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Tutti per uno


Tutti per uno. A Sarno, nel Salernitano, l’assessorato alle politiche sociali ha stretto collaborazioni con alcune società sportive cittadine per accogliere 70 giovani rifugiati politici in progetti di volontariato. L’obiettivo è favorire la loro integrazione sociale attraverso la proposta di giochi di squadra.

Pedalare a pagamento


Il governo francese verserà 25 centesimi a chilometro percorso ai cittadini che vanno al lavoro in bicicletta. Le aziende distribuiranno l’incentivo agli impiegati in base agli accordi con lo Stato. Una fase sperimentale c’era stata nel 2014 e i tragitti su due ruote erano aumentati del 50%

A cavallo


Inaugurato a Todi, in provincia di Terni il primo centro ippico in Italia con pavimentazioni in gomma riciclata da pneumatici fuori uso. Grazie alla collaborazione tra Uisp ed Ecopneus. Ai nostri microfoni Vincenzo Manco, presidente Unione italiana sport per tutti. “E’ un ulteriore esempio virtuoso che Uisp ed Ecopneus lanciano al mondo sportivo e alle istituzioni per la riqualificazione dell’impiantistica sportiva. Questo impianto presenta in particolare novità assoluta perché concretizza il benessere, quindi la ricerca del benessere del cavallo; è un aspetto particolarmente importante per quanto riguarda la cultura delle attività equestri. Quindi coniughiamo benessere dei cittadini e benessere degli animali nelle attività sportive.”

Un miglio al giorno


I bambini della elementare St. Ninians di Stirling, in Scozia, ogni giorno corrono o camminano per 1600 metri. L’esercizio combatte obesità, ansia e noia. Il daily mile ha migliorato la salute, il comportamento e la concentrazione degli studenti e ora decine di scuole di tutta la Gran Bretagna lo stanno adottando.

Spazio alle due ruote


In Toscana varate misure per favorire il trasporto eco sostenibile. Tra gli investimenti, 4 milioni per le piste ciclabili nelle città e il bonus per i pendolari abbonati al servizio ferroviario che acquisteranno una bici pieghevole trasportabile in treno gratuitamente.

Palla al centro


A Buttapietra, in provincia di Verona, ogni ultimo sabato del mese i 32 profughi ospitati aiutano a pulire la strade e il Comune ha pensato di “premiarli” con una partita. L’amministrazione ha promosso una gara amichevole tra la locale Aurora che milita in Terza Categoria, e una rappresentativa dei giovani richiedenti asilo.

La sostenibilità fa gol


Lo sport sociale al fianco della tutela ambientale per il campo da calcio realizzato con Pneumatici Fuori Uso nella Casa circondariale Santo Spirito di Siena, grazie a Uisp e a Ecopneus. Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Unione italiana sport per tutti, ci descrive gli obiettivi del progetto. “Noi abbiamo visto questa struttura completamente fatiscente e insieme a Ecopneus abbiamo deciso di intervenire per ristrutturarla. Abbiamo inaugurato il campo e abbiamo dato la possibilità ai detenuti di giocare a calcio e anche di stare all’aria aperta in questo impianto molto bello, tutto ristrutturato con il polverino del pneumatico.”

Salto in avanti


Un team di ricercatori dell’università di Bari ha accertato che l’irisina, il cosiddetto ormone dello sport, oltre a bruciare i grassi, è in grado di produrre tessuto osseo. Lo studio apre ai farmaci usati da persone che non possono praticare attività motoria, come anziani o soggetti malati.

No, voi no


I profughi non possono allenarsi a Mortara, provincia di Pavia. La società locale ha dovuto revocare l’accordo preso con la cooperativa Faber. “Poteva essere un’occasione di integrazione”, ha spiegato il presidente della coop, Fabio Garavaglia. Invece il Comune ha imposto alla società di tornare sui suoi passi, per non vedere revocata la convenzione per la gestione dei campi.

Giovani profughi non possono giocare a calcio


liberiNel giorno in cui l’Uisp e lo sport sociale si mobilitano di fronte a Montecitorio per il diritto al “movimento” di profughi e richiedenti asilo, il sindaco leghista di Mortara, in provincia di Pavia, vieta a ragazzi profughi, affidati ad una cooperativa sociale, di giocare a pallone nei campi del suo comune. Dice che gli sembra uno sgarbo alle famiglie che portano i loro ragazzi a calcio perché sono persone dallo status ‘ibrido’. Il caso è diventato nazionale.

“E’ vergognoso che rappresentanti delle istituzioni si abbandonino a gesti di intolleranza razzista di tale portata – dicono Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp e Geraldina Contristano, presidente Uisp Pavia – l’Uisp chiede di sbloccare la legge sulla cittadinanza sportiva, col riconoscimento dello ius soli, attualmente ferma in Senato e chiede di gestire lo Sprar insieme ai Comuni e all’Anci, ovvero il Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati”.

In questo momento di crisi umanitaria internazionale, l’Uisp ribadisce il proprio impegno sia a livello territoriale, sia nazionale per promuovere iniziative di solidarietà e accoglienza in ambito sportivo. Così come avviene già in molte città e a Voghera, in provincia di Pavia, a pochi chilometri dal Comune di Mortara: “Dall’anno scorso abbiamo adottato la squadra ‘Piroga’ composta da rifugiati e richiedenti asilo di alcuni paesi centroafricani – dice Gianni Tempesta, Uisp Voghera – Abbiamo organizzato molte attività legate ai Mondiali Antirazzisti , abbiamo dato loro la tessera Uisp gratuitamente. Questi ragazzi si allenano in un campetto comunale che loro stessi hanno provveduto a ristrutturare: noi dell’Uisp li sosteniamo fornendo loro arbitri e raccolte fondi, con la campagna Adotta un atleta”.

“Dove può arrivare la crudeltà di certa politica?”, si chiedono i deputati Pd Filippo Fossati e Chiara Scuvera di fronte alla vicenda del sindaco di Mortara. “Oggi abbiamo presentato una proposta di legge perché le persone, i rifugiati protetti dall’asilo possano accedere senza vincoli di sorta ad ogni tipo di attività sportiva sul territorio nazionale”.

Concludono Fossati e Scuvera: “Niente potrà far dimenticare però quell’umiliazione ai ragazzi e faremo tutto quello che serve perché il diritto al gioco e allo sport sia affermato per tutti, soprattutto per i minori di ogni provenienza. Che in realtà uno status ce l’hanno ed è prezioso: persona umana”.