Fine vita, per l’associazione Coscioni quella scritta dalla Corte costituzionale è una sentenza storica. Il servizio è di Ciro Oliviero.
La Corte costituzionale ha scritto una pagina storica sul caso di una 55enne affetta da sclerosi multipla, completamente paralizzata e impossibilitata ad assumere autonomamente il farmaco per il suicidio medicalmente assistito. Il Tribunale di Firenze ha sollevato una questione di legittimità sull’articolo 579 del codice penale, che punisce l’omicidio del consenziente senza eccezioni. Intanto, sul tema fine vita l’Associazione Luca Coscioni ha già raccolto oltre 60mila firme per la proposta di legge popolare sull’eutanasia legale, alternativa a quella del Governo.
Auser accanto agli anziani: gite, spesa e compagnia anche d’estate
Nelle settimane più calde dell’anno, così come nei giorni di clima più mite, Auser è vicina agli anziani per trascorrere insieme l’estate. Continua su tutto il territorio nazionale la campagna estiva rivolta agli anziani, per aiutarli a vivere questa stagione dell’anno: passeggiate, compagnia telefonica, consegna a casa di spesa e farmaci, trasporto sociale ma anche incontri culturali, gite e soggiorni estivi.
Bocciatura Decreto Caivano, soddisfatto il CNCA: approccio repressivo non educativo
Il Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti esprime grande soddisfazione per la bocciatura, da parte della Consulta, del cosiddetto “decreto Caivano” in un punto chiave: quello dell’accesso alla messa alla prova, strumento cruciale per la giustizia minorile. Per la Corte Costituzionale l’approccio repressivo è controproducente.
Disabilità, povertà ed esclusione sociale: servizi insufficienti in Italia
Nonostante oltre 620 miliardi di euro l’anno di spesa sociale, l’Italia mostra forti squilibri territoriali e servizi insufficienti per le persone con disabilità. Il rapporto di fondazione per la Sussidiarietà denuncia che oltre un quarto delle famiglie con persone con disabilità è a rischio povertà ed esclusione sociale.
Case protette per madri detenute: bambini lontani dalle celle, la proposta Unicef
Mai più bambini in carcere – È l’appello di Unicef che chiede soluzioni adeguate alla tutela dei diritti dei minori. Il servizio di Federica Bartoloni.
La prima parola che i bambini devono imparare è “mamma, papà”, non certo “apri”. L’UNICEF torna sul tema della tutela dei diritti dei bambini figli di detenute lanciando un appello alla politica: rivedere la possibilità di stanziamento di fondi per la realizzazione delle Case-famiglia protette destinate alle madri detenute ed i loro figli. A Roma e Milano le prime strutture attive grazie all’associazionismo. Si faccia in modo, chiede Unicef, che la loro diffusione rientri nella prossima Legge di Bilancio onde evitare con ogni mezzo che i bambini siano costretti a vivere in carcere o negli Istituti di custodia con le loro mamme perpetrando una grave e decisiva forma di discriminazione.
Venezia, tre furti in pochi giorni all’Emporio della Solidarietà
L’Emporio della Solidarietà di Venezia ha subito tre furti in pochi giorni. I malviventi hanno portato via scorte di cibo, prodotti per l’igiene, detersivi e alcune donazioni che erano state raccolte per sostenere le famiglie più vulnerabili.
Caso Paciolla, archiviata l’indagine: Libera chiede ancora giustizia
Il Tribunale di Roma ha archiviato l’indagine sull’assassinio di Mario Paciolla, il giovane cooperante italiano ucciso in Colombia nel 2020. “Sappiamo bene che Mario non è si è suicidato – commenta Libera Campania – e che ha pagato per le sue battaglie. Continueremo a chiedere verità e giustizia”.
Caritas racconta i corridoi umanitari nel volume “L’altra strada”
L’altra strada – Caritas Italiana ha presentato a Salerno il volume che racconta i corridoi umanitari e i suoi protagonisti. Ascoltiamo Mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI.
Dieci anni con AIBC: accoglienza per mamme e minori abbandonati e in difficoltà
Da un decennio la Cooperativa Sociale AIBC, nata in seno ad Amici dei Bambini, accoglie e si prende cura di mamme, bambini e adolescenti abbandonati e in difficoltà. Per farli sentire “a casa” e riaccompagnarli verso il reinserimento nella società.