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Tra reale e virtuale: a chi interessa questa campagna elettorale


 

Questa è la voce della tiktoker Emma Galeotti che parla ai suoi 600mila followers rispondendo alla corsa verso TikTok da parte dei leader politici in questa campagna elettorale.

Secondo un sondaggio di Swg solo l’8,5% dell’elettorato sta seguendo la campagna elettorale, il 41% ne è completamente disinteressato. In questo scenario di comizi sotto l’ombrellone emerge una divaricazione tra il reale e il virtuale con politici sempre meno tra le persone e più sui social, con la realtà che spinge alle porte degli italiani tra caro energia e crisi. Sui temi si seguono gli appelli per il welfare, la non autosufficienza, le politiche per l’inclusione, l’infanzia e i diritti. Ma ci sono grandi assenti come il lavoro. Ascoltiamo il direttore di Collettiva.it Stefano Milani.

E sotto l’aspetto della comunicazione che analisi va fatta in questa fase? Lo abbiamo chiesto al giornalista Alessio Postiglione, direttore Master in political marketing della Rome business school.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Mafie, far respirare ai giovani “il fresco profumo della libertà”. Intervista a Vincenzo Pugliese di Altereco


 

 

Dal 29 agosto al 4 settembre 2022 i beni confiscati “Terra Aut” e Michele Cianci di Cerignola (Foggia) ospiteranno i Campi della Legalità, iniziativa organizzata dalla Cooperativa Sociale Altereco in collaborazione con Arci nazionale, SPI CGIL nazionale, SPI CGIL Puglia, Legacoop Puglia, Auser Puglia e patrocinato dal Comune di Cerignola e dall’assessora alla Cultura e allo Sport, Rossella Bruno. L’obiettivo è far respirare a ragazzi e ragazze “il fresco profumo della libertà”, per avvicinarli ai temi della valorizzazione e promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. I giovani partecipanti, tutti provenienti dalla Puglia, si impegneranno in una settimana di lavoro e di formazione su due terreni confiscati alla mafia e oggi diventati avamposto di legalità, di economia sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia.

Ai nostri microfoni Vincenzo Pugliese, presidente della Cooperativa Sociale Altereco.

La calda estate nelle carceri dove manca l’aria e anche l’acqua


 

Il suono sinistro della bufera di acqua e vento a Niardo, in provincia di Brescia: acqua e fango hanno sommerso le strade provocando danni e distruzione.

Oggi parliamo dell’estate dentro una prigione. Ieri Antigone ha presentato il rapporto di metà anno. Le carceri italiane non sono attrezzate per affrontare il caldo che ormai negli ultimi anni stiamo vivendo, ricorda Antigone. Il sovraffollamento rappresenta un problema evidente. In carcere si sta stretti e nelle celle e nelle sezioni ci sono più detenuti – in alcuni casi molti più detenuti – di quanti ce ne dovrebbero essere. Il tasso ufficiale di affollamento a fine giugno era del 107,7%, con 54.841 persone recluse su 50.900 posti, anche se il tasso effettivo – conteggiando i posti letto realmente disponibili, che a luglio 2022 erano 47.235, è del 112%. In alcune regioni poi la situazione è ancora più difficile.

Alla questione affollamento si accompagnano anche questioni strutturali che riguardano gli istituti. In alcuni l’acqua viene razionata, come ad Augusta, oppure manca del tutto, come a Santa Maria Capua Vetere, che nasce scollegata dalla rete idrica comunale. In questo istituto ai detenuti vengono forniti 4 litri di acqua potabile al giorno mentre per le altre necessità è utilizzabile l’acqua dei pozzi artesiani. Ascoltiamo il presidente nazionale di Antigone Patrizio Gonnella.

