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Il lavoro rende poveri: il crac dei salari negli ultimi 30 anni in Italia

di Redazione GRS


 

 

Le voci dei calciatori della squadra tedesca dell’Holzheimer che hanno diffuso sui social il loro supporto alle donne in Iran.

Oggi parliamo di povertà determinata dal lavoro. Sembra un ossimoro ma è la realtà che viene illustrata dal report “I lavoratori e le lavoratrici a rischio di bassi salari in Italia” del Forum Disuguaglianze e Diversità.  L’Italia, infatti, è l’unico dei paesi OCSE in cui c’è stata
una riduzione del salario medio tra il 1990 e il 2020 (circa 3 punti percentuali) e nello stesso periodo sono aumentate anche le disuguaglianze salariali.

L’incidenza dei bassi salari è maggiore tra le donne, i giovani nella fascia 16-34 anni e i residenti al Sud e tra quanti hanno un contratto di lavoro part-time. Sono dati di una fotografia che lascia sul campo il dibattito sul reddito di cittadinanza e quelli in età occupabile per un lavoro o una professione che rischia di non migliorare mai le proprie condizioni materiali. Ascoltiamo ora Michele Bavaro, curatore del report.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Il tempo della verità su Ischia e sull’Italia che frana

di Redazione GRS


 

 

La voce della coordinatrice medica di Medici senza frontiere che racconta la situazione drammatica ad Haiti con l’epidemia di colera.

Oggi torniamo a Ischia. Mentre continua la conta delle vittime e dei feriti con la ricerca dei dispersi è tempo anche delle accuse. Accertare se le abitazioni travolte dall’alluvione e presenti in quell’area erano abusive e se pendeva un provvedimento di demolizione: sono le prime domande alle quali la Procura di Napoli vuole dare una risposta attraverso le indagini scattate subito dopo la tragedia di Casamicciola.

Poi l’ex sindaco del comune ischitano, Giuseppe Conte, ha denunciato che “L’ultima sua segnalazione alle autorità competenti sui gravi rischi per la popolazione di Casamicciola dovuti al dissesto idrogeologico li avevo segnalati il 22 novembre scorso: avevo scritto al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania. Nessuno mi ha risposto”, dice Conte.

E già ieri con i dati di Legambiente qui abbiamo riflettuto sull’emergenza dovuta alla cementificazione e al consumo di suolo. Ascoltiamo la presidente di Legambiente Campania Maria Teresa Imparato.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

La strage di Ischia e lo stato di emergenza continuo di un territorio fragile

di Redazione GRS


 

Le voci dei soccorritori a Ischia mentre riescono a raggiungere un uomo rimasto nel fango di un garage.

Oggi parliamo della frana che ha colpito Ischia e nello specifico il comune di Casamicciola. Tra i morti ci sono un neonato di 21 giorni e la sorella di 7 anni e si cercano ancor i dispersi per quella che è l’ennesima strage dovuta a eventi climatici che sbattono sulla mancata prevenzione e messa in sicurezze di territori fragili e sottoposti a continua cementificazione. Intanto ieri il governo ha stanziato 2 milioni dichiarando lo stato di emergenza.

In Campania da inizio anno registrati 18 eventi climatici estremi, 6 solo nel mese di novembre. Salgono a 100 quelli monitorati dal 2010 fino a metà novembre 2022. 27mila le richieste di condono presentate dagli isolani con i tre condoni nazionali. 600 le case abusive colpite da ordinanza definitiva di abbattimento.

Sono i numeri diffusi da Legambiente che afferma: “al Governo Meloni chiediamo tre azioni concrete: il piano nazionale di adattamento al clima in bozza dal 2018, la legge contro il consumo di suolo in stallo da due legislature e l’istituzione di una cabina di regia nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Ora ascoltiamo le parole del capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio ai giornalisti e quelle di alcuni abitanti di Ischia raccolta dall’agenzia Vista.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Libere, in campo contro la violenza di genere

di Redazione GRS


 

Un gesto brutale che lascia lividi sulla pelle e squarcia ogni sicurezza. Non solo.
Un senso di privazione della libertà, di sottomissione a una volontà che non è la tua.
Anche questo significa abusare, in modo più sottile, psicologico. L’umiliazione della donna in quanto essere umano. Per combattere questo male storico, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito nel 1999 la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A distanza di oltre vent’anni, la strada verso i diritti e la parità è tutt’altro che in discesa. Vale per l’Italia come per il resto del mondo.