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Illuminiamo il futuro


poverta-educativaPresentata questa mattina a Roma la terza edizione della Campagna promossa da Save the children. L’iniziativa per sensibilizzare le istituzioni e aiutare oltre un milione di bambini che vivono in povertà socio-economica ed educativa nel nostro Paese.

Dietro la lavagna


school-916678__180In Italia uno studente su tre abbandona la scuola superiore senza completare i cinque anni. La maglia nera spetta agli istituti di Napoli e Palermo, ma il disagio cresce anche al Nord. Il commento di Cesare Moreno, presidente della Onlus Maestri di Strada. (sonoro)

Immigrazione diffusa


refugees_smile-sitoUn nuovo modello di integrazione sta prendendo piede in molte città italiane. Il servizio di Clara Capponi.

 

E’ un modello positivo e tutto italiano quello dell’immigrazione diffusa, un fenomeno che finora ha scongiurato il dramma delle banlieu parigine nelle nostre città è che è stato recentemente analizzato dal think tank Volta. Dallo studio sembra che il merito sia della varietà del nostro territorio, che ha consentito la distribuzione degli stranieri approdati in Italia in modo diffuso in tutte le città. Una diffusione che interessa anche il rilancio dell’economia. Gli immigrati infatti stanno rimpiazzando la manodopera locale che non svolge più determinati mestieri e si stanno integrando sia nelle filiere di produzione agroalimentari, sia nelle manutenzioni ambientali e la cura del territorio. I fenomeni migratori possono quindi diventare acceleratori produttivi, uno stimolo strategico soprattutto per lo sviluppo del sud.

Sai chi voti?


vote-661888__180Ad un mese dalle elezioni amministrative, parte l’originale campagna di Riparte il Futuro. Uno strumento in cui la società civile chiede di conoscere, attraverso una nuova piattaforma digitale, i curricula, gli status giudiziario ed eventuali conflitti di interesse dei candidati che aspirano ad amministrare i 1.370 comuni italiani chiamati alle urne.

 

«La criminalità organizzata e la corruzione aggrediscono senza tregua le nostre città», spiega Federico Anghelé, uno dei promotori, «gli elettori hanno bisogno di strumenti per reagire. Dobbiamo sapere tutto dei nostri futuri amministratori: chi sono, cosa hanno fatto e cosa intendono fare per contrastare questi fenomeni sul proprio territorio». Questo originale progetto digitale parte dal portale dal quale ogni candidato sindaco dei 30 comuni più popolosi al voto potrà sottoscrivere la propria adesione dimostrando di rispettare quattro fondamentali indici di trasparenza. Per farlo deve pubblicare sul sito il proprio cv, rendere nota la propria situazione giudiziaria, dichiarare gli eventuali conflitti di interesse che lo riguardano e impegnarsi a introdurre, qualora eletto, il meccanismo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali in enti, consorzi o società che spettano al comune, entro i primi 100 giorni di amministrazione mediante una modifica del Regolamento comunale.

Una legge contro il bullismo


bullismoPromossa dalla Regione Lazio, la norma prevede, tra l’altro, lo stanziamento di fondi per progetti mirati alla prevenzione. Tra le varie iniziative potranno essere finanziati anche programmi a sostegno degli adolescenti e delle loro famiglie all’uso consapevole di internet.

 

E’ il primo passo di una lotta che deve diventare sempre più capillare tra i banchi di scuola. Il compito delle Istituzioni, infatti, di fronte agli episodi di bullismo e violenza che troppo spesso interessano le scuole, deve essere quello di non restare a guardare. I giovani che vengono presidi mira dai bulli, ora non sono più soli, non devono avere paura a parlare e, soprattutto devono sapere chela scuola e le istituzioni sono alloro fianco con l’obiettivo di abbattere il muro del silenzio. Questa legge prevede, tra l’altro, lo stanziamento di fondi per finanziare progetti irati alla prevenzione del bullismo nelle scuola. Tra le varie iniziative potranno essere finanziati anche programmi a sostegno degli adolescenti e delle loro famiglie all’uso consapevole di internet, dal momento che sono proprio i social network l mezzo più usto per diffondere video con bravate e offese ai danni delle vittime designate.
Alle loro famiglie e alla suola, adesso più che mai, è rivolto l’impegno delle istituzioni di ascoltare e dare risposte concrete, con la consapevolezza della necessità di fornire maggiori risorse e strumenti per favorire la piena e concreta valorizzazione della persona, la crescita e lo sviluppo educativo, mediante percorsi di apprendimento finalizzati alla promozione della cultura della legalità e del benessere dei bambini e degli adolescenti.
La legge prevede, inoltre, l’istituzione della Consulta regionale sul bullismo presso la Presidenza della Giunta regionale, che entrerà in sinergia con l’Osservatorio regionale sul bullismo, il Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e l’Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità, per individuare percorsi di istruzione e di educazione alla prevenzione di ogni forma di bullismo e di disagio scolastico.

