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Covid, il dramma di Shanghai. Umbria: un progetto di rigenerazione urbana e rurale
20 Aprile 2022
Le grida dalle case dove sono rinchiusi gli abitanti di Shangai in lockdown contro la variante Omicron, stremati dalla chiusura forzata ci ricordano che il Covid esiste ancora.
Oggi parliamo di aree interne e più precisamente andiamo in Umbria. “Rigenerare le città attraverso il partenariato pubblico – privato”. Questo è l’ambizioso progetto presentato durante l’incontro “Rigenerazione Urbana e Rurale”, promosso da Legacoop Umbria.
Partendo da esperienze consolidate in altre regioni come quella dello spazio eventi di Dumbo Bologna e le Manifatture Tabacchi di Firenze, senza tralasciare alcune realtà umbre come “La Casa Bianca di Spoleto” o il progetto “Oasi aree Urbane”, si è ragionato sul come affrontare in Umbria questa tipologia di coprogettazione che porti uno sviluppo sostenibile nelle nostre comunità locali. Ascoltiamo la presidente della cooperativa sociale Il Cerchio Serenella Banconi.
L’aspetto fondamentale della partnership è il modificarsi del tradizionale rapporto di committenza tra il decisore (pubblico) e l’esecutore (privato) in favore di processi decisionali legati alle reali esigenze dei territori. Questo cambio di visione comporta la ridefinizione dei ruoli valorizzando il ruolo attivo e propositivo del terzo settore. Ascoltiamo l’assessora regionale Paola Agabiti Urbani.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Edizione del 19/04/2022
19 Aprile 2022La via crucis delle morti bianche. La pensione per gli ucraini che hanno lavorato in Italia
19 Aprile 2022
Oggi parliamo di morti bianche con il nostro aggiornamento settimanale con l’Osservatorio indipendente di Bologna. Al 16 aprile 2022 ci sono stati dall’inizio dell’anno 343 lavoratori morti sul lavoro: di questi 178 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. Il venerdì santo è stato un bagno di sangue: la via crucis dei lavoratori deceduti in servizio ha visto sei morti di cui uno di questi aveva solo 16 anni, un altro 23, due sono stranieri.
Ora, sempre in tema lavoro, approfondiamo la questione delle pensioni per gli ucraini che hanno lavorato in Italia e ora sono stati costretti a rientrare a causa della guerra: potranno continuare a godere della pensione come ha stabilito il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che ha accolto una delle proposte Acli, presentate ufficialmente lo scorso 17 marzo alla Camera dei Deputati. Ascoltiamo il vicepresidente nazionale Antonio Russo.
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Guerra e accoglienza: uno sguardo sul presente
15 Aprile 2022
Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, dallo scoppio del conflitto in Ucraina, le persone in fuga dal Paese sono circa 4 milioni: numeri enormi che oltre a dare la stima dell’atrocità della guerra e delle conseguenze dirette sulla vita delle persone, devono per forza di cose misurarsi sulla questione delle misure di accoglienza. Continua a leggere
Edizione del 15/04/2022
15 Aprile 2022Tg nazionali e i temi della Diversity: l’immobilismo oltre il Covid
15 Aprile 2022
Le voci di dottoresse e volontarie Unicef in un ospedale pediatrico realizzato in un rifugio anti bombe in Ucraina.
Oggi parliamo di tv e diversità. Nel 2021 l’emergenza Covid-19 non monopolizza più l’agenda dei principali Tg nazionali, riducendo la sua incidenza sul totale notizie dal 46% del 2020 al 25%. Lo rivela il Diversity Media Report 2022, la ricerca annuale sulla rappresentazione delle diversità nei media italiani di informazione e intrattenimento, condotta da Diversity in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con il Comitato Scientifico di Diversity proveniente dalle maggiori università italiane.
L’analisi è dedicata all’informazione televisiva italiana ed è condotta sulle 42.572 notizie andate in onda nelle edizioni prime time dei 7 principali Tg italiani dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sulla copertura mediatica di 5 diversity: Disabilità, Età e generazioni, Etnie, Genere e identità di genere, Orientamento sessuale e affettivo.
Ne emerge un aumento del 6% dell’attenzione per questi temi e nell’anno scorso segna dunque “una parziale normalizzazione dell’agenda dei Tg nazionali”, dopo un anno segnato dal monopolio dell’emergenza sanitaria.
Più che la quantità delle notizie, commentano gli osservatori, “è la loro tipologia a mostrare un certo immobilismo dell’informazione nella tv italiana: – proseguono – i criteri di notiziabilità che dominano l’informazione sulle diversity continuano ad essere l’agenda politica e le bad news. La “Disabilità” riguarda circa una notizia su cinque riguarda atleti e atlete paralimpiche (21,5%), che hanno appunto ottenuto ampia visibilità in occasione delle Paralimpiadi.
Abbiamo chiesto un commento su questi al professore Andrea Volterrani, Sociologo dei processi culturali e della comunicazione all’Univrsità di Roma Tor Vergata e coordinatore del Master in comunicazione sociale.
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Edizione del 14/04/2022
14 Aprile 2022I bambini uccisi e in fuga nei 50 giorni di guerra in Ucraina
14 Aprile 2022
La voce di Orlando Bloom, ambasciatore Unicef che si è recato al confine tra Moldavia e Ucraina per vedere con i suoi occhi la fuga dei rifugiati.
Dopo sei settimane la guerra continua a essere un incubo per i bambini dell’Ucraina – sia per quelli che sono fuggiti che per quelli che rimangono all’interno del paese. Dopo sei settimane, quasi 3 milioni di bambini in Ucraina hanno bisogno di assistenza umanitaria. Più di 4,5 milioni di persone, oltre il 90% delle quali sono donne e bambini, hanno attraversato i paesi vicini come rifugiati e l’OIM stima che 7,1 milioni di persone siano ora sfollati interni e che più del 50% delle famiglie sfollate abbiano bambini.
A dirlo è il direttore dei programmi di emergenza di Unicef Manuel Fontaine che poi aggiunge: “i bambini vengono uccisi e feriti a causa della violenza che li circonda. Le Nazioni Unite hanno finora verificato la morte di 142 bambini, con quasi 230 feriti. Le cifre reali sono quasi certamente molto più alte, data la portata degli attacchi. Sono stati feriti proprio nei luoghi dove dovrebbero essere più al sicuro – le loro case, i rifugi di emergenza, persino gli ospedali”. Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini
E ancora, sempre sulle conseguenze della guerra sui bambini, ci sono anche quelli con alcune fragilità di salute. Lo scrive Antonella Patete su Redattore Sociale. Prima della guerra un bambino su due negli orfanotrofi ucraini aveva la Fasd – la sindrome feto-alcolica. La testimonianza dalla Polonia della presidente dell’organizzazione ucraina Children of Fas: “Stephany gridava sempre e mi chiedeva in continuazione si ci sarebbero stati ancora bombardamenti”. Questa sindrome da esposizione fetale all’alcol riguarda il 5% dei bambini.
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