Da oggi a sabato torna a Montalto di Castro, nel Viterbese, una delle più significative rassegne di calcio sociale targata Uisp. In campo 16 squadre a 7 formate da persone con disagio mentale, operatori e medici. Fabrizio De Feo, tra gli organizzatori dell’iniziativa.
Tutti in campo
Fino al 21 settembre Napoli sarà la capitale italiana dello sport. Il Coni e l’associazione Milleculure hanno organizzato una serie di eventi all’interno della Mostra d’Oltremare. Nei diversi workshop in programma si parlerà anche del rapporto tra attività fisica, alimentazione, integrazione e nuove tecnologie.
Sport per tutti
Dal tiro con l’arco alla vela, dall’handbike al basket in carrozzina. Saranno decine le persone con disabilità fisica che fino a domenica saranno protagoniste della settimana organizzata a Lido degli scacchi, in provincia di Ferrara. L’iniziativa è promossa e organizzata dal Comitato italiano paralimpico.
Muoversi per sentirsi liberi
Il Comune di Grosseto, insieme a diverse associazioni del territorio, vara una serie di servizi per offrire ai minori di famiglie seguite dai servizi la possibilità di accedere, gratuitamente, alla pratica sportiva. L’iniziativa è rivolta ai ragazzi in età compresa tra i 5 ed i 14 anni.
La cultura del movimento
Nelle linee guida sulla riforma della scuola c’è spazio anche per lo sport, con l’introduzione dell’attività motoria già nella scuola primaria. Positivo il giudizio di Vincenzo Manco, presidente della Uisp. Ai nostri microfoni.
Finalmente l’educazione motoria a scuola
Nelle 136 pagine del documento presentato dal premier le proposte per l’educazione motoria e la tempistica per l’attuazione. L’introduzione dell’educazione motoria e sportiva nella scuola primaria dovrebbe partire dalla stagione 2015-16. Un’ora a settimana per tutte le classi dalla seconda alla quinta elementare.
Si tratta di una sorta di “riforma della scuola in divenire”, presentate dal governo Renzi sul sito. Il titolo: “In Italia 1 bambino su 3 fra i 5 e 17 anni è in sovrappeso”. Se l’obiettivo fosse raggiunto si tratterebbe di una trasformazione storica.
“Siamo molto soddisfatti di queste proposte che finalmente colmeranno l’anacronistico ritardo culturale con cui l’Italia guarda all’Europa in ambito motorio e sportivo – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – la cultura del movimento e del benessere si affermano a cominciare dall’infanzia come presupposti per la completa crescita della persona. Passi in avanti decisivi che avranno ripercussioni positive anche per il mercato del lavoro. Lo diciamo da molto tempo: lo sport può essere un grande vettore di sviluppo culturale ed economico”.
Nel suo breve discorso Matteo Renzi ha citato l’educazione motoria e spiegato la tempistica della proposta: due mesi di “ascolto” dal 15 settembre al 15 novembre; da gennaio 2015 provvedimenti normativi per rendere possibile la “rivoluzione”; dal prossimo anno scolastico, il via. Insegneranno educazione motoria e sport alle scuole primaria i professori di educazione fisica che fanno parte del GAE (graduatoria ad esaurimento), una parte dell’esercito dei precari. Ne saranno assunti a tempo indeterminato 5300 che si aggiungeranno agli attuali 20.000.
L’Uisp auspica che venga valorizzato il rapporto e la collaborazione tra scuola e associazionismo sportivo del territorio: “Le Asd territoriali svolgono un ruolo fondamentale per la coesione sociale e per l’educazione dei giovani allo sport, attraverso progetti integrati tra scuola ed extrascuola – prosegue Manco – questa è la strada per rafforzare il giusto valore che merita l’attività motoria e sportiva”.
Scandiano Cammina: quattro passi di salute
Riparte oggi il progetto organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Ausl di Reggio Emilia. Semplici camminate che hanno una doppia valenza: i partecipanti stanno insieme, condividono momenti e spazi e fanno attività fisica all’aperto.
Nasce il “Sentiero biancorosso”
Sport e volontariato in un binomio vincente: in cambio di giornate di impegno dentro al parco, alcuni disoccupati potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi del Varese calcio.
A spiegare il progetto è intervenuto Max Laudadio, tra i promotori dell’associazione di volontariato ON. “Come associazione siamo impegnati da anni nel Plis del Parco delle Cinque Vette, che si estende dal Parco del Campo dei Fiori fino al confine svizzero. In particolare siamo al lavoro per risistemare e ripulire i 45 chilometri di sentieri che fanno parte di questa area verde, un impegno che terminerà nel 2017”. Un volontariato importante, che guarda al territorio, ma soprattutto a coloro che vivono in condizioni difficili. “Abbiamo pensato quest’anno – continua Max Laudadio – di ripetere un progetto già realizzato lo scorso anno. In accordo con il Varese Calcio, abbiamo coinvolto i disoccupati, che in cambio di giornate di impegno dentro al parco potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi”.
In pratica i disoccupati che presteranno la loro opera – insieme a volontari e tifosi – nel sentiero che va dal Poncione al Monte Val de’ Corni nei giorni 21 e 28 settembre, riceveranno dal Varese Calcio un abbonamento valido per il girone d’andata. Analoga iniziativa sarà proposta più avanti e consentirà ai disoccupati di ricevere un abbonamento per il girone di ritorno (è possibile iscriversi fino al 19 settembre sul sito http://www.on-va.it/). Un impegno sul sentiero che si chiamerà “Sentiero biancorosso”.
Il presidente del Varese 1910, Nicola Laurenza, ha confermato l’interesse e la soddisfazione per questa collaborazione con l’associazione ON. “Sono convinto che lo sport sia un importante strumento per fare qualcosa di buono per il territorio. E dunque appoggio con tutto il cuore questo progetto per la sua importanza sociale e collettiva”.
Azzardo senza cassa
Sono già 480 mila le carte di credito emesse dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna che sono inibite se si tenta di pagare sui siti web di gioco on-line. In programma anche un vademecum per le famiglie con giocatori cronici.
Un gol di speranza
Dai barconi al campo di calcio. Sono gli aspiranti calciatori costretti ad attraversare il Mediterraneo per scappare alla povertà, ritrovano il sogno di giocare grazie alla Caritas di Palermo. Sono gli atleti della San Curato d’Ars. “L’allenamento – dicono gli operatori – aiuta a non pensare ai drammi del viaggio”.