Digital divide


banner-1186628__180In Italia sono oltre 450 mila gli adolescenti disconnessi: a pochi giorni dalle celebrazioni dei 30 anni di internet in Italia Save the Children ha diffuso i dati sui ragazzi che non sono mai andati sul web. Un fenomeno preoccupante perché si tratta di giovani tagliati fuori dalle opportunità culturali e a rischio di povertà educativa

Accoglienza invalicabile


indomeniNessun passo indietro dell’Austria: il muro anti-migranti al Brennero si farà. Una misura illegale e inutile secondo Christopher Hein, portavoce del Consiglio italiano per i rifugiati. (sonoro)

Asilo precario


stock-photo-62988795-people-in-refugee-campLa denuncia in un report di Medici per i diritti umani che ha monitorato 16 centri di accoglienza straordinaria a Ragusa. Assistenza sanitaria non sempre garantita e mancano gli operatori. Il servizio di Clara Capponi.

 

Migranti privati dei servizi essenziali senza riscaldamenti e assistenza sanitaria. È questa la realtà di 16 centri di accoglienza straordinaria siciliani raccontati nell’ultimo rapporto di Medici per i diritti umani. Pur essendo strutture temporanee e gestite per lo più da privati i Cas sono ormai la colonna portante del sistema d’accoglienza in Italia dal momento che tre migranti su quattro vengono ospitati in questi centri. Spesso isolati e lontani dai centri abitati i cas non garantiscono assistenza sanitaria e psicologica e spesso nemmeno il pocket money di 2.50 € a cui tutti i migranti hanno diritto. Per questo Medu chiede di consentire la permanenza in queste strutture per non più di un mese ed una gestione integrata dei flussi migratori che preveda accompagnamento, assistenza e la costruzione di percorsi d’inserimento sociale e lavorativo.

Incerottata


medical-563427__180È la sanità italiana secondo il Rapporto Osserva Salute sul benessere e sulla qualità dell’assistenza medica. Dati che non danno scampo: siamo agli ultimi posti negli investimenti per la prevenzione e l’aspettativa di vita per la prima volta diminuisce.

 

Per la prima volta nella storia, l’aspettativa di vita degli italiani è in calo; secondo il rapporto la causa è legata soprattutto a una riduzione della prevenzione delle malattie.
Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini era di 80,1 anni, 84,7 anni per le donne: un dato più basso rispetto al 2014 (80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne). L’andamento ha riguardato tutte le Regioni.
L’indice più alto di longevità si registra nella provincia di Trento, sia per gli uomini sia per le donne (rispettivamente, 81,3 anni e 86,1 anni). La Campania, invece, è la Regione dove la speranza di vita alla nascita è più bassa: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne.
Il rapporto dipinge inoltre un Paese sempre più vecchio: un italiano su cinque ha infatti più di 65 anni. E’ addirittura “boom” di ultracentenari: circa 19mila i casi nel 2015, più che triplicati rispetto ai 5.650 del 2002.

Posta indesiderata


affido-minoriPioggia di mail per i senatori della Commissione Giustizia che sta lavorando alla riforma della giustizia minorile. L’invito è di ripensare il testo che se passasse così com’è sopprimerebbe i tribunali minorili causando la cancellazione dell’effettiva tutela dei diritti ed interessi prevalenti dei bambini.

 

La riforma della giustizia minorile contenuta nel disegno di legge A.C. 2953-A delega il Governo ad effettuare un’ampia riforma del processo civile, in un’ottica di specializzazione e semplificazione dell’offerta di giustizia. E’ partita una campagna con l’obiettivo di inondare la posta elettronica degli “addetti ai lavori” per chiedere un ripensamento al testo che causerebbe la soppressione dei tribunali minorili causando la cancellazione dell’effettiva tutela dei diritti ed interessi prevalenti dei minori di età. La riforma della giustizia del ministro Orlando, che ha appena concluso il suo iter alla Camera ed ora è al Senato, abolisce di fatto il Tribunale per i minorenni sostituendolo con sezioni specializzate nei tribunali ordinari. Secondo associazioni, avvocati e operatori, in questo modo si gettano via anni di esperienza e un sistema che, pur non perfetto, gli altri Paesi europei ci invidiano. Ed è per questo che è nata una campagna di pressione sui senatori.