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I get you


Una campagna che mappa e racconta l’Europa accogliente. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

I cittadini aprono le loro porte a migranti e rifugiati in cerca di sicurezza, condividendo i pasti, favorendo l’apprendimento delle lingue o semplicemente stando insieme. E’ questo il senso di “I get you”, la campagna lanciata dal Jesuit Refugee Service che fa una mappature dell’Europa che accoglie, identificando le migliori pratiche di integrazione dei migranti in Italia e in Europa. Su un totale di 315 esperienze, solo in Italia se ne contano 62 e coinvolgono soprattutto richiedenti o titolari di protezione internazionale, tra i 19 e i 25 anni. Contrariamente all’idea che i migranti siano percepiti solo come un pericolo e una minaccia per i cittadini, la campagna dimostra che una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione sono possibili, e chiede alla politica e alle istituzioni europee di sostenere, investire e imparare dalle iniziative promosse dalla società civile.

Il futuro è adesso


Dopo il successo di Expo 2015, Cascina Triulza guarda avanti e per il nuovo anno ha in serbo tanti progetti nell’area milanese, in particolare un campus biomedico all’avanguardia. Come racconta ai nostri microfoni il presidente Massimo Minelli. (sonoro)

Rosa più


Cresce nel settore non profit l’impegno femminile. Lo confermano i dati Istat del 2017. Nell’assistenza sociale e nella protezione civile l’80% degli operatori sono donne. Seguono la sanità e l’istruzione e ricerca.

Oltre gli ostacoli


Stanno per cominciare in tutta Italia i corsi del progetto Musei accessibili per le persone sorde promossi dall’Ente Nazionale Sordi. Obiettivo: dare a tutti giovani non udenti l’opportunità di costruirsi percorsi professionali e diventare esperti della materia.

Urgenza e competenza


Sono le linee guida della legge di riforma della protezione civile. I dettagli nel servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi un decreto legislativo di attuazione della legge di riforma del sistema nazionale della protezione civile. L’obiettivo è quello di rafforzarla in tutte le sue funzioni, in particolare le attività operative in emergenza ed il potenziamento della fase di prevenzione e pianificazione, ma anche di riallineare le competenze territoriali, giungendo all’adozione di un vero e proprio codice della protezione civile. Nella stesura di questa legge, secondo l’Anpas, si è fatto tesoro di quelle che, purtroppo, sono state le esperienze di gestione delle emergenze sul territorio, dell’operatività e del’organizzazione sul campo. Bene l’impianto della legge che evidenzia l’importanza delle associazioni nel sistema di protezione civile e sottolinea la necessità delle azioni di resilienza e prevenzione, affidando un ruolo fondamentale ai cittadini.

Una svolta necessaria


Digital Camera

L’anno nuovo si apre con una importante novità: dal 1 gennaio sono messi al bando i sacchetti di plastica leggeri, al loro posto solo shopper biodegradabili e compostabili, ma a pagamento. Bene per Legambiente: “L’innovazione ha un prezzo ed è giusto che si paghi, purché il costo sia equo”.

Si parte


Pubblicato dal Dipartimento per la Gioventù e del Servizio civile un nuovo bando che coinvolge 3.684 volontari, per un ammontare di quasi 20 milioni di euro. Interessate le regioni del Sud Italia. Ora gli enti hanno tempo fino al 5 febbraio per presentare le domande.

“Creiamo un ministero della Pace”


A lanciare la proposta diverse associazioni italiane. Tra le competenze che dovrebbe avere il nuovo dicastero: la promozione di politiche non violente, il disarmo, la riduzione delle spese per armamenti e la Difesa civile non armata.

Un fermo no


È quello di Federconsumatori per l’esclusione del medico dalle ambulanze del 118 come prevedono le pratiche di riorganizzazione dei mezzi. Eliminare la presenza del dottore in favore dell’infermiere, dice l’associazione, significa privare il cittadino della certezza del supporto proprio nel momento dell’emergenza.

“Ora la cittadinanza”


A chiederlo i ragazzi di seconda generazione e le associazioni che si battono per lo ius soli. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Mercoledì a Roma si terrà una fiaccolata promossa da italiani senza cittadinanza e Italia sono anch’io per ribadire, dopo l’approvazione della legge sul biotestamento, che è arrivato il momento di fare un’altra riforma fondamentale per tutta l’Italia: quella della cittadinanza. Lo chiedono i ragazzi di seconda generazione e le associazioni che si battono per i diritti civili che cercano da mesi di salvare la riforma dello ius soli e non far morire il sogno della cittadinanza per quasi un milione di bambini e adolescenti d’Italia. La riforma è un anello mancante fondamentale “per completare una stagione di diritti” come dichiara la portavoce del Movimento italiani senza cittadinanza, Paula Baudet Vivanco. Se secondo alcuni senatori il tempo per chiudere la partita, o almeno per provarci c’è ancora, le speranze restano comunque poche.