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Non armi ma legame tra popoli: il Movimento europeo azione non violenta a Kiev


 

Il suono della piazza di Colombo, capitale economica dello Sri Lanka, dove sabato scorso una marea umana ha assaltato il palazzo presidenziale contro la crisi economica e politica del Paese.

Oggi parliamo di guerra in Ucraina e soprattutto di pace. Tornano a farsi sentire i pacifisti del Movimento europeo di azione non violenta che ieri da Kiev si sono collegati con tante piazze italiane da Milano a Napoli passando per Roma. Uno scambio festoso di canti, poesie, pezzi teatrali, per far arrivare forte e chiara la solidarietà degli europei non solo attraverso i governi, con le armi o le sanzioni, ma con un vero legame civile ed umano tra popoli.  Ascoltiamo le voci delle piazze.

Ecco cosa diceva Albert Camus: “Ci sono cause per cui vale la pena morire, ma nessuna per cui vale la pena uccidere”.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Intimidazioni mafiose agli amministratori pubblici: un pericolo per la democrazia


 

la voce del microbiologo Andrea Crisanti che a In onda su La7 con queste parole ha scatenato reazioni sui sociali, soprattutto no vax, in una fase di grandi timori per la nuova ondata Covid. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 8 luglio 2022, giorno 135 della guerra, anno 3° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo

Oggi parliamo ancora di mafie. E nello specifico delle intimidazioni contro gli amministratori pubblici del nostro Paese. Ieri è stato presentato l’XI report annuale di Avviso Pubblico: sono 438 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza (-6% rispetto al 2020) rivolti nel corso dell’anno 2021 contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della Pubblica amministrazione in tutto il Paese.  Si registra un lieve calo anche del numero dei Comuni interessati. Stabile invece il numero di Province coinvolte.

La Campania si conferma – ininterrottamente dal 2017 – la regione in cui sono state registrate il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 72 casi, pur facendo segnare un calo del 15% rispetto al 2020. Seguono Sicilia e Calabria (rispettivamente con 51 e 45 casi). Quarto posto per la prima regione al di fuori del Mezzogiorno: la Lombardia (43).

Due sono le modalità: nel 2021 i social network sono stati il mezzo più utilizzato per intimidire, minacciare e diffamare, seguiti da lettere/volantini/messaggi e da incendi e aggressioni. Gli incendi, invece, sono la prima tipologia di minaccia al Sud e nelle Isole. Ascoltiamo il presidente nazionale di Avviso Pubblico Roberto Montà e il ministro Lamorgese.

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Il motore del cambiamento si accende con le “comunità intraprendenti”


 

Queste sono le grida durante la fuga dall’ennesimo killer solitario che negli Stati Uniti, armato fino ai denti, ha fatto strage durante parata del 4 luglio.

Oggi parliamo di economia circolare e partecipazione dei cittadini. All’Eco Forum di Legambiente sono stati diffusi i dati del sondaggio Ipsos: il 70% degli italiani vuole le fonti rinnovabili e un’economia sostenibile. Chi sono gli attori di questo cambiamento? Possono esserlo i cittadini stessi.

Oggi alle 18 all’Hosteria di Villalba in provincia di Terni ci sarà un dialogo sulle comunità intrapredenti: 𝘾𝙤𝙨𝙖 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙚 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ 𝙄𝙣𝙩𝙧𝙖𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞? 𝙌𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙖𝙩𝙞𝙫𝙚 𝙘𝙞𝙫𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙚𝙙 𝙞𝙢𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖𝙡𝙞 𝙖 𝙘𝙖𝙧𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖𝙧𝙞𝙤? Cittadini che si auto-organizzano per rispondere in modo collettivo ai bisogni delle comunità, creando associazioni, comitati, imprese sociali, cooperative e comunità energetiche.

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Mai più stragi: le voci del Paese antimafia dalla piazza di Milano


 

La musica della piazza di Milano che ieri ha gridato Mai più stragi a difesa del procuratore Gratteri e di tutti quelli che combattono le mafie. Q

Oggi parliamo di mafia e antimafia con uno speciale dedicato alla manifestazione di ieri nel capoluogo lombardo. Un tema ricorrente nella nostra rubrica perché mai deve essere abbassata la guardia. Nel piazzale davanti la stazione centrale il Terzo settore, la società civile, il mondo della cooperazione, del sindacato, dell’economia, ma anche del giornalismo e dello spettacolo.

Per noi ha raccolto alcune voci Maria Pia Tucci. Ascoltiamo in questo primo blocco nell’ordine Vincenzo Linarello di Goel, Marco De Ponte di Action Aid, Andrea Fanzago di Csvnet Milano e Roberta Vincini di Agesci. E ancora ci sono le voci dal territorio con le agende rosse e la Calabria come Progetto Sud che combatte sul campo le organizzazioni mafiose con l’impegno sociale e culturale. Ascoltiamo in ordine Giuseppe Carbone e Roberto Gatto.

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La casa confiscata nella Terra dei fuochi torna ad essere un bene comune


 

La voce del giudice che legge la sentenza con la quale i fratelli Bianchi sono stati condannati all’ergastolo per il pestaggio e l’omicidio del 21 Willy Monteiro Duarte.

Oggi parliamo di beni confiscati e in particolare di un bene che nel 2019 è stato assegnato e restituito ai cittadini di Capodrise. Siamo nella provincia di Caserta, in piena Terra dei fuochi, dove ogni giorno associazioni e comitati sono impegnati nella difesa dell’ambiente e contro ogni illegalità che mette a rischio salute e tessuto sociale di quel territorio.

Ascoltiamo Domenico Giuliano che racconta come è nato questo progetto e le tante iniziative che riescono a coniugare l’impegno sociale, cultura e la lotta per l’ambiente.

