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Great Resignation: dagli Usa all’Europa la grande fuga dal lavoro


 

Parliamo di lavoro, anzi parliamo di chi abbandona un posto di lavoro. E quando sono davvero tanti i lavoratori e gli impiegati che lasciano un impiego siamo di fronte a un fenomeno.

A raccontarlo è Vita.it  quello che negli Stati Uniti è chiamata “Big Quit” o “Great Resignation”: la grande dimissione. Un’espressione probabilmente coniata da Anthony Klotz, professore di management alla Mays Business School della Texas A&M University. Sempre più persone stanno lasciando il proprio lavoro. Il fenomeno va avanti da mesi. Ad agosto è stato raggiunto il record di 4,3 milioni di lavoratori che si sono licenziati. Soprattutto in alberghi, ristoranti e negozi.

L’Atlantic – scrive vita.it che riprende l’approfondimento del portale Morning future del gruppo Adecco – ha raccontato questo fenomeno in un articolo firmato da Derek Thompson. «Stiamo vivendo un cambiamento fondamentale nel rapporto tra dipendenti e capi, un cambiamento che potrebbe avere profonde implicazioni per il futuro del lavoro».

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Inazione climatica: al via il processo contro lo Stato italiano


 

Neve, freddo e grandine sull’Italia dal Nord imbiancato al Centro-Sud dove le trombe d’aria in mare fanno temere il peggio. Questa è la situazione dell’allerta meteo di questi giorni ma con cui conviviamo e adattiamo anche abitudini e programmi di mobilità. E sulla questione climatica il 14 dicembre a Roma inizia un processo contro un imputato molto influente.

Ci sarà la prima udienza della prima causa contro lo Stato italiano per inazione climatica. La causa è stata avviata di fronte al Tribunale Civile di Roma nei confronti dello Stato, rappresentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri da 203 ricorrenti: 17 minori, rappresentati in giudizio dai genitori, 162 cittadini e 24 associazioni.

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Lavoro, così è morta Luana: i numeri della strage silenziosa


 

Parliamo di lavoro e in particolari su due questioni, una importante che fa evolvere le condizioni dei lavoratori e il rapporto tra questi ultimi e le imprese. Un’altra invece drammatica che riguarda le morti bianche.

È stato approvato il protocollo sullo smart working tra le parti sociali e le reazioni di sindacati e associazioni datoriali sono tutte positive.

Sul fronte invece della questione drammatica della sicurezza e delle morti bianche dall’inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio.

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Così perdiamo suolo e aria, l’inquinamento uccide più della guerra


 

Parliamo di ambiente, parliamo di terra e di aria. Soprattutto parliamo delle conseguenze sulla nostra salute e l’economia su due fenomeni che devono ricevere un argine prima che sia troppo tardi.

“In Italia, secondo Ispra, ogni minuto perdiamo 100 metri quadrati di suolo, che è una risorsa limitata e non rinnovabile”. Lo ha ricordato Legambiente in occasione del Giornata mondiale del suolo 2021, dover la Fao ha lanciato la campagna ‘Fermare la salinizzazione del suolo, aumentare la produttività del suolo’, “perché il benessere umano è decisamente legato alla qualità degli ecosistemi e la gestione sostenibile del suolo è l’unica via per mantenere un equilibrio idoneo alla sopravvivenza di tutte le specie“.

Dalla terra all’aria l’inquinamento ci parla anche di disuguaglianze tra le diverse zone del mondo. Sul Corriere della sera Alessandro Trocino mette al centro i dati della  London Review Of Books

Il super green pass per piegare quel Paese irrazionale e sciamanico


 

Da oggi siamo al tentativo di uno scatto finale e decisivo per le vaccinazioni e le terze dosi. Scatta il super green pass: alle persone non vaccinate è proibito salire su bus, metropolitane e treni regionali. Niente caffè al bancone del bar, niente stadio, cinema e musei.

Non siamo all’obbligo vaccinale che di fronte alle resistenze di troppi italiani che mettono a rischio salute e risorse pubbliche ma ci si passa vicini. Un obbligo per legge è ed era già mesi necessario di fronte a un Paese in cui è montata un’onda di irrazionalità come racconta il rapporto Censis.

