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All’attacco contro le discriminazioni
12 Aprile 2019Ben trovati all’ascolto del GrsWeek. In studio Elena Fiorani
Riflettori accesi sulle strategie internazionali per affrontare tutti gli aspetti del razzismo e della discriminazione nel calcio: il 2 e 3 aprile a Londra si è tenuta la Equal Game Conference 2019, organizzata dalla UEFA con la Rete Fare-Football against racism in Europe. La conferenza ha riunito 260 delegati delle federazioni affiliate alla UEFA, leghe, club, organizzazioni politiche e governative, organizzazioni non governative (ONG) e associazioni. Traccia per noi un bilancio dell’evento Raffaella Chiodo, della Rete Fare
Alla conferenza era presente anche Alberto Urbinati, presidente dei Liberi Nantes, squadra romana composta da rifugiati e richiedenti asilo, che da oltre dieci anni garantisce a decine di ragazzi di praticare sport nonostante le difficoltà burocratiche e i limiti imposti dalle leggi italiane. Gli abbiamo chiesto un parere sugli incontri di Londra.
Una proposta concreta per favorire l’integrazione e combattere le discriminazioni è quella lanciata nei giorni scorsi da Liberi Nantes, Uisp e Unhcr, per il domicilio sportivo. L’obiettivo è semplificare l’accesso allo sport di rifugiati e richiedenti asilo. Di cosa si tratta?
Edizione del 12/04/2019
12 Aprile 2019Edizione del 11/04/2019
11 Aprile 2019Edizione del 10/04/2019
10 Aprile 2019Edizione del 09/04/2019
9 Aprile 2019Edizione del 08/04/2019
8 Aprile 2019Elezioni europee e volontariato: un futuro possibile
5 Aprile 2019Bentrovati all’ascolto del GRSWEEK da Fabio Piccolino.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, in programma dal 23 al 26 maggio prossimi, si svolgono quest’anno in un clima particolare per la coesione dell’Unione: la costante avanzata in molti paesi di partiti e movimenti “euroscettici” e la difficile transizione del Regno Unito verso la Brexit, stanno mettendo in crisi un modello che ha bisogno di nuove spinte per svilupparsi nella direzione dell’unità.
Il volontariato in questo senso, può diventare un importante elemento di continuità.
Ascoltiamo la scheda di Elena Fiorani
Sono oltre 80 milioni le persone che nel Vecchio Continente dedicano il proprio tempo al prossimo: il terzo settore in Europa fornisce servizi collettivi e individuali relativi alla salute, la sicurezza, la cultura e le attività ricreative. Con le dovute differenze tra i singoli paesi e le diverse concezioni culturali e sociali, le organizzazioni di volontariato sono quasi 3 milioni e oltre 200 mila i soci di cooperative: un motore che ha fatto nascere 13 milioni di posti di lavoro retribuiti, e che svolge importanti funzioni sociali, dall’assistenza sanitaria all’ istruzione, dalla protezione ambientale ai soccorsi in caso di calamità.
Numeri che fanno del non-profit la terza forza-lavoro in Europa ma che, come sottolineato dalla recente ricerca “The size and composition of the European Third Sector”, «manca di riconoscimento come forza economica e sociale e interlocutore nel processo decisionale».
La costruzione di un ‘Europa più inclusiva, equa e sostenibile è l’obiettivo che il non-profit italiano vuole contribuire a creare anche nei prossimi anni. Ascoltiamo Maurizio Mumolo, direttore del Forum Nazionale del Terzo Settore
[sonoro]
Il Cev, Centro europeo del volontariato, sta lanciando in questi giorni la campagna “Vote Volunteering Vision”, chiedendo ai candidati un impegno nel portare avanti, una volta eletti, politiche a sostegno delle associazioni e chi si impegna per gli altri.
Ai nostri microfoni Nicolò Triacca, Responsabile Area Europa di CsvNet.
[sonoro]
Per stimolare la partecipazione alle consultazioni, il Parlamento europeo ha promosso la piattaforma “Stavolta voto”: una comunità di sostenitori che incoraggia una maggiore affluenza degli elettori, con l’obiettivo di prendere parte ai processi decisionali futuri e che si basa su singoli volontari e associazioni che aderiscono e volontariamente promuovono i valori di partecipazione democratica.
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