In Campania si fa a modo loro. Il Veneto non ci sta, il generale risponde.
Scontri, risse e rabbia: cronaca della generazione Covid
A Milano 300 giovani si sono incontrati per un video del trapprer Neima Ezza, nome d’arte del 19enne Amine Ezzaroui che canta il disagio nelle periferie meneghine, in zona San Siro e all’arrivo dei carabinieri sfociati in un fuggi-fuggi verso piazzale Selinunte poi trasformato in guerriglia con lanci di pietre, bastoni e bottiglie verso le forze dell’ordine.
A Napoli le paranze di giovanissimi hanno dato vita all’ennesime rissa nel quartiere Materdei diventato crocevia di gruppi di minori del centro storico. Pugni e calci fino all’arrivo della polizia e ripresi dai cellulari dei residenti chiusi nelle proprie case per la zona rossa.
A Roma sabato ennesima rissa in viale Washington, la strada che introduce e costeggia Villa Borghese. Un’altra rissa su appuntamento? A quanto pare sì. Le risse su appuntamento sembrano essere diventate la moda dei giovani capitolini costretti a casa dalle restrizioni anti contagio.
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Giuseppe Manzo giornale radio sociale
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Gianni Lanciato, il rider protagonista vittima di una rapina a favore del quale era stata aperta una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, ha donato quattromila euro alla Fondazione Cannavaro Ferrara.
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“Abbiamo di fronte un mondo in preda al caos. Arrivati a questo punto della pandemia, anche i più reticenti tra i leader al potere si troverebbero in difficoltà a negare che i nostri sistemi sociali, politici ed economici sono a pezzi”.
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«Chi e perché ha disposto tali misure? Si volevano scoprire le fonti, violando il segreto professionale?
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Società civile e organizzazioni sociali vogliono sapere se in Myanmar la repressione avviene con proiettili italiani.
Stop alle sale giochi davanti ai luoghi sensibili
Davanti ai luoghi sensibili le sale scommesse non si aprono.




