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Così in Alto Adige Sud Tirol le coop sociali hanno resistito alla pandemia

di Redazione GRS


 

Le parole di Liliana Segre ieri mentre presiedeva la prima seduta del Senato: il ricordo di un’infanzia segnata dall’antisemitismo e dalle leggi razziali.

Oggi parliamo di economia sociale in questo weekend ricco di eventi che riguardano il terzo settore italiano. E lo facciamo aprendo una finestra sul settore nel profondo nord, quello dove si parla in due lingue: l’Alto Adige Sud Tirol. Qual è la situazione dopo la pandemia e dentro questa nuova crisi?

Il movimento cooperativistico sociale altoatesino ha retto all’urto della pandemia e ora è impegnato a fronteggiare una nuova, impegnativa e preoccupante fase di crisi. Le imprese del settore hanno chiuso lo scorso anno tutto sommato in buona salute. A testimoniarlo sono i dati rilevati dall’Osservatorio del Comitato paritetico delle cooperative sociali.

Dall’analisi economico finanziaria dell’Osservatorio del comitato paritetico delle cooperative sociali emerge che nel corso dell’anno 2021 le cooperative sociali di tipo A sono cresciute in maniera considerevole passando da 101 dell’anno 2018 a 134 del 2021.  Per quanto riguarda le cooperative sociali di tipo B, si evidenzia un numero più simile a quello del 2018.

Ascoltiamo ora il presidente del Comitato paritetico delle cooperative sociali Alex Baldo.

La trappola dell’azzardo: il gioco patologico un’opportunità per i clan

di Redazione GRS


 

Il suono sinistro del terremoto. Ieri la sentenza sul crollo di uno stabile durante il sisma del 2009 a L’Aquila dove morirono 24 delle 309 persone: secondo i giudici è anche colpa delle vittime che non uscirono di casa dopo le prime due scosse della sera prima.

Oggi parliamo del gioco d’azzardo e dei rischi connessi alla dipendenza da gioco. Aumentare la consapevolezza dei pericoli che ruotano intorno al mondo del gioco d’azzardo cercando di coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di persone, con una particolare attenzione al mondo giovanile, al mondo bancario e a quello degli amministratori locali. È questo l’obiettivo principale del progetto “La trappola dell’azzardo” di Avviso Pubblico e Banca Bper presentato a Roma l’11 ottobre.

“La criminalità organizzata moderna ha adottato da tempo il modello di crime as a service. Dove c’è necessità si presentano con una loro offerta: un’offerta economica, un’offerta di servizi, un’offerta di disponibilità di violenza, quindi una riserva di violenza o una riserva di ricchezza – ha dichiarato il Procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia Giovanni Russo –. In questo caso la dipendenza da gioco d’azzardo patologico acuita, come risulta anche dalla vostra sistematica raccolta dati inseriti all’interno dell’analisi contestuale di questo progetto, dalla pandemia che abbiamo tutti subito, ha aperto un terreno ancora più fertile dove andare a ficcare i loro interessi. La criminalità organizzata, oggi più che mai, è alla ricerca di opportunità di business, e il gioco d’azzardo è una formidabile opportunità: per un controllo del territorio, per entrare in contatto con soggetti che dovranno essere usurati, per un riciclaggio sempre più difficile da disvelare”.

Ora ascoltiamo il presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà.

Quel movimento per la pace che non ha mai smesso di mobilitarsi

di Redazione GRS


 

La disperazione nelle strade di Kiev durante il lancio di missili e bombe: persone che corrono al riparo in metropolitana sperando di sfuggire all’attacco.

Oggi parliamo di pace in tempi di guerra durissimi dove parlano le armi e le bombe. E parliamo del movimento pacifista nel nostro Paese, dopo le elezioni i partiti riscoprono la piazza e lanciano in ordine sparso diversi appuntamenti. C’è poi chi in piazza non ha mai smesso di andarci.

La coalizione Europe for Peace, formata dalle principali reti per la pace in Italia con l’adesione di centinaia di organizzazioni, profondamente preoccupata per l’escalation militare che ha portato il conflitto armato alla soglia critica della guerra atomica, torna  per il weekend dal 21 al 23 ottobre (ad otto mesi dall’invasione russa e alla vigilia della Settimana ONU per il Disarmo) ancora una volta con l’invito – rivolto ad associazioni, sindacati, gruppi che già sono attivi da mesi – ad organizzare iniziative di varia natura per rilanciare l’appello già diffuso a luglio con la richiesta di cessate il fuoco immediato affinché si giunga ad una Conferenza internazionale di Pace. Ascoltiamo Francesco Vignarca della Rete Pace e Disarmo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

A Napoli la “normalità” di grandi eventi e di cultura nelle periferie

di Redazione GRS


 

Il suono delle bombe cadute su Kiev ieri in risposta a quelle sul ponte in Crimea: il conflitto continua, le armi sono le uniche protagoniste.

Oggi parliamo di periferie e nello specifico quelle di Napoli. Sono spesso raccontate per casi di cronaca nera o giudiziaria ma molto più spesso esprimono capacità progettuali di rigenerazione e aggregazione. A Scampia lo scorso weekend si è rotto un tabù: un evento musicale nazionale molto atteso e promosso da Redbull che sul palco ha portato i principali rapper italiani da Marracash a Fabri Fibra. Sono arrivati decine di migliaia di giovani, tutto si è svolto in modo ordinato e il quartiere con le sue associazioni dell’area nord.

Dall’altra parte, invece, a Ponticelli ieri è arrivata la Carovana pedagogica di Arci, si svolgerà fino al 15 ottobre ed è anche l’occasione per l’apertura di un nuovo punto lettura con Arci Movie che nel quartiere è una realtà radicata da molti anni. Ascoltiamo il presidente Roberto D’Avascio.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale