Domani l’Europa si mobilita per la promozione dello sport femminile. Ai nostri microfoni Valentina Sonzini, coordinatrice italiana dell’iniziativa. (sonoro)
Bicincittà Uisp 2016: domenica 8 maggio si pedala in 84 città
E’ di nuovo al via Bicincittà Uisp 2016 che domenica 8 maggio animerà 84 città italiane e tra maggio e giugno coinvolgerà altri 36 Comuni. Complessivamente saranno 120 le città sede della manifestazione che farà pedalare 40.000 ciclisti di tutte le età. Ognuno su due ruote nelle strade e nelle piazze di tutta la penisola, per chiedere aria pulita e città più vivibili.
Inoltre quest’anno, per la XXXI edizione della manifestazione, Uisp sarà al fianco di Amnesty International Italia: ogni partecipante è invitato a mostrare un nastro giallo dedicato alla campagna #Veritàpergiulioregeni, che chiede alle autorità egiziane di fornire la verità sulla morte al Cairo del giovane ricercatore italiano.
“Dedichiamo Bicincittà 2016 al tema dei diritti, della vivibilità e della libertà di muoversi – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – questa grande manifestazione nazionale Uisp ha l’obiettivo di coinvolgere interi nuclei familiari, dai bambini agli anziani, offrendo la possibilità di promuovere, anche all’interno del mondo dello sport, procedure di sensibilizzazione ambientale e atti concreti d’impegno”
Con Bicincittà l’Uisp mette al centro dell’attenzione pubblica e delle istituzioni il tema della sicurezza stradale, chiedendo la realizzazione di piste ciclabili e di scegliere la bici come mezzo di trasporto ecologico e sostenibile. Domenica 8 maggio l’Uisp porterà nelle strade e nelle piazze di tutta Italia la voce di chi vuole utilizzare le due ruote in sicurezza, attraverso percorsi protetti.
Bicincittà è un Giro d’Italia su due ruote attraverso piccoli e grandi Comuni, dal nord al sud ovvero da Aosta a Reggio Calabria. A Pisa sono attese circa 600 persone tra piccoli e grandi, chi non ha la bici potrà rivolgersi all’Ospedale delle biciclette, progetto dell’associazione Alice, che lavora sul reinserimento sociale di persone con dipendenze. Ad Ancona in programma passeggiata di 10 Km dedicata alle famiglie, il ricavato verrà devoluto ad Adisco, associazione donatrici sangue del cordone ombelicale. Arezzo propone Bicincittà gemellata con Bimbinbici, per una città sicura, solidale, accogliente, dove i bambini si possono muovere in autonomia. A Caserta lo slogan sarà “La bici al centro” per denunciare la mancanza di piste ciclabili. A Matera si parte da Piazza Vittorio Veneto, saranno coinvolti in attività sportive ragazzi richiedenti asilo presenti nei centri SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e M.S.N.A.R.A. (Minori Stranieri Non Accompagnati Richiedenti Asilo) della Basilicata. A Campobasso e Messina si partirà dalle ville comunali. A Pescara è attesa una grande partecipazione di scolaresche e di giovani, cosi come a Sassari dove è prevista anche la partecipazione su pattini e monopattini.
All Colors Are Beautiful
Questo il motto della Melting Cup 2016, da domani a domenica a Milano. Tre giorni di sport, musica e divertimento, antirazzista e per l’integrazione, promossa dall’Uisp in collaborazione con il Comune.
Il mistero della fiaccola scomparsa
Presentata al liceo Kennedy di Roma una guida digitale per apprendere i valori dello sport. Da oggi è a disposizione di tutte le scuole che ne faranno richiesta. Il kit si compone di un testo per i docenti, schede e una serie di suggerimenti sull’attività fisica. L’iniziativa è promossa da ActionAid.
“Siamo molto felici di ospitare questo evento per Roma 2024 e per Action Aid perche’ crediamo fermamente che i valori dello sport siano del tutto complementari con quelli della scuola”. Cosi’ il dirigente del liceo capitolino Kennedy, Lidia Cangemi, saluta l’iniziativa che si e’ svolta stamattina nell’Istituto per presentare il programma di educazione allo sport e formazione sulle Olimpiadi “Il mistero della fiaccola scomparsa”, promosso dal comitato Roma 2024 e dall’Ong ActionAid. I valori dello sport sono per Cangemi quelli “dell’essere umano, della solidarieta’, dell’inclusione, del fare le cose insieme”. L’iniziativa di oggi, continua la preside, e’ gradita anche perche’ e’ stata presentata dai ragazzi della “Voicebook radio” gestita dagli studenti di diverse scuole romane, “di cui il Liceo Kennedy e’ il capofila”.
