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I diversi motivi per “riconoscersi” in una economia sociale

di Redazione GRS


 

Queste sono le parole della mamma di Hasib Omerovic, ragazzo sordomuto di 36 anni di origini rom da 50 giorni in come dopo essere volato da una finestra durante un controllo di polizia nella sua casa a Roma.

Oggi parliamo di non profit e nuove occasioni di sviluppo. Nuovi fondi per le “Imprese dell’economia sociale” sono stati stanziati dal Ministero dello sviluppo economico i programmi di investimento proposti dalle imprese sociali, culturali e creative, e dalle cooperative con qualifica di Onlus.

A partire dalle ore 12 del 13 ottobre, infatti, è possibile presentare le nuove domande per un minimo di 100 mila a un massimo di 10 milioni di euro che, come si legge nella comunicazione ufficiale, determineranno effetti positivi sul territorio: aumento occupazionale di categorie svantaggiate, inclusione di soggetti vulnerabili, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano, dei beni storico-culturali o e altro ancora.

Intanto manca 1 mese alla XXII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’economica civile. Il titolo è riconoscersi e il professore Stefano Zamagni spiega il motivo. Ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

In Italia non esiste alcuna emergenza sbarchi in questo momento

di Redazione GRS


 

Questo è il rumore delle fiamme dopo i missili che hanno provocato un blackout a Kharkhiv e nella parte orientale dell’Ucraina: il conflitto non si ferma, non si è mai fermato.

Dalle nostre parti porta molto bene individuare i migranti come il nemico in una campagna elettorale. In queste settimane sono tornati i tormentoni: invasione, stop agli sbarchi e porti chiusi. Ma davvero è in corso un’emergenza sbarchi nel nostro Paese? No, non esiste alcune emergenza. Lo sottolinea Openpolis in un approfondimento pubblicato venerdì scorso.

“Certo i problemi continuano a esistere, uno tra tanti ad esempio il perenne sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa. Da un certo punto di vista dunque il fatto che l’immigrazione sia a tutti gli effetti un fenomeno ordinario rende queste criticità ancora più gravi. Allo stesso tempo però descrivere l’Italia come un paese che sta affrontando un’emergenza migratoria non è né utile né realistico” si legge nella nota. Sono 98.740 gli ospiti di centri di accoglienza al 31 agosto 2022, a fine 2017 erano 183.681: praticamente la metà.

Per avere un ulteriore comprensione di questo fenomeno ascoltiamo la giornalista dell’agenzia stampa Redattore Sociale Eleonora Camilli.

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Elezioni: quelle quattro cose da fare per l’infanzia e l’adolescenza

di Redazione GRS


 

La voce di una giovanissima Regina Elisabetta nel giorno del suo insediamento nel 1947: se ne va una testimone che lega il secolo breve con la nuova era degli anni 2000.

Continuiamo la carrellata dei temi che trovano poco spazio o sono completamente fuori in questa campagna elettorale. l’UNICEF Italia lancia “LE COSE DA FARE: AGENDA 2022 – 2027 PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”, un documento di proposte che verrà sottoposto a tutti i partiti candidati per mettere al centro della prossima Legislatura i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Partendo dalle proprie priorità globali di advocacy, l’UNICEF ha individuato una serie di proposte nei seguenti quattro ambiti: non discriminazione; salute mentale e benessere psicosociale; educazione di qualità; cambiamento climatico.

Contestualmente, a partire dal 9 settembre l’UNICEF rivolgerà ai giovani un sondaggio attraverso la piattaforma digitale indipendente U-Report Italia, al fine di esplorare i temi che proprio i giovani in Italia vorrebbero venissero trattati come priorità nel corso della prossima Legislatura. Ideata e realizzata con il sostegno dell’UNICEF, la piattaforma è rivolta ai giovani dai 14 ai 30 anni per favorire la loro partecipazione e l’espressione delle loro opinioni.   Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.

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