Il teatro Ponchielli di Cremona ospita domani “Questo è il mio nome”. Lo spettacolo che il teatro dell’Orsa, insieme a richiedenti asilo e rifugiati provenienti da Senegal, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria e Gambia, sta portando in tour in Italia e all’estero.
Note di speranza
La musica per unire palestinesi e israeliani. Il servizio di Pietro Briganò.
Ukuleles for Peace è il progetto nato a Gerusalemme, grazie all’impegno del musicista Paul Moore, con l’obiettivo di promuovere la pacifica convivenza tra bambini e bambine di origine ebraica e palestinese e le loro famiglie coinvolgendo gli studenti di due scuole. Nato dalla passione per l’ukulele, un piccolo strumento a quattro corde che ha la forma di una chitarra in miniatura, il progetto si è poi spostato anche in provincia di Parma coinvolgendo i ragazzi del Centro diurno socio riabilitativo “Arcobaleno”. I ragazzi di Ukeleless for Peace, guidati da Paul Moore, considerano la musica un potente strumento di pace in grado di influenzare un cambiamento sociale.
Donne palestinesi raccontano
Domani la Casa Internazionale delle donne di Roma ospita la rassegna di cinema. Saranno proiettati cinque cortometraggi realizzati da registe esordienti che hanno scelto come soggetto la storia orale del loro Paese dal 1948 in poi.
Ciak solidale
È aperto il bando per partecipare al PerSo il Perugia Social Film Festival in programma dal 23 settembre al 1 ottobre. La rassegna di film documentario ospiterà opere nazionali e internazionali con 22mila euro di premi da dividere nelle diverse categorie.
Il rapper sordo che combatte i pregiudizi
“Sono sordo mica scemo” è il titolo provocatorio del brano di Brazzo, nome d’arte scelto da Francesco Brizio, rapper sordo dalla nascita. Grazie alla forza di volontà e l’aiuto di una logopedista, il ragazzo ha imparato a utilizzare al meglio la voce ed è riuscito a comporre e registrare una canzone nata con l’obiettivo di rivelare i disagi sociali e l’integrazione con il mondo degli udenti. Ma anche quello di far conoscere la lingua dei segni, che in Italia non è ancora riconosciuta dalla legge. Del resto “Beethoven, da sordo, ha scritto la nona sinfonia”; allora perché non provarci?
Il pezzo è reinterpretato nella lingua dei segni per arrivare ad un pubblico universale, compreso quello dei non udenti, grazie al videoclip che ha già molte visualizzazioni su youtube: i sordi non percepiscono la musica dal suono, ma dal movimento delle mani e delle espressioni.
Oltre a rivelare un forte desiderio espressivo, il progetto di Brazzo vuole essere un ponte con il mondo della disabilità, verso una maggiore integrazione delle persone sorde, la lotta ai pregiudizi e il rispetto dei diritti.
Salone della cultura
Il 21 e 22 gennaio Milano ospita, presso il SuperStudio, l’evento voluto da Maremagnum e Luni Editrice. Obiettivo è avvicinare i giovani alla letteratura e di aiutare le piccole case editrici a farsi conoscere al grande pubblico.
Mai più violenza
Si chiama Echoes il film formazione che Andrea La Mendola ha girato per spiegare come nasce un femminicidio e come è possibile prevenirlo dal punto di vista clinico. Il cortometraggio fa parte di un ciclo di cinque lezioni a distanza sui disturbi dissociativi tenuto dalla cattedra di psicopatologia forense della Sapienza.
Sipario d’integrazione
A Firenze uno spettacolo teatrale con protagonisti ragazzi rifugiati. Il servizio di Pietro Briganò.
Sono 11 e sono profughi richiedenti asilo in Italia e ieri nella Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e oggi a Firenze al Teatro Cantiere Florida vanno in scena con Storia di un bandito che conquistò il potere, uno spettacolo tratto dall’Arturo Ui di Bertolt Brecht a cura del regista Massimo Luconi e dello storico del teatro Cesare Molinari creando così un’opportunità di crescita anche professionale e un arricchimento culturale di grande importanza. E la stagione teatrale si arricchisce di tanti altri spettacoli che tratteranno il tema delle migrazioni, del razzismo, dell’integrazione che toccheranno le città di Torino, Milano e Bologna.
Flowers in the concrete
È il titolo del brano che 15 ragazzi campani, con esperienza in comunità, affido o casa famiglia, vorrebbero incidere dopo aver partecipato al laboratorio musicale promosso da Care Leavers Network e condotto dal rapper Tonico70. Per aiutarli il crowdfounding è aperto fino al 2 febbraio.