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Ad alta velocità: quel treno della Storia che riporta alla stazione dell’odio – 29/11/2019


 

I treni in orario, un miraggio per i pendolari oggi. Frecce, intercity e regionali senza ritardi sono il sogno di chi viaggia ogni giorno. Eppure i treni in orario sono l’incubo della storia di questo Paese. Richiamano il maledetto Ventennio di guerra e leggi razziali.

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Ad alta velocità: fate ripartire il treno di Franco Basaglia – 26/11/2019


 

Oggi c’è un raggio di sole sui binari. È buio invece per il diritto alla salute. Quella mentale, quella di chi vive i fantasmi e i demoni della mente e ha bisogno proprio di luce. Lo denuncia il Forum Diritti e Salute che oggi all’istituto degli studi filosofici di Napoli propone l’istituzione di un Garante nazionale per la salute mentale.

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Ad alta velocità: che possa correre un treno rosso di passione contro ogni violenza – 25/11/2019


 

Ogni giorno sulla Napoli-Roma saliamo su un treno che si chiama freccia rossa. Proprio su uno di questi treni un uomo ha aggredito a coltellate la sua ex. Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia viene uccisa una donna ogni 3 giorni, sabato scorso in migliaia erano in piazza.

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Ad alta velocità: quando un treno è la metafora del Paese – 21/11/2019


 

Chi sale ogni giorno su un treno sa di cosa parlo. Quella voce elettronica che ripete quotidianamente due cose: “guasto tecnico” e “ci scusiamo per il disagio”. Un freccia rossa in perfetto orario che si ferma 20 minuti davanti la stazione e accumula ritardo, la linea ferroviaria che salta un giorno sì e l’altro pure spesso nella stessa tratta. Continua a leggere

Ad alta velocità: i giovani europei non vogliono più il treno del capitalismo – 20/11/2019


 

La pioggia dà una tregua tra i binari e le stazioni. Tute e zainetti si incrociano con facce assonnate e corse frenetiche per saltare sul primo treno. La generazione del duemila corre, viaggia, emigra intorno al continente. Sono delusi e arrabbiati i giovani europei, lo dice un sondaggio Swg.

Vogliono un cambiamento radicale, soprattutto economico e sono affascinati da un pericolo totalitario. Non si fidano né approvano il modello capitalista. Dal nostro Paese alla Francia, dalla Germania alla Polonia l’Europa scoppia e il consenso verso imprenditori e capitalismo è ai minimi storici.

Serve un nuovo treno, meno veloce, che porti nella stazione giusta: quella di una nuova civiltà più equa e solidale, aperta a un mondo senza muri.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Ad alta velocità: fermate quel treno della povertà educativa – 19/11/2019


 

Oggi si arranca tra nuvoloni e treni persi. Meglio fare con calma, meglio prendere quello successivo. Bisogna sapersi fermare a volte, non correre sempre e aspettare un altro treno.

Nel Paese ad esempio bisogna fermarsi e affrontare un problema che preoccupa l’83% degli italiani: la povertà educativa. Lo dice un’indagine di Demopolis per l’impresa sociale Con i bambini.

In Italia 1 milione e 200 mila minori vivono sotto la soglia di povertà. Secondo gli italiani se nasci povero resti povero, anche se prosegui gli studi.

A 30 anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia il nostro Paese corre veloce su un treno senza freni e lascia sui binari i suoi bambini.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale