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Il rito collettivo e la festa con lo smartphone tra le mani
7 Luglio 2021
Al momento del rigore di Jorginho c’erano più cellulari puntati che occhi. Sugli spalti o nelle piazze italiane con i maxischermi il rito collettivo del calcio si trasforma nel racconto stesso dell’attimo, da trasferire poi sui social. La vittoria ai rigori della nazionale italiana ha fatto esplodere di gioia un Paese impaziente a potersi scatenare in una grande festa dopo un anno e mezzo quasi di pandemia.
Da Milano a Napoli passando per Roma caroselli di auto, fuochi d’artificio e cori di migliaia di persone che hanno invaso le strade dei centri storici per tutta la notte. Sui social invece scatta la corsa al video, al meme più ironico. Dal telecronista arabo che grida “bella ciau” al sottofondo con la musica del film Titanic nell’ultimo rigore vincente. Nei circa 300mila tweet con hashtag #italiaspagna lo sfottò e l’ironia conquistano il campo immortalando le scene più divertenti come quella di Bonucci scambiato per un tifoso da uno steward di bordo campo a Verratti che si ritrova accanto uno sconosciuto durante l’esultanza.
E ora appuntamento a domenica per la finale di questi Europei 2020 giocati nel 2021: che siano spalti, tv o maxischermi saranno smartphone e tablet a raccontare questo rito collettivo per un Paese che ha solo voglia di una grande festa liberatoria.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Edizione del 06/07/2021
6 Luglio 2021Raffaella Carrà e quell’ “Amore” per i “suoi” 150mila bambini
6 Luglio 2021
Il sorriso, i passi di danza, la travolgente spontaneità che prendeva possesso della scena televisiva, le canzoni capaci di far ballare intere generazioni e ancora tantissime altre doti che tutti stanno celebrando.
Ma Raffaella Carrà «donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli — diceva sempre lei — ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore».
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Edizione del 05/07/2021
5 Luglio 2021Blocco alla nave Msf mentre nel Mediterraneo continuano a morire
5 Luglio 2021
Mentre le navi umanitarie vengono bloccate, centinaia di vite si perdono nel Mediterraneo centrale. È il monito di Medici Senza Frontiere (MSF) dopo il fermo della Geo Barents, l’ultima nave umanitaria bloccata in un porto italiano proprio mentre in mare si consumava l’ennesimo naufragio, il secondo in pochi giorni. MSF chiede alle autorità italiane il tempestivo rilascio della Geo Barents perché possa tornare al più presto a salvare vite in mare.
Alla fine di un’ispezione durata 14 ore, il 2 luglio nel porto di Augusta, la nave di ricerca e soccorso di MSF è stata sottoposta a fermo amministrativo a seguito dell’individuazione di 22 non-conformità, 10 delle quali sarebbero alla base del provvedimento.
Un’estate diversa con i campi di volontariato
2 Luglio 2021Bentrovati all’ascolto del Grsweek da Clara Capponi
Con l’avvicinarsi dell’estate si moltiplicano le proposte per una vacanza alternativa all’insegna della solidarietà; si tratta dei “campi di volontariato”, progetti a breve, o lungo termine, in Italia e all’estero, destinati non solo ai giovani ma anche per adulti e famiglie. Continua a leggere
Edizione del 02/07/2021
2 Luglio 2021La povera Chiara e i demoni inascoltati della generazione Covid
2 Luglio 2021
Senza scrupoli, senza freni inibitori e privo di ravvedimento. Così il Gip Luigi Martello descrive il sedicenne indagato dopo aver confessato l’uccisione coetanea Chiara Gualzetti motivando l’applicazione della custodia in carcere per il rischio di reiterazione del reato.
Emergono tre incontri con uno psicologo fatti e una visita con un neuropsichiatra rimasta solo fissata in calendario, quando ormai sarà troppo tardi per evitare l’omicidio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nell’ultimo periodo aveva manifestato segnali di disagio che avevano portato la famiglia a farlo seguire da uno psicologo, il quale a propria volta, dopo averlo incontrato, aveva suggerito di rivolgersi a uno specialista. Il ragazzo, tra le altre cose, utilizzava spessissimo delle lenti a contatto rosse, come a voler immedesimarsi in un personaggio di una serie Tv, Lucifer.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
No alla tortura in carcere. Intervista a Riccardo Noury di Amnesty Italia
1 Luglio 2021
I gravissimi fatti del carcere di Santa Maria Capua vetere (CE) che mostrano gli abusi degli agenti di polizia penitenziaria contro i detenuti richiamano al reato di tortura, introdotto nel nostro ordinamento nel 2017.
Ne parliamo con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia