Chris Mosier rappresenterà gli Stati uniti ai Mondiali di duathlon in Spagna nel 2016. È il primo atleta trans a gareggiare in una categoria che riflette la sua identità e non il sesso con cui è nato. Cinque anni fa ha iniziato il suo percorso di transizione da donna a uomo.
Tutti per uno
Al via a Cassino, nel Frusinate, un progetto sportivo finalizzato alla promozione sociale per attivare percorsi condivisi tra giovani e ragazzi con disabilità. Un’iniziativa promossa da una rete trasversale formata da istituzioni e terzo settore.
Rendere lo sport veramente per tutti
Francis Desandrè ha lanciato una petizione diretta al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e altre istituzioni, per chiedere l’aggiornamento della legislazione in merito all’attività sportiva delle persone con disabilità. Ascoltiamo le sue parole. “Già allora si facevano molti sport per disabili, ma non abbastanza per tutti i disabili. Fino ad oggi abbiamo fatto dei passi da gigante, ma non sono abbastanza, anche perché adesso noi disabili chiediamo molto di più a noi stessi. Non è più come una volta negli anni ’90 che ci si limitava magari alla partita a tennis in carrozzina oppure a due vasche a nuoto oppure le prime uscite sugli sci. Adesso noi disabili vogliamo metterci alla prova al 100%, quasi come un normodotato.”
Bologna-Napoli in bici
È l’impresa riuscita ad una mamma di due bimbi autistici. Un’iniziativa per trovare fondi e realizzare così un parco giochi inclusivo per bambini con disabilità sotto le Due Torri. In una settimana, la donna ha percorso oltre 700 chilometri.
Diversabilità
È il nome del progetto che a Udine mira a creare una sorta di “cittadella dello sport”, con un centro e un team di tecnici professionisti, capaci di seguire gli atleti con disabilità nelle varie discipline. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Facoltà di Scienze Motorie e con l’Istituto di Riabilitazione Gervasutta.
Game over
Il Parma calcio è fallito, niente serie B: si ritirano i possibili acquirenti. Le due cordate interessate al salvataggio della società emiliana spaventate dai troppi debiti e dai contratti da onorare di circa 200 giocatori. Ora il club può ripartire dalla serie D, ma deve trovare un finanziatore che versi in pochi giorni un milione di euro.
Oltre le onde
In canoa da Ostia alla Sardegna sfidando limiti e tabù. È la sfida di due atleti protagonisti della traversata del mar Tirreno. Ma se Francesco Gambella non è nuovo a imprese da record in kayak, Riccardo Marchesini è il primo atleta paralimpico a tentare la traversata. L’iniziativa a sostegno dei progetti di Amref.
Il colore del sudore
I Mondiali Antirazzisti organizzati dall’Uisp tornano a Bosco Albergati, in provincia di Modena, dal 1 al 5 luglio. Le novità di quest’anno nel servizio di Elena Fiorani. “Come ogni anno circa 6.000 persone si ritrovano per cinque giorni per giocare, ascoltare concerti e partecipare a dibattiti, tutto nel segno dell’antirazzismo. Il tema portante della diciannovesima edizione dei mondiali antirazzisti è il racconto della storia e delle storie, con un occhio particolare al fumetto. “Il colore del sudore” è il concorso a cui si può partecipare fino al 25 giugno, raccontando con una tavola o un’illustrazione la propria visione dell’antirazzismo e della lotta alle discriminazioni. Si può usare qualsiasi tecnica e qualsiasi colore, unico vincolo: niente parole. Le dieci migliori opere, scelte da una giuria composta da organizzatori e fumettisti, verranno stampate e esposte per tutta la durata della manifestazione. Tutte le opere ricevute verranno pubblicate sul sito internet dei Mondiali”.
“Respect diversity”: ragazzi con disabilità insieme agli scout
Duecento ragazzi con disabilità che frequentano Centri diurni del territorio bolognese gestiti dalla Cooperativa sociale La Fraternità della Comunità Papa Giovanni XXIII si cimenteranno in gare di atletica, dal lancio del peso e del vortex alla corsa veloce e a ostacoli. Insieme a loro gareggeranno i giovani dell’Estate ragazzi di Mercatale/Castel de’ Britti, di Ozzano dell’Emilia e provenienti dai gruppi scout del territorio. È “Respect diversity”, giornata promossa dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal Servizio Dipendenze patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. “Non c’è nessuno così povero da non avere niente da dare, e nessuno così ricco da non avere niente da ricevere dagli altri – dice la responsabile del Centro diurno La nuvoletta bianca di Ozzano dell’Emilia, citando don Oreste Benzi – L’entusiasmo dei nostri ragazzi sarà ancora più forte quest’anno perché gareggeranno insieme a loro tanti altri giovani, questo non potrà che rendere la giornata speciale, e darà ancora più significato alla parola integrazione“.
La giornata di rispetto delle diversità si tiene presso la pista di atletica di Ozzano dell’Emilia (via dello Sport, 32) a partire dalle 9.30 e culminerà con la premiazione e una festa: gli atleti con disabilità e i loro educatori riceveranno medaglie e riconoscimenti per il primo, secondo e terzo classificato nelle diverse categorie. La giornata si inserisce nelle tre giornate del rispetto, organizzate dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal servizio Dipendenze Patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Prossimi appuntamenti saranno il 27 giugno con la Festa dell’indipendenza e le iniziative contro le dipendenze, Respect life, l’11 luglio con le proposte artistiche sul tema del riciclo, Respect environment, realizzate in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Lo sport come medicina
Lo psichiatra Sandro Rullo da 25 anni utilizza il calcio per aiutare persone con disabilità psichica, migliorando le loro relazioni con il mondo esterno. Ascoltiamolo. “Riprendono ad avere delle relazioni sociali, non solo: delle relazioni sociali che hanno delle regole, che sono regole che non si perdono, non si abbandonano. Chi è appassionato di calcio sa bene che il pallone non si tocca con le mani, che comunque vada la palla va passata per raggiungere un obiettivo comune. Ecco, tutte queste sono le cose che normalmente un paziente psichiatrico perde, per cui diffida della persona che ha affianco, da cui si sente in qualche modo osservato o perseguitato.”