Showdown in Italia
La disciplina sportiva che unisce ping pong e biliardino, rivolta ai non vedenti, vedrà svolgersi nel nostro Paese la prossima edizione dei campionati europei, che si terranno in estate. Gli incontri si disputano tra due giocatori, con racchette e una palla sonora.
Ad organizzare la manifestazione sarà la Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi (Fispic). Una bella soddisfazione per il consiglio federale: “Siamo felicissimi per questa decisione ha detto il presidente della Fispic Sandro Di Girolamo – si tratta di una scelta che premia l’intero movimento e i grandi risultati ottenuti in campo nazionale e internazionale”. Marco Ferrigno, infatti, è stato medaglia d’argento ai Mondiali Ibsa 2015, mentre in campo femminile le azzurre hanno portato a casa un quarto posto. Da qui all’estate, intanto, tutta una serie di appuntamenti da non perdere: a fine maggio i campionati individuali a Tirrenia (in provincia di Pisa) e a giugno il campionato italiano a squadre.
Chiara Di Liddo, classe 1987, pugliese doc, per tre anni consecutivi prima classificata nel ranking nazionale, si allena due ore al giorno per tre volte a settimana in vista di queste importanti date. Centralinista nel carcere “Turi” di Bari, ha scoperto lo showdown per caso. “Ho iniziato a giocare nel 2011 – racconta -: l’Asd Uic Bari (l’Associazione sportiva dell’Unione italiana ciechi locale, ndr) aveva comprato il tavolo già da un po’ di tempo, ma nessuno lo usava. Era come se fosse stato accantonato. Così l’ho provato, ho iniziato a leggere il regolamento e poi pian piano ho cominciato a partecipare alle prime competizioni. Da quel momento mi sono appassionata a questa disciplina e, dato che sono una persona parecchio determinata e non mi piace perdere, non ho più smesso”. Uno sport che regala molte soddisfazioni ma paga poco: tante coppe, medaglie e targhe ma, a parte gli Europei e i Mondiali, gli atleti devono sborsare di tasca loro la partecipazione ai vari tornei nazionali e internazionali.
“Nel nostro Paese lo showdown ha preso piede negli anni Novanta e conta circa 100 giocatori, tra amatoriali e professionisti, con società che vanno da Bolzano a Palermo”, commenta Di Girolamo. Il suo punto di forza è che “può essere praticato a tutte le età. Ed essendo uno sport più statico di altri, che non richiede grandi doti atletiche, anche gli over 40 possono ottenere ottimi risultati”. Per incentivare gli sport per ipovedenti e ciechi tra i giovani, ragazzi di età compresa tra i 13-14 anni (in base all’età minima stabilita dai singoli regolamenti tecnici) e i 22 anni che “spesso non hanno voglia di cimentarsi in queste attività un po’ per pigrizia e un po’ perché non le conoscono”, la Federazione ha messo a punto due progetti: uno per l’avviamento alla pratica delle discipline Fispic (calcio a cinque, goalball, judo, showdown, scacchi e torball), l’altro rivolto ai club che impiegheranno nelle manifestazioni federali i migliori giocatori under 22.
Biciscuola
La campagna educativa di Rcs Sport è arrivata alla quindicesima edizione, coinvolgendo ogni anno 100 mila giovani. Il progetto, rivolto a 4000 classi, culmina in una giornata al Giro d’Italia per le classi vincitrici, per vivere da vicino le emozioni della corsa rosa.
Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha lanciato l’edizione 2016 di Biciscuola, il progetto educativo di Rcs Sport per avvicinare i bambini della scuola primaria al ciclismo e al Giro d’Italia – in programma dal 6 al 29 maggio –. L’iniziativa è arrivata alla quindicesima edizione. “Il Ministero dell’Istruzione collabora con soddisfazione al Progetto Biciscuola che da 15 anni coinvolge, educa e diverte 100.000 ragazzi all’anno — spiega il ministro —. È dunque coerente con i principi della nostra riforma, la Buona Scuola, che prevede un ampliamento delle competenze dei nostri giovani anche attraverso collaborazioni come questa. Ringrazio perciò gli organizzatori per l’impegno che mettono nel coinvolgere migliaia di studenti e centinaia di docenti in questa bella avventura”.