“È un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà”, afferma il Censis. Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di persone) il Covid semplicemente non esiste.

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Nel nome di Gino: la Camera vota contro le mine antiuomo


 

La Camera ha detto stop alle mine antiuomo o più precisamente ha approvato la legge “contro il finanziamento alle mine antipersona, alle munizioni e submunizioni a grappolo rappresenta un ulteriore progresso nella loro messa al bando, innanzitutto perché estende esplicitamente il divieto di finanziamento ai produttori di questi ordigni, e in secondo luogo perché istituisce meccanismi di controllo e verifica, dettando scadenze di attuazione e stabilendo sanzioni in caso di inosservanza.”

A parlare è Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY, dopo il via libera definitivo all’unanimità dell’Aula della Camera dei deputati alla legge 1813 contro le‘cluster bomb’. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 383 voti a favore e nessun contrario.

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Disabilità, l’appello del segretario Onu e due notizie positive


 

Domani è la Giornata internazionale delle persone con disabilità ed è un appuntamento, come le altre giornate mondiali, per una riflessione sul tema.

“Realizzare i diritti e la leadership delle persone con disabilità farà progredire il nostro futuro comune. Abbiamo bisogno di tutti, incluse le persone con disabilità, per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

In tutto il mondo, le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative si stanno attivando per realizzare l’appello: ‘Niente su di noi, senza di noi’.  Lo afferma il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres nel suo messaggio.

Intanto nel nostro Paese dove le cose non vanno esattamente molto bene arrivano due notizie positive.

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In Ue non è in pericolo il “buon Natale” ma il buon senso


 

È scoppiato un caso sulle Linee guida per un linguaggio inclusivo nelle attività di comunicazioni delle istituzioni europee.

Dopo l’uscita della bozza è arrivata la decisione della commissaria Ue all’Uguaglianza Helena Dalli, supervisor delle indicazioni per la comunicazione esterna e interna dell’Ue come riporta agenzia Ansa: “l’iniziativa delle linee guida aveva lo scopo di illustrare la diversità della cultura europea e di mostrare la natura inclusiva della Commissione. Tuttavia, la versione pubblicata delle linee guida non è funzionale a questo scopo. Non è un documento maturo e non va incontro ai nostri standard qualitativi. Quindi lo ritiro e lavoreremo ancora su questo documento”.

A sollevare il polverone è stata soprattutto la nostrana componente sovranista e di destra che ha denunciato che in Europa sarebbe stato vietato di “buon Natale”.

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Un bambino ogni 5 minuti muore a causa dell’HIV


 

Parliamo di salute, parliamo di Aids e di bambini. Soprattutto parliamo delle aree più povere del mondo. Secondo un nuovo rapporto dell’UNICEF, nel 2020 almeno 310.000 bambini sono stati contagiati dall’HIV, ovvero un bambino ogni due minuti. Altri 120.000 bambini sono morti per cause legate all’AIDS durante lo stesso periodo, un bambino ogni cinque minuti.

L’ultima analisi globale su HIV e AIDS – “HIV and AIDS Global Snapshot” – avverte che la pandemia prolungata da COVID-19 sta aggravando le disuguaglianze che hanno a lungo guidato l’epidemia di HIV, esponendo i bambini vulnerabili, gli adolescenti, le donne in stato di gravidanza e le madri che allattano a un rischio maggiore di perdere i servizi salvavita di prevenzione e trattamento dell’HIV.

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Variante Omicron: il vaccino sull’altare del profitto


 

Era il primo luglio di quest’anno quando Emergency e Oxfam lanciavano un appello alla comunità internazionale per una immediata condivisione dei brevetti per proseguire la campagna vaccinale. In Africa vaccinato appena il 2,6% della popolazione con almeno una dose, nella UE oltre il 50%.

Le due Ong hanno rilanciato questo grido nei mesi successivi facendosi portavoce della domanda di vaccino nelle aree più povere del pianeta, a partire dall’Africa.

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