Podcast
Ad Alta Velocità del 07/06/2023 | Dispersione scolastica
7 Giugno 2023Neet e dispersione scolastica: un progetto per rafforzare l’orientamento e la scelta
7 Giugno 2023
Questa è la voce degli ambientalisti che ieri hanno protestato contro il ministro Salvini per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 giugno 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi parliamo di dispersione scolastica. Con un media nazionale del 12,7%, l’Italia è il terzo Paese in Europa per abbandoni scolastici, preceduta solamente da Romania (15,3%) e Spagna (13,3%).
L’abbandono del percorso formativo secondario si collega anche con il fenomeno dei Neet: nel 2022 in Italia il 20,8% dei giovani tra i 15 e i 35 anni si trova in questa condizione (il 10,1% ha tra i 15 e i 19 anni). In questo contesto ActionAid, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado delle città di Palermo, Reggio Calabria e Siracusa, ha attivato il progetto “OP-ed. Orientamento e Partecipazione per l’educazione” finanziato dall’Unione Buddhista Italiana.
L’intervento ha l’obiettivo di rafforzare le competenze e la consapevolezza nella scelta del percorso di studi degli studenti e definire linee di azione da implementare nei singoli contesti coinvolgendo docenti e altri attori del territorio. Ascoltiamo le voci delle studentesse e dell’educatrice a Palermo.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Edizione del 06/06/2023
6 Giugno 2023Ad Alta Velocità del 06/06/2023 | Infanzia in Africa
6 Giugno 2023In Africa il 90% dei bambini con malattia cardiovascolare congenita non ha accesso alle cure
6 Giugno 2023Edizione del 05/06/2023
5 Giugno 2023Ad Alta Velocità del 05/06/2023 | Violenza di genere
5 Giugno 2023Giulia, Pierpaola e le altre donne: vittime di violenza e di un Paese fermo al ‘900
5 Giugno 2023Alla ricerca di un futuro migliore
2 Giugno 2023
Nei giorni scorsi un’imbarcazione con a bordo 500 persone provenienti da Siria, Egitto, Bangladesh e Pakistan, in fuga dalla Libia, si è messa in contatto con la rete Alarm Phone per il salvataggio in mare. Nonostante i contatti con le autorità responsabili della zona di ricerca e soccorso, Malta ha deciso di non soccorrere queste persone, ma di trasferirle in un carcere di Bengasi, in Libia, in quello che Alarm Phone, Sea-Watch, Mediterranea ed Emergency hanno definito un “criminale respingimento collettivo”. Continua a leggere