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Libri al posto delle slot


L’idea è di tre fratelli milanesi per uno scambio culturale a costo zero. Ce ne parla Pietro Briganò. “Il gioco d’azzardo si combatte proprio così come hanno fatto Enzo, Lino e Anna, tre fratelli milanesi che nel loro nuovo bar hanno sostituito le slot machine della vecchia gestione con fiori e libri per i clienti. For Art Cafè, questo il nome del bar che si trova nel centro commerciale di piazza Frattini, ha risposto con un no secco alla proposta da parte del gruppo Coin gestore del centro commerciale, di installare nuove slot inserendo tale rifiuto (addirittura) come clausola nel contratto di locazione rinunciando così a facili guadagni. I clienti potranno dunque utilizzare il bar come book crossing e scambiare libri a costo zero. La scelta dei tre fratelli, seppur isolata, è significativa e arriva in un momento critico per il nostro paese. Sono almeno due milioni gli italiani affetti da gioco d’azzardo patologico e costano al sistema sanitario in media un milione e 800 mila euro l’anno. Il governo ha fatto scadere la delega che, tra l’altro, aveva l’obiettivo di ridurre le slot di almeno 80 mila unità e di affidare ai Comuni la decisione se aprire nuove sale per l’azzardo. Ora però l’iniziativa passa al parlamento.”

Habka


È il titolo del primo fumetto che racconta la vita in Libia, ideato da due ragazzi uccisi dagli estremisti prima che potessero pubblicarlo. Il progetto, che fonda stili tradizionali uniti al manga giapponese, è stato portato a termine dai loro amici e sta riscuotendo grande successo tra i giovani artisti.

Baci a tutti


Sugli scaffali il libro di Andrea Antonello. Una testimonianza di cosa significa vivere oggi con l’autismo, quali sono i pregiudizi che spesso si incontrano sulla propria strada e la fatica persino ordinare un caffè al bar. Edizione Sperling & Kupfer.

Dono con un clic


Il fundraising per il non profit sbarca sul più popolare dei social network: oltre ai “mi piace”, sulle pagine di Facebook delle organizzazioni di terzo settore presto ci sarà la possibilità di fare una donazione diretta, anche se per Paolo Ferrara, responsabile comunicazione e fundraising di Fondazione Terre des Hommes, in Italia non siamo ancora preparati alla sfida del web. “Il non profit italiano è poco pronto”, spiega Ferrara, “ma c’è grande attenzione e interesse su questi temi”.

Formazione antimafia


Pavia inaugura il Master in “Gestione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie”. Il corso, che si terrà da novembre a giugno, si rivolge a laureati di area economica, giuridica e sociale ed è realizzato con il patrocinio dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati. Forma persone qualificate per gestire e valorizzare un patrimonio sottratto alla criminalità e restituito alla collettività per finalità sociali.

FATECI SPAZIO


Si chiama così l’iniziativa che si svolgerà il 14 e il 15 settembre a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, con l’obiettivo di promuovere il riutilizzo e la valorizzare dei territori abbandonati o confiscati alla mafia. Il World Camp 2015 consisterà in due giorni di incontri, che serviranno a connettere persone, idee e strumenti per progettare concrete azioni di cambiamento e ridare vita alle periferie delle città del Sud Italia, recuperando i numerosi edifici vuoti e i terreni inutilizzati attraverso l’innovazione sociale. Il campo si terrà in un centro confiscato alla ‘ndrangheta. Per iscriversi c’è tempo fino al 1 settembre.

Per Kalhed


Dopo la barbara uccisione di Khaled al Assadi, i volontari nei musei con il lutto al braccio. È la scelta di Auser che aderisce all’appello dell’Anci: bandiere a mezz’asta in tutti i musei e i luoghi di cultura dello Stato. Il presidente Costa: “atto terroristico compiuto contro la cultura del mondo”

“Vivere alla grande”: la mania irrefrenabile di giocare diventa  film


Con l’obiettivo di risvegliare le coscienze verso un fenomeno sempre più diffuso, ecco che arriva un film dal formato insolito: 159 minuti di lungometraggio, centocinquantonove minuti di discesa agli inferi del gioco d’azzardo. “Vivere alla grande” è un documentario che racconta i diversi aspetti dell’azzardo: dalle vite distrutte dei giocatori fino alle colpe della politica. “L’idea è nata da ciò che vedevo in strada, dalla mania irrefrenabile di giocare: impossibile non notarla, – spiega il regista Fabio Leli. –  Dopo la presentazione al festival di Locarno, il film sarà proiettato in anteprima in Italia, al Milano Film Festival il 20 settembre.

Giochi da ascoltare


Si chiama “A Blind legend” l’audio gioco prodotto dalla casa francese Dowino che da anni progetta e realizza prodotti applicati all’innovazione sociale. Basato solo sul sonoro e senza alcuna immagine l’audio gioco  è pensato per ciechi e ipovedenti. Una voce guiderà l’utente in questo ‘paesaggio sonoro’ fatto di voci e rumori d’ambiente dove dovrà affrontare un’avvincente avventura.

”Il paese che manca”


In piazza il Teatro Povero racconta la crisi di una comunità. Gli abitanti ”residenti in zona marginale”, privati dei servizi essenziali, tagliati fuori dal mondo, come rischiano di divenire quelli di Monticchiello, piccolissimo paesino medioevale vicino Pienza (Si), denunciano la loro perdita di dignità e identità, isolati e dimenticati, con i giovani che appena possono se ne vanno e i vecchi abbandonati a sè stessi. Lo fanno da 49 anni, attraverso il teatro, recitando in piazza come ogni estate, tutte le sere sino a Ferragosto, raccontandosi ”Il paese che manca” paese in cui ci si sente dire, come recita la battuta finale, ”Non siete, non siete, non siete”.