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Afghanistan, donne e diritti: una “repressione devastante e soffocante”. Intervista a Riccardo Noury di Amnesty Italia


 

Per la popolazione afghana, in particolare donne e bambine, il 16 agosto non è una data come le altre. Tra un paio di settimane, infatti, ricorrerà il primo anniversario del ritorno dei talebani a Kabul. 12 mesi che il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury ha definito ai nostri microfoni “di una repressione devastante e soffocante”. Sin dal primo momento della crisi in Afghanistan l’organizzazione ha tenuto accesi i riflettori rispetto a discriminazioni, abusi e crimini compiuti dal regime ai danni di milioni di persone. Da ultimo il rapporto “Morte al rallentatore: le donne e le bambine sotto il regime dei talebani” nel quale Amnesty denuncia la violazione dei diritti di genere. L’attenzione va anche agli atti di repressione del dissenso compiuti dagli oppressori attraverso arresti, imprigionamenti, torture e sparizioni forzate di donne che prendono parte alle proteste.

 

Un morto al giorno nel 2022: in Italia la strage dei senza dimora


 

La voce di una donna vittima di tratta. Secondo i dati di Save the cildren 1 vittima su 4 in Ue è minorenne. In Italia, quasi 2 mila casi nel 2021.

Oggi parliamo degli invisibili, i senza fissa dimora che vivono in strada di cui si parla soprattutto quando ci sono temperature gelide in inverno.  Dal 1 gennaio sono morte 205 persone (55 italiani) che vivono da clochard e il confronto tra le stagioni mostra che 61 sono stati i decessi a maggio/giugno contro i 57 di gennaio/febbraio.

Per queste persone la morte racconta uno stato di disperazione e solitudine. Si muore in strada (46), nei boschi, campi, pinete, fiumi e mare (39), in automobile (7), in carcere (6) ma anche nei sottoscala, parcheggi, cavalcavia, stazioni, baracche, casolari e case abbandonate.

Le cause di morte parlano chiaro: 73 malore 20 investite da auto o treno 19 vittime di violenza 16 overdose 14 annegamento 14 ipotermia 12 suicidi. L’ età media è di 47 anni

Questi sono i numeri della Federazione italiana organismi per i senza dimora. Ascoltiamo Michele Ferraris della Federazione

Nel 2021 aumentati morti e infortuni sul lavoro: la strage silenziosa


 

Il canto dei nativi canadesi mentre Papa Francesco riceve il copricapo indiano per chiedere perdono a nome della Chiesa verso le popolazioni indigene.

Oggi parliamo di infortuni e morti sul lavoro. Diamo un’occhiata ai dati Inail presentati a Montecitorio il 25 luglio. Gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2021 sono stati 564.089, in calo dell’1,4% rispetto ai 572.191 del 2020. Ma è una diminuzione dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19.

Le denunce di infortuni “tradizionali”, invece, sono aumentate di circa il 20%. Le denunce di morte sul lavoro sono state 1.361, con un decremento del 19,2% sempre legato al Covid-19 mentre i casi mortali se si può dire “tradizionali”, al contrario, sono aumentati di quasi il 10%. Secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli in questo conteggio non ci sono tante morti sul lavoro e molte altre non verranno riconosciute per svariati motivi.

“Milioni di lavoratori – scrive Soricelli – non sono assicurati a INAIL, ma molti muoiono in nero o già pensionati, come la maggioranza degli agricoltori anziani schiacciati dal trattore o da minorenni che ovviamente non dispongono di nessuna assicurazione”. Secondo Soricelli quest’anno sarà un anno tragico dove si rischia di arrivare a 1600 vittime. Ascoltiamo ora il vicepresidente dell’Associazione nazionali mutilati e invalidi sul lavoro Emidio Deandri.

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Centro Italia: 2 docufilm raccontano la comunità educante nelle zone del Sisma


 

Oggi parliamo del Centro Italia, quello funestato dai terremoti e che prova a ripartire. E ne parliamo con la forza del cinema. Un grande cantiere educativo sull’Appennino italiano, una comunità educante che si muove lungo i borghi di quattro Regioni italiane che negli anni scorsi sono state flagellate da veri e propri sciami sismici, terremoti che si sono susseguiti e ripetuti portando distruzione e morte e, a lungo termine, spopolamento ed impoverimento educativo e culturale.

