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Cop26: bambini esposti alla catastrofe e le accuse di catastrofismo
3 Novembre 2021
Prosegue la Cop26 a Glasgow e il clime tiene banco sui media insieme all’emergenza Covid. In Italia oggi ci sono alcune regioni in piena allerta arancione per il maltempo. Nel dibattito interviene l’Unicef che fornisce alcuni dati in una nuova analisi – intitolata “Making Climate and Environment Policies for & with Children and Young People”-che rivela che due terzi dei piani climatici dei paesi non affrontano i bisogni e le priorità dei bambini.
Ad agosto, l’UNICEF ha pubblicato l’Indice di Rischio Climatico per i Bambini che ha rivelato che il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo – praticamente tutti – sono esposti ad almeno una minaccia ambientale, tra cui ondate di calore, cicloni, inondazioni, siccità, malattie trasmesse da vettori, inquinamento atmosferico e avvelenamento da piombo.
C’è chi però vede in Greta e nel movimento, insieme a una parte della comunità scientifica e a qualche giornale, dei catastrofisti.
Edizione del 02/11/2021
2 Novembre 2021La generazione “James Bond” vuole disinnescare la bomba (climatica)
2 Novembre 2021
Nonostante gli impegni al G20 e le parole di consapevolezza dei leader come Mario Draghi sui danni imminenti del cambiamento climatico, non pare per nulla convinta la diciottenne svedese Greta Thunberg, leader dell’ambientalismo e della Cop alternativa: «Là dentro fingono di prendere sul serio il nostro futuro. Là non c’è la vera leadership, siamo noi i leader». L’appello sul sito della ong Avaaz, intitolato «Tradimento», ha già raggiunto un milione e mezzo di firme.
In un’intervista a La Stampa lo scrittore americano Nathan Englander dice che “Si stanno fondendo crisi pandemica e crisi climatica”
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Edizione dell’01/11/2021
1 Novembre 2021Il selfie sulla tomba del padre per un pugno di like
1 Novembre 2021
I social e la rappresentazione della vita in tempo reale, un caso arriva dalla Florida. Una nota influencer di fitness celebre su TikTok, Jayne Rivera, è finita al centro della bufera dopo essersi scattata una foto davanti alla bara del padre, appena deceduto. Ma il selfie non è andato giù ai suoi fan, che, nel giro di pochi minuti, l’hanno ricoperta di insulti, chiamandola “vile” e “malata”.
Il funerale è andato in scena lunedì 25 ottobre. Presenti alla cerimonia, amici, familiari e anche qualche figura istituzionale, dato che l’uomo era un veterano di guerra. Tutti i presenti, però, sono rimasti increduli alla vista della figlia – abbigliata in modo succinto – che si scattava foto con il padre nella bara, esibendosi tra l’altro in pose provocanti.
A parlarne è anche Luciano Fontana sul Corriere della sera rispondendo a una lettera di un lettore.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Il terzo settore alla sfida della transizione digitale
30 Ottobre 2021
Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Anna Monterubbianesi.
Terzo settore, comunicazione sociale e digitalizzazione: si è chiuso il terzo ed ultimo webinar per festeggiare i dieci anni del Giornale Radio Sociale.
Edizione del 29/10/2021
29 Ottobre 2021Vaccini: i paesi G20 hanno dosi 3 volte superiori al resto del mondo
29 Ottobre 2021
Sospendere il monopolio sui brevetti dei vaccini detenuti dalle aziende farmaceutiche, promuovere la condivisione delle tecnologie rafforzando così la capacità produttiva degli stati a basso reddito. Sono queste le richieste che la società civile globale, rappresentata in Italia da Oxfam, Emergency e Amnesty International a nome dell’Alleanza per un vaccino popolare, rivolgono al vertice del G20 in programma da domani a Roma.
A scriverlo sul Corriere della sera è Riccardo Noury, presidente di Amnesty international Italia.
Secondo una nuova analisi dell’UNICEF, i paesi del G20 hanno ricevuto un numero di dosi pro capite di vaccino contro il COVID-19 15 volte maggiore rispetto ai paesi dell’Africa subsahariana. A domani a Roma contro il G20 saranno in piazza i no vax che non vogliono i vaccini.
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La fine del Ddl Zan – Intervista a Gabriele Piazzoni di Arcigay
28 Ottobre 2021
Con l’approvazione della richiesta di «non passaggio all’esame degli articoli», il disegno di legge Zan sull’omotransfobia è stato definitivamente bocciato.
Ne parliamo con il Segretario generale di Arcigay Gabriele Piazzoni.




