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L’importanza dell’accesso alla formazione per le persone con malattie rare

di Redazione GRS


 

Questa è la voce di Massimo Troisi con Gianni Minà nel programma Alta Classe: un omaggio al grande maestro del giornalismo italiano scomparso due giorni fa. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 29 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di malattie rare e di formazione. A Roma è pronto un ciclo di formazione in management degli eventi dedicato all’inclusione di persone affette da malattie rare: il progetto fa parte delle iniziative promosse in collaborazione con Vanessa Cerrone events e dall’associazione di promozione sociale Butterfly Aps

Il corso “Inclusione sociale e professionale. diversamente imperfetti” prevede una serie di progetti a scopo inclusivo: agli allievi  il corso propone un career service personalizzato per stage o tirocinio, all’interno delle aziende che hanno aderito all’iniziativa, molto spesso le persone affette da malattie rare hanno più difficoltà di accesso ai corsi di formazione professionale rispetto a coloro che non hanno alcun tipo di disabilità. I motivi sono diversi: costi, modalità di fruizione, tempi, sostenibilità e tanta difficoltà, anche fisica. Ascoltiamo Vanessa Cerrone, presidente dell’associazione Butterfly.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Gli orfani “speciali” di femminicidio: un libro e l’urgenza di una rete di interventi

di Redazione GRS


 

Queste sono le voci della protesta del popolo israeliano che in massa è sceso in piazza contro la riforma della giustizia promossa dal presidente Netanyahu. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di un tema molto importante, delicato e spesso poco raccontato. Tra le conseguenze delle donne vittime di femminicidio ci sono bambini che restano orfani e minori esposti alla violenza di genere. Nel libro “Bambini nella tempesta” della psicoterapeuta Teresa Bruno la trattazione si articola su due fronti: da una parte mette a fuoco l’entità del fenomeno, con dati e valutazioni della Commissione Ministeriale sul Femminicidio, spiega la relazione tra femminicidio e violenza domestica e descrive le caratteristiche genitoriali di omicida e vittima; dall’altra illustra le conseguenze traumatiche sull’orfano nel breve e lungo periodo e il conseguente danno evolutivo.

Presenta quindi linee guida e buone prassi di intervento e supporto per l’accompagnamento dell’orfano nel suo percorso formativo e di inserimento sociale. Ieri alla Buvette di Eva del teatro Mercadante si è tenuto un dibattito intorno a questo libro, ultimo appuntamento del ciclo di incontri Un Caffè con Eva sulla violenza e sulla disuguaglianza di genere. Ascoltiamo l’autrice Teresa Bruno e la referente campana del Cismai – Coordinamento italiano servizio contro il maltrattamento e gli abusi sull’infanzia Marianna Giordano.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Non è l’opinione pubblica a far migrare migliaia di persone ma guerra e povertà

di Redazione GRS


 

Questo è il suono degli scontri in una Francia in fiamme per lo sciopero a oltranza contro la riforma delle pensioni: qui gli ambientalisti hanno battagliato contro la polizia davanti al cantiere di nuovo bacino idrico in difesa dell’acqua pubblica. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi torniamo a parlare di migranti, di naufragi e delle parole del ministro Piantedosi. È scontro tra le Ong e la Guardia Costiera italiana ma soprattutto con il governo. La nave Louise Michel finanziata dall’artista Banksy è in stato di fermo a Lampedusa perché secondo la Guardia costiera contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendosi invece verso altri tre barconi. La risposta di Sos Mediterranee non si fa attendere: “Prima eravamo gli angeli del mare, ora siamo i pirati o i collusi con i trafficanti di esseri umani. E’ molto curioso dire ora che si sovraccaricano le linee telefoniche del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi quando invece nel 2015 queste stesse chiamate venivano apertamente lodate”.

In mezzo ci sono i morti. Recuperato il 91° cadavere della strage di Cutro, 29 sono i migranti morti a largo della Tunisia, 8 nelle acque Sar di Malta. Secondo il ministro Piantedosi “C’è anche il fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno”. Parole che arrivano dopo quelle su Cutro e molto contestate, su cui c’è da riflettere perché solo poco mesi fa una schiacciante maggioranza di destra ha vinto le elezioni e ora governa.

E proprio dopo le parole del ministro dell’Interno è intervenuto Andrea Morniroli, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.

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