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Alla ricerca di un futuro migliore

di Fabio Piccolino


 

Nei giorni scorsi un’imbarcazione con a bordo 500 persone provenienti da Siria, Egitto, Bangladesh e Pakistan, in fuga dalla Libia, si è messa in contatto con la rete Alarm Phone per il salvataggio in mare. Nonostante i contatti con le autorità responsabili della zona di ricerca e soccorso, Malta ha deciso di non soccorrere queste persone, ma di trasferirle in un carcere di Bengasi, in Libia, in quello che Alarm Phone, Sea-Watch, Mediterranea ed Emergency hanno definito un “criminale respingimento collettivo”. Continua a leggere