Sul successo di Biciscuola interviene Laura Cioli, amministratore delegato di Rcs MediaGroup: “Lo sport e la responsabilità sociale sono due temi strettamente connessi tra loro e di primaria importanza per tutto il nostro Gruppo. Le numerose iniziative di social responsibility legate al Giro d’Italia, come Biciscuola che ho il piacere di presentare oggi, sono un esempio eccellente di come il Gruppo Rcs abbia sempre creduto e continui a sostenere attivamente i temi legati alla sfera del sociale. Sono particolarmente orgogliosa della fattiva collaborazione col Ministero dell’Istruzione e dei grandi numeri che questo progetto genera tra le scuole primarie da ormai 15 anni. Biciscuola è nato per sensibilizzare i giovanissimi sulla bicicletta come strumento per uno stile di vita sano, che educa al rispetto e al fair play, che sostiene l’educazione ambientale e l’ecologia, l’educazione stradale e l’educazione alimentare”.
Amnesty per Rio
A cento giorni dalle Olimpiadi, la denuncia di violenze nelle favelas da parte della polizia. Il servizio di Elena Fiorani.
Nel 2014, l’anno dei mondiali di calcio, nello stato di Rio de Janeiro la polizia uccise 580 persone, il 40 per cento in più rispetto al 2013. Nel 2015 il numero è salito a 645. Le autorità non portano in giudizio i responsabili e assumono un approccio sempre più deciso nei confronti di proteste di piazza, in larga parte pacifiche. Due anni dopo i mondiali di calcio, in cui era stato già denunciato l’uso eccessivo della forza da parte della polizia durante le proteste non è stata assunta alcuna misura per evitare ulteriori violazioni dei diritti. Nonostante le promesse di una città sicura per ospitare le Olimpiadi, gli omicidi ad opera della polizia sono aumentati, molte persone sono state ferite da proiettili di gomma, granate stordenti e persino armi da fuoco mentre prendevano parte alle proteste. Nei prossimi 100 giorni, le autorità e gli organizzatori di Rio 2016 dovranno impegnarsi per assicurare che le operazioni di pubblica sicurezza non violino i diritti umani.
The last fight
Si tiene stamattina presso la Casa di Reclusione di Bollate a Milano, la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo incontro di pugilato di Roberto Cammarelle. Dopo tanti successi tra olimpiadi e mondiali, l’atleta saluterà il ring in occasione del Dual match Italia contro Francia.
Dopo 227 incontri disputati, 21 anni di carriera, a quasi 35 anni, Roberto Cammarelle darà l’ultimo saluto da atleta al mondo della boxe. Per farlo ha scelto Milano, la città dove tutto ebbe inizio nel 1995. Nel 2000 è entrato a far parte del Gruppo sportivo Fiamme oro, con il quale da quest’anno inizierà una nuova avventura: Roberto sarà presto il Direttore tecnico del Settore pugilato del Gruppo sportivo delle Fiamme oro.
Venerdì 29 aprile, in occasione del Dual Match Italia vs Francia, organizzato dalla Federazione Pugilistica Italiana in collaborazione con Bergamo Boxe per celebrare i 100 anni della FPI, salirà sul quadrato del Pala Badminton per l’ultima volta.
La serata inizierà alle 20.30 con l’incontro dei 52 kg, seguito dalle altre categorie di peso olimpiche (Kg. 56, 60, 64, 69, 81, 81 e +91), per un totale di dieci matches. A partire dalle 21.30 l’evento verrà trasmesso in diretta su Sportitalia con il commento di Fabio Panchetti, in replica sabato 30 aprile alle 21.30. la conferenza stampa è organizzata in collaborazione con Energetic Source, ed è una tappa della campagna di comunicazione #NOISIAMOENERGIA. Lo stesso giorno, in diretta dagli studi di Sportitalia, alle ore 18.30 verrà trasmessa la cerimonia del peso.
Football week
Fino al 29 maggio in tutta Europa la settimana di promozione del calcio unificato. In Italia sono previste 16 tappe in 11 regioni con la partecipazione di circa 4 mila atleti. Tra gli eventi in programma anche un torneo internazionale di calcio a 5 nella Capitale con le rappresentative di Francia, Italia, Lituania, Polonia e Ungheria.