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La strage della Marmolada ci dice che per il clima il tempo è scaduto


 

Il suono della valanga di ghiaccio alla Marmolada che ha travolto almeno 30 persone come un’onda anomala capace di spazzare via persone e cose.

Oggi parliamo di clima dopo quello che è accaduto ieri alla Marmolada. Sono 6 i morti, 9 i feriti e 15 dispersi per i quali si teme solo il peggio. Una strage sulla vetta dove ieri facevano 10 gradi e per cui gli esperti hanno una sola risposta: cambiamenti climatici. Secondo il  glaciologo Renato Colucci (Istituto di scienze polari del Cnr) in una nota “per quanto riguarda la dinamica della tragedia occorsa sulla Marmolada, possiamo ricordare che da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l’inverno socrso c’è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali.

“Con il caldo globale i ghiacciai sono sempre più sottili e, quando cadono, vengono giù pezzi come grattacieli”. Reinhold Messner, il primo alpinista ad aver conquistato tutti gli ottomila, commenta così a Repubblica.

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Clima e siccità, “difendere il creato”: le mani nella terra di Slow Food


 

Le parole di Papa Francesco durante l’Angelus in merito alla siccità e ai cambiamenti climatici: richiama alla responsabilità di chi prende decisioni perché l’ambientalismo non è una moda.

Oggi parliamo di cambiamenti climatici e di terra. L’ondata di caldo e l’assenza delle piogge per mesi ha portato la siccità con i tanti rischi sulla salute e sulla produzione agricola da Nord a Sud. Ieri nel Report FragilItalia di Ipsos e Legacoop si rilevano i cambiamenti nei consumi per gli italiani: rispetto ad un anno fa, gli italiani aumentano gli acquisti di prodotti made in Italy e a km. 0, riducono quelli di prodotti di marca ed etnici, adottano comportamenti consapevoli quando vanno a fare le spesa, attribuiscono crescente importanza a salubrità, naturalezza e basso impatto ambientale dei prodotti.

In questo scenario Slow Food Italia ha interrogato i suoi agricoltori e produttori partendo da alcune domande: qual è la nostra percezione del cambiamento climatico? E quella delle nuove generazioni? E qual è il punto di vista di chi, sul campo, ha a che fare ogni giorno con le conseguenze dei cambiamenti climatici? Ascoltiamo Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

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Sud e lavoro sociale: una 3 giorni per sciogliere il groviglio della complessità


 

La voce di Fedez dal palco di LoveMi, il concerto realizzato a Milano per sostenere la Fondazione Tog: è importante sottolineare, tra il troppo parlare di gossip, come questo evento abbia coinvolto migliaia di giovani e giovanissimi, abbia parlato di solidarietà, di cura e di amore.

Oggi parliamo di Sud, complessità e terzo settore. A partire da questa giornata e fino al 2 luglio prossimi si tiene a Napoli E-VENTI DA SUD.  Sui grovigli della complessità, uno spazio aperto a tutti coloro che  coltivano l’idea di costruire percorsi che possano generare lessici e  relazioni in grado di interrogare le sfide in atto localmente e nei  contesti più ampi. Tre giorni per confrontarsi sui temi del Sud e del  Mediterraneo, sulla complessità dei processi in cui siamo immersi,  sulla tensione tra omogeneo e ibrido, tra chiusure e aperture, tra
cambiamento e conservazione, sulla comunicazione e l’informazione.

Si tratta di un appuntamento in continuità con due importanti eventi –  le Assemblee biennali realizzate dal CNCA – Coordinamento nazionale comunità di accoglienza nella città di Spello e il  percorso intrapreso con le realtà meridionali della Federazione – in  cui operatrici e operatori si ritrovano impegnati in momenti di  confronto e riflessione ad ampio respiro. Ascoltiamo Annalisa Pesci dell’esecutivo di Cnca.

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Cittadinanza: lo Ius Scholae un primo passo per la civiltà


 

Il rumore del caos dopo il bombardamento russo su un centro commerciale di Kremenchuk, nell’Ucraina centrale: erano presenti almeno 1000 persone.

Oggi parliamo di cittadinanza: oltre 1 milione di giovani che vivono in Italia attendono una legge di civilità. Ieri in Piazza Capranica si è celebrato “il matrimonio tra l’Italia e questi ragazzie senza cittadinanza”, un’iniziativa provocatoria di fronte a deputati e senatori per chiedere di far avanzare l’iter della riforma della cittadinanza e votare lo Ius Scholae senza ulteriori rinvii che oggi si discute alla Camera dei deputati. Ascoltiamo Francesco Ferri di ActionAid.

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Quei giovani migranti che non conoscono i diritti dei lavoratori


 

Il suono del vento e delle fiamme che hanno avvolto di nuovo Roma nella zona dell’Aurelia: dopo Malagrotta un altro rogo che si mischia al caldo torrido e alla siccità.

Oggi parliamo di lavoro e migranti. Ieri nelle campagne del foggiano un altro bracciante ha perso la vita Yusupha Joof, nato in Gambia in un incendio scoppiato tra le baracche. Lo sfruttamento e le condizioni al limite della vivibilità per questi lavoratori sono ormai noti alle istituzioni e all’opinione pubblica.

L’UNICEF, con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha presentato un Vademecum, una guida pratica per l’orientamento professionale, che favorisce il percorso di transizione nel mondo del lavoro di rifugiati e migranti in Italia.

Con un recente sondaggio condotto attraverso la piattaforma U-Report on the Move, l’UNICEF ha rilevato che tra adolescenti e giovani rispondenti, oltre l’85% chiede più informazioni sull’orientamento professionale e il 70% circa non conosce o non è sicuro dei diritti dei lavoratori. La testimonianza di Benalik diffusa da Unicef in un video.

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