ecc., allo scopo di valorizzare lo sport e la cultura sportiva cittadini; proporre all’Amministrazione Comunale lo stanziamento di risorse, nell’ambito del bilancio comunale, da destinarsi all’organizzazione di manifestazioni sportive e ricreative; farsi promotore di reperimento, presso terzi, di risorse da destinare a manifestazioni sportive e ricreative; presentare, al termine di ogni anno di attività, una relazione sulle attività svolte; assicurare la massima informazione ai cittadini delle attività poste in essere.
Assist vincente
Acea ha donato quarantamila euro al Santa Lucia basket in carrozzina, la squadra romana di para-atleti che senza un sostegno rischiava di chiudere. I nuovi fondi serviranno per le attività sportive della prima squadra e delle formazioni giovanili, per trovare un campo in cui allenarsi e giocare il campionato, ma anche per sostenere le trasferte.
Il Santa Lucia Basket in carrozzina rappresenta un’eccellenza dello sport capitolino, non solo per una storia prestigiosa di vittorie e trofei, ma anche per la capacità di dare risposte concrete a donne e uomini che affrontano difficoltà specifiche, offrendo loro supporto sportivo, sostegno riabilitativo e opportunità di inclusione sociale. L’iniziativa rientra nell’ambito degli interventi di Acea, mirati al sostegno e all’affiancamento di attività e progetti di elevata rilevanza sociale.
Il capitano della squadra, Matteo Cavagnini ha espresso particolare soddisfazione: “Ringrazio Acea e la presidente Catia Tomasetti per la capacità di ascolto e la disponibilità dimostrata nei nostri confronti. Per noi è motivo di grande soddisfazione ricevere un contributo così importante da parte”.
Porte aperte
Sabato scorso 25 giovani migranti, accolti nel Centro polifunzionale di San Francesco a Marechiaro hanno potuto assistere allo stadio alla partita del Napoli, grazie alla collaborazione tra Comune e società. Inoltre, hanno incontrato alcuni giocatori di origini straniere che, proprio come i giovani rifugiati, conoscono le difficoltà dell’integrazione.
Koulibaly infatti è di origini senegalesi e i suoi genitori emigrarono in Francia mentre il padre di Hysaj arrivò in Italia dall’Albania su un barcone agli inizi degli anni Novanta. I giovani migranti sono arrivati lo scorso 23 ottobre dall’Africa e accolti a Napoli, nel centro polifunzionale San Francesco a Marechiaro. I ragazzi siederanno accanto ai loro coetanei delle scuole napoletane che hanno avuto i biglietti grazie alla collaborazione tra Comune e società Calcio Napoli. Per molti dei giovani migranti, arrivati in Italia dopo essere stati recuperati in mare dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera, il calcio rappresenta il sogno, la speranza. Dai racconti fatti è emerso che nei loro Paesi di origine, alcuni di questi giovani praticavano sport e, soprattutto, il calcio.
Traguardo vincente
Oltre 50.000 iscritti e 2 milioni di spettatori collegati da tutto il mondo per vederla in televisione: domenica 6 novembre torna l’appuntamento con la maratona di New York, che, ogni anno di più, diventa veramente per tutti. Il servizio di Elena Fiorani.
I 42 km di corsa tra Staten Island, Brooklyn, Queens e Bronx, per giungere infine a Manhattan, saranno affrontati quest’anno anche da alcuni podisti italiani, un po’ speciali. Tra loro il San Patrignano Running Team, composto da dodici ragazzi della comunità che dopo un passato di droga ed emarginazione, si affacciano ad una competizione sportiva unica nel suo genere. Accanto a loro, dall’Italia, scatterà anche Leonardo Cenci che sarà il sarà il primo italiano al mondo a prendere parte ad una maratona con un cancro in atto. Infine, taglierà il traguardo della grande mela anche Luca Colosio, trentenne, atleta Special Olympics di Brescia, che a causa di un glaucoma congenito bilaterale, ad 8 anni ha perso un occhio. Per una volta, persi nella folla dei cinquantamila, saranno proprio come tutti gli altri.
Lo sport ruba la scena
Fino a domenica il giornalista Federico Buffa porta al teatro sala Umberto di Roma le Olimpiadi del 1936, quelle di Berlino e di Jesse Owens. Partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse di sempre e mescolando differenti linguaggi, lo spettacolo rievoca i Giochi dell’uguaglianza, in cui il sogno ariano venne infranto da un atleta nero.
Lo sport racconta storie incredibili, storie di uomini che invitano inevitabilmente alla riflessione. Nello spettacolo tutto verrà riproposto con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, con lo stile narrativo di Federico Buffa, con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, con le immagini “rivoluzionarie” di Leni Riefensthal. Sul palco insieme al giornalista e telecronista di Sky i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani.
Stringiamoci la mano
È il torneo di calcio a 11, giunto alla seconda edizione, riservato a giovani immigrati ospiti di strutture di accoglienza di Taranto e provincia. Per i 18 giocatori selezionati previsti allenamenti e numerosi incontri dentro e fuori dal campo con atleti che militano in società sportive locali.
Liberi sul Reno
In occasione della XIII Giornata nazionale del trekking urbano, lunedì prossimo a Bologna lo sport è per tutti. Il servizio di Elena Fiorani.
Al centro dell’iniziativa il binomio natura e accessibilità legato a un messaggio di sensibilizzazione sociale sul tema delle diverse abilità. Verrà proposta una forma di turismo libera e socializzante, adatta a tutte le età, che non necessita di particolari allenamenti preventivi. In programma, infatti, un trekking cittadino lungo il canale Reno per un tragitto di circa 4 km. Il percorso è stato testato da un architetto specializzato dell’Associazione GArBo – Giovani Architetti Bologna, assieme a una ragazza su sedia a rotelle per verificarne la praticabilità. Partendo da qui, l’idea è quella di attrezzare successivamente anche altri sentieri, ancora non accessibili a tutti.
Sportivi dentro
Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’Unione Sportiva Acli hanno sottoscritto un protocollo d’intesa nazionale per la promozione dell’attività fisica all’interno degli istituti di pena. Verranno anche sostenuti progetti per il benessere degli agenti di Polizia e di tutti gli operatori.