È su questo terreno che ha deciso di muoversi l’Impresa Sociale “Con i bambini” promuovendo progetti con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e di dare la possibilità ai bambini ed ai ragazzi di vivere un’importante esperienza formativa. Le iniziative sono state raccontate da due documentari, presentati questa mattina in anteprima nel corso della 52esima edizione di Giffoni Film Festival.

Si tratta di TERRE MUTATE di Alessandro Marinelli e di KINTSUGI di Lorenzo Scaraggi, entrambi prodotti da “Con i bambini” in collaborazione con IF Imparare Fare. Presente alle proiezioni, oltre ai due registi, il presidente di “Con i bambini”, Marco Rossi Doria. Ascoltiamo il trailer di Terre Mutate.

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Non solo il salario: il lavoro per le nuove generazioni di cooperatori sociali


 

Queste sono le voci dei soccorritori della SeaWatch che nel weekend hanno recuperato naufraghi nel Mediterraneo: gli sbarchi tornano a far notizia mentre è già partita la campagna elettorale.

Oggi parliamo di lavoro nella cooperazione sociale. In un momento di profondi cambiamenti all’interno dell’attuale mondo del lavoro e di trasformazioni, AICCON Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit ha voluto indagare il rapporto tra i giovani cooperatori sociali under 35 e il tema del lavoro.

La ricerca ha approfondito in particolare tre dimensioni: a) il compenso economico unitamente al legame tra senso e motivazione del proprio ruolo; b) la funzione strategica della formazione; c) le prospettive inerenti il desiderio di carriera. Dallo Short Paper di AICCON “Il lavoro come opera” emerge come le nuove generazioni vedano il lavoro in quanto somma fra compenso e senso, due fattori rilevanti che si rafforzano vicendevolmente evidenziando l’unitarietà delle due dimensioni.

Tra gli aspetti più significativi della survey, si evidenzia che i giovani cooperatori mettono al primo posto un ambiente di lavoro sano e positivo che valorizza le relazioni tra colleghe e colleghi, seguito dalla possibilità di un’adeguata conciliazione dei tempi di vita/lavoro e dall’offerta di un compenso economico adeguato.

I dati raccolti evidenziano poi le forti motivazioni intrinseche che spingono i giovani a scegliere la cooperazione sociale come ambiente di lavoro, quali l’aspirazione al cambiamento e il forte desiderio di essere protagonisti della trasformazione sociale. Ascoltiamo Paolo Venturi di Aiccon.

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Napoli, ancora terrore e sangue innocente nelle faide di camorra


 

La voce del presidente Mattarella che annuncia ufficialmente lo scioglimento delle camere: si voterà il 25 settembre per un’estate italiana da campagna elettorale.

Oggi torniamo a Napoli per parlare ancora di camorra, faide e sangue. Nella periferia ovest della città dopo il barbaro omicidio di Andrea Covelli a Pianura, nonostante gli arresti contro i clan in guerra, una bomba carta contro un commerciante della zona. L’associazione antiracket dedicata alla memoria delle vittime innocenti Gigi e Paolo ha incontrato il prefetto chiedendo una presenza sul territorio.

Nell’estremo opposto, la periferia orientale, nel quartiere Ponticelli un operaio incensurato di 56 anni Antimo Imperatore è caduto sotto il piombo di un agguato destinato a un esponente del clan: ha solo la colpa di essersi trovato a fare dei lavori di manutenzione a casa di questo affiliato a uno dei gruppi criminali in lotta. Ieri Libera ha promosso una manifestazione per “non restare in silenzio” ed essere “complici”. Ascoltiamo il coordinatore regionale Mariano Di Palma.

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