Ha inondato i social network nella giornata di ieri. La foto è rimbalzata di bacheca in bacheca, da facebook a instagram e twitter, ed è rivendicato come un gesto normale ma è diventata la notizia del giorno.
Ha inondato i social network nella giornata di ieri. La foto è rimbalzata di bacheca in bacheca, da facebook a instagram e twitter, ed è rivendicato come un gesto normale ma è diventata la notizia del giorno.
Il terzo settore in questo anno di pandemia e il governo Draghi che deve gestire la crisi. Sullo sfondo del Recovery Plan e il ruolo dell’economia sociale. Intervista a Paolo Venturi, direttore di Aiccon
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Le rivolte in 49 carceri, con la morte di 13 detenuti e il ferimento di 40 agenti, avvenute dal 7 al 10 marzo del 2020, è un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana.
Ci sono molte cose da dire in questo 8 marzo. Un anno fa su questa rubrica parlammo di una giornata silenziosa allo scoccare del lockdown.
8 marzo e la violenza sulle donne: la situazione con la crisi dovuta alla pandemia e la situazione nei centri antiviolenza, quali politiche per il contrasto e l’inclusione. Intervista a Lella Palladino, cooperatrice sociale e già presidente di Dire contro la violenza.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
L’8 marzo e l’informazione. La denuncia sugli insulti e sulle minacce alle giornaliste, soprattutto sui social newtork, nel testo “Stai zitta giornalista” realizzato da Giulia-Giornaliste unite libere autonome e quali pari opportunità nella settore dei media: intervista a Silvia Garambois.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
La sensibilizzazione per la campagna vaccinale rivolta agli operatori socio-sanitari e dei servizi socio-assistenziali, le priorità del Recovery Plan e i divari territoriali: intervista al presidente nazionale di Federsolidarietà Stefano Granata.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Un anno dopo ecco lo stesso scenario. Per effetto del nuovo Dpcm, oltre 6 milioni di studenti potrebbero tornare a seguire le lezioni da casa, il doppio di oggi.
Il tracoma è la prima causa di cecità infettiva al mondo. In Paesi come la Cambogia e il Marocco è stato eliminato definitivamente. In altri, come l’Etiopia, c’è ancora molto da fare. È nella terra degli altipiani, nella regione di Amhara, la più colpita al mondo per numero di contagi, che sono a rischio più di 22 milioni di persone. Ed è qui che dal 2014 CBM Italia opera costantemente applicando la strategia S.A.F.E. promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ne abbiamo parlato con il direttore di CBM Italia Massimo Maggio.