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In chiaro scuro


Ad un anno dalla legge sul Dopo di noi, alcune critiche delle associazioni sulla norma che prevede tutele per le persone con disabilità nel momento in cui vengono a mancare i genitori. Il servizio di Anna Ventrella.

 

È passato un anno dall’approvazione del “Dopo di noi”, la legge che ha previsto specifiche tutele per le persone con disabilità nel momento in cui vengono a mancare i genitori, ed è tempo di bilanci. E se il governo vede il bicchiere tutto pieno, sono le associazioni ad alzare qualche criticità. Vincenzo Falabella, presidente della Fish non nega che si aspettava qualcosa in più. “In Italia abbiamo 300.000 persone con disabilità che vivono segregate. – dice il numero uno della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – È un dato allarmante. Dobbiamo spostare l’obiettivo dai bisogni delle persone ai diritti che oggi vengono violati”. Un motivo in più, dicono le associazioni, per mettere mano ad una norma e migliorarla in molti aspetti.

Straniero a chi?


 

Il movimento Italiani Senza Cittadinanza e la Campagna L’Italia sono anch’io promuovono per oggi alcuni sit-in e flash mob in giro per l’Italia (a Roma l’appuntamento è al Pantheon alle 17) per accelerare la legge sullo ius soli in discussione al Senato. L’appello di Sara, tra gli 800mila ragazzi che attendono questa legge.

 

(sonoro)

Sotto lo stesso cielo


Centinaia in tutta Italia le iniziative per celebrare la giornata mondiale del rifugiato. Un momento di sensibilizzazione per una condizione cui sono costretti a vivere oltre 65 milioni di persone nel mondo. Ai nostri microfoni Filippo Miraglia, vicepresidente dell’Arci. (sonoro)

Casa Anch’io


È il nome della comunità alloggio di Palermo affidata alla cooperativa sociale Badia Grande. Nella struttura sono accolti migranti vulnerabili inseriti nel progetto Sprar insieme a persone con disagio fisico e psichico.

Un’esperienza di legalità


La onlus Avvocati di strada promuove dieci posti di servizio civile per giovani tra i 18 e i 28 anni nelle sedi di Bologna, Foggia, Genova, Milano e Padova. Per 12 mesi affiancheranno i legali volontari e potranno dare una mano ai più deboli”. Domande entro il 26 giugno.

Cittadinanza cercasi


Dopo oltre un anno e mezzo la riforma dello Ius soli temperato arriva al Senato. Un milione di cittadini aspettano buone notizie. Il servizio di Anna Ventrella.

 

Sono più di un milione i figli di stranieri nati in Italia. A scuola, gli alunni stranieri sono oltre 814mila, per la metà ragazze. Un’indagine Istat dice che il 38% si sente italiano, il 33% straniero e poco più del 29% non risponde.
Una condizione di sospensione tra la cultura di origine e quella del Paese di accoglienza…. Sulle seconde generazioni si gioca il futuro del nostro Paese, anche per questo è grave che la riforma della cittadinanza sia finita nel dimenticatoio parlamentare. Oggi chi nasce in Italia da genitori stranieri, resta straniero fino alla maggiore età. Da anni si parla di una riforma della legge del 1992. Il 13 ottobre 2015 la Camera ha approvato lo ius soli temperato, che consente ai figli di immigrati nati o cresciuti qui di diventare italiani. Però il testo è rimasto nei cassetti della commissione Affari costituzionali del Senato che, dopo un anno e mezzo, ne riprende ora la discussione, con la speranza di dare finalmente risposte concrete alle attese di questi cittadini che si considerano “invisibili”.

Capitale poco sociale


Fa discutere la lettera del sindaco di Roma Raggi al prefetto per limitare la presenza dei migranti in città. Ai nostri microfoni Alberto Barbieri di Medici per i diritti umani. (sonoro)

La solidarietà è di casa


A Lamezia nasce un centro per l’autismo, prima e unica realtà in Calabria. Il servizio è promosso dalla Comunità Progetto Sud, col sostegno della Fondazione Cammino verde.

Carcere: porte aperte al volontariato


Semplificazione delle procedure e riconoscimento del ruolo del non profit nelle misure di comunità e di giustizia minorile. È questo il cuore del protocollo d’intesa firmato dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità.

Sotto lo stesso cielo


A Milano musulmani, cristiani ed ebrei pregano gli uni accanto agli altri. L’iniziativa è promossa dalla Comunità di Sant’Egidio in occasione del Ramadan. “È la mancanza di conoscenza e l’ignoranza che creano paure e impediscono la convivenza – sottolinea l’associazione – Le religioni sono una forza di pace”.