Una settimana interamente dedicata alla promozione del calcio unificato in contemporanea in 50 Paesi d’Europa, con il coinvolgimento di oltre 50 mila atleti per un totale di 420 eventi: è la Special Olympics European Football Week, arrivata alla sedicesima edizione e in programma dal 21 al 29 maggio in tutto il continente. La manifestazione è organizzata con il supporto della Uefa e ha come obiettivo l’inclusione grazie allo sport degli atleti con disabilità intellettiva. In Italia sono previste 16 tappe in 11 regioni con la partecipazione di circa 4 mila atleti, protagonisti in percorsi di avviamento alla pratica dello sport.
“Il nostro è un mondo che deve essere riportato al valore sociale che ha – ha spiegato il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio – Ci sentiamo investiti di una grossa responsabilità per il consenso che otteniamo”, per questo “dobbiamo aprirci e sostenere anche fisicamente questa iniziativa”. La settimana del calcio unificato, infatti, ha ottenuto non solo l’appoggio della Figc ma anche di Lega Serie A, Lega Serie B, Aic, Aia, Aiac e Dipartimento Calcio femminile Lnd.
Tra i diversi eventi anche un torneo internazionale di calcio a 5 unificato, in programma dal 20 al 22 maggio nella Capitale: a questa tappa parteciperanno le squadre europee di Francia, Italia, Lituania, Polonia e Ungheria.
“I numeri sempre più importanti dicono che ci stiamo avvicinando al mondo reale e alle esigenze quotidiane dei nostri figli e dei nostri atleti”, ha detto Maurizio Romiti, presidente di Special Olympics Italia, che ha lanciato un appello: “Vorrei sponsorizzare la proposta di collaborare con la scuola e il Miur per avvicinarci ai giovani, ma soprattutto invogliare le varie società ad allestire squadre di calcio unificato per permettere ai ragazzi di giocare e crescere insieme, abituandosi alla disciplina sportiva in modo paritetico”.
La Special Olympics European Football Week è scesa in campo nel lo scorsofine settimana calcistico: tutte le squadre di serie A hanno esposto lo striscione ‘Special Olympics’ prima del fischio di inizio delle partite e la stessa iniziativa si terrà in serie B, dal 29 aprile al 2 maggio. Infine, è partita un’asta online su CharityStars per aggiudicarsi le maglie autografate dei campioni: il ricavato contribuirà alla copertura delle spese sostenute per l’organizzazione della manifestazione. Anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato un messaggio per la Special Olympics European Football Week che “porta avanti una partecipazione dei calciatori a tutti i livelli di abilità, facendosi promotrice di una cultura rivolta a infondere un messaggio di accettazione, rispetto e inclusione”.
Verso il Brasile
Sarà Martina Caironi la portabandiera azzurra alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La sprinter bergamasca sfilerà alla testa della delegazione italiana durante la cerimonia di apertura dei XV Giochi Paralimpici, in programma dal 7 al 18 settembre.
L’ufficializzazione è arrivata oggi durante la riunione della Giunta nazionale del Cip, il Comitato italiano paralimpico. Caironi sarà portabandiera dopo un’escalation formidabile di risultati, iniziati fin dal debutto a Londra 2012 quando si regalò la medaglia d’oro e il record mondiale, e proseguita poi negli anni successivi in un continuo gioco contro se stessa, a suon di medaglie e di primati mondiali abbassati. Caironi è oggi l’unica donna amputata ad una gamba ad essere riuscita ad abbattere il muro dei 15 secondi sulla distanza dei cento metri: 14’ 61 il suo tempo, conquistato in occasione dei mondiali di Doha dello scorso ottobre. Caironi ha frantumato in successione sei primati iridati, tre nei 100 metri T42, e tre sulla distanza doppia dei 200 (31’ 73 il tempo agli Open di Berlino 2015). Ha inoltre eguagliato temporaneamente la migliore prestazione mondiale del salto in lungo T42 a 4,60 metri. Merito anche della sua protesi, prodigio della sperimentazione tecnologica dei laboratori del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio: un binomio che dura fin da quando Martina iniziò ad affacciarsi allo sport dopo l’incidente in motorino che nel novembre 2007 l’ha privata della sua gamba sinistra, amputata all’altezza del femore praticando una disarticolazione del ginocchio che le consente di indossare una protesi sportiva. Caironi, 27 anni, nata ad Alzano Lombardo (Bergamo), punta ora agli Europei di Grosseto e poi ai Giochi di Rio.




