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Ad alta velocità: i giovani europei non vogliono più il treno del capitalismo – 20/11/2019
20 Novembre 2019
La pioggia dà una tregua tra i binari e le stazioni. Tute e zainetti si incrociano con facce assonnate e corse frenetiche per saltare sul primo treno. La generazione del duemila corre, viaggia, emigra intorno al continente. Sono delusi e arrabbiati i giovani europei, lo dice un sondaggio Swg.
Vogliono un cambiamento radicale, soprattutto economico e sono affascinati da un pericolo totalitario. Non si fidano né approvano il modello capitalista. Dal nostro Paese alla Francia, dalla Germania alla Polonia l’Europa scoppia e il consenso verso imprenditori e capitalismo è ai minimi storici.
Serve un nuovo treno, meno veloce, che porti nella stazione giusta: quella di una nuova civiltà più equa e solidale, aperta a un mondo senza muri.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Edizione del 19/11/2019
19 Novembre 2019Ad alta velocità: fermate quel treno della povertà educativa – 19/11/2019
19 Novembre 2019
Oggi si arranca tra nuvoloni e treni persi. Meglio fare con calma, meglio prendere quello successivo. Bisogna sapersi fermare a volte, non correre sempre e aspettare un altro treno.
Nel Paese ad esempio bisogna fermarsi e affrontare un problema che preoccupa l’83% degli italiani: la povertà educativa. Lo dice un’indagine di Demopolis per l’impresa sociale Con i bambini.
In Italia 1 milione e 200 mila minori vivono sotto la soglia di povertà. Secondo gli italiani se nasci povero resti povero, anche se prosegui gli studi.
A 30 anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia il nostro Paese corre veloce su un treno senza freni e lascia sui binari i suoi bambini.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Edizione del 18/11/2019
18 Novembre 2019Ad alta velocità: myday myday, abbiamo bisogno di sommergibili – 18/11/2019
18 Novembre 2019
Pronti partenza via. Un filo di sole si affaccia brevemente tra le nuvole e un acquazzone, dopo una lunga domenica di pioggia. Più che un treno veloce sembra sia necessario un sommergibile nel nostro Paese. Myday may day qui c’è acqua ovunque, non solo a Venezia.
A Matera scene da film sulla profezia Maya 2012 e in Campania le strade diventano fiumi. Myday mayday in Toscana l’Arno mette paura fino a Pisa dove gli studenti tentano di salvare i libri. In Emilia esondano torrenti e affluenti, allagamenti tra Bologna e Modena fino alla Riviera.
Myday Myday navighiamo a vista mentre il Paese va sott’acqua. Non servono treni ma sommergibili e l’unica grande opera è salvare quel che resta di questo Paese.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Comunicazione sociale e cultura: Intervista con il Territorio
16 Novembre 2019Comunicazione sociale e cultura: il progetto “Intervista con il territorio” parte da Matera e sceglie questo filo conduttore proprio nella cittá che nel 2019 ha portato sulle spalle il significato profondo del termine cultura, che con quello comunicazione ha in comune la medesima radice.
Allora: la cultura e il terzo settore ci salveranno? Come sviluppare l’informazione sociale in un momento di crisi politica, economica e di valori come questo? Crisi di lavoro per il mercato editoriale, ma anche crisi di ruolo per la professione giornalistica, crisi dei media tradizionali e della intermediazione come categoria sociale e dei saperi.
Il progetto”Intervista con il territorio” prevede lo svolgimento di sei corsi al sud, dei quali quello di Matera é stato il primo, e due corsi finali a Roma e Milano nella primavera 2020. L’iniziativa é promossa dal Giornale Radio Sociale insieme a Redattore Sociale con la collaborazione del Forum del terzo settore e il sostegno di Fondazione con il Sud. Continua a leggere
Edizione del 15/11/2019
15 Novembre 2019Ad alta velocità: direzione Matera per il Giornale radio sociale
14 Novembre 2019Oggi vorrei poter fare una deviazione al treno. Direzione Sud, destinazione Matera. Però da Napoli in giù non esiste alta velocità e allora bisogna cambiare mezzo. Nella capitale della cultura 2019 la nostra radio comincia un tour in tutto il Mezzogiorno per la formazione ai giornalisti e comunicatori con i crediti professionali.