Nuovo Isee e vecchi problemi. Non è ancora norma ma fa comunque discutere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che serve a valutare il reddito di un nucleo familiare e, rispetto alle persone con disabilità e alle loro nuclei, l’accesso alle varie prestazioni e la partecipazione alla spesa. Ascoltiamo il giudizio di Carlo Giacobini, direttore di HandyLex.org: “E’ senza dubbio migliore, rispetto alle prime due versioni precedenti, rimane un problema centrale: le provvidenze economiche, che spettano, ad esempio, agli invalidi civili, i ciechi civili, la persona con grave disabilità, i contributi per la vita indipendente, gli assegni di cura, vengono considerati alla stessa stregua dei redditi da lavoro”.
Open door. Porte aperte per i cittadini con minorazioni visive. Il Movimento Consumatori ha lanciato una campagna a tutela dei diritti delle persone con deficit visivi realizzando 5 guide tematiche, in formato audio e braille, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di coloro che non possono contare sulla vista per lo svolgimento delle loro attività quotidiane.
Diritti a rischio. Tredici persone con disabilità delle associazioni Vita Indipendente e Associazione Paraplegici hanno dormito nella sede della regione Toscana, in piazza Duomo a Firenze, occupandola in segno di protesta. Chiedono garanzie sulle cure per la vita indipendente, progetto che permette una maggiore autonomia grazie ad accompagnatori finanziati attraverso risorse regionali.
Sanità malata. Negli ultimi cinque anni solo il 20% degli adolescenti che ha avuto un tumore è stato curato nelle strutture adeguate. Gli altri sono scomparsi dai dati dell’Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica. Che denuncia: “In molte strutture di seconda fascia non vengono date risposte adatte alle esigenze psicosociali e di cure dei pazienti”.
Sbarchi e tragedie senza fine. Mille migranti arrivati sulle nostre coste nelle ultime ventiquattr’ore. In cento aggrappati per ore alle reti per la pesca del tonno. Sette non ce l’hanno fatta. Intanto a Lampedusa oltre 500 persone sono assiepate al Centro d’accoglienza, struttura che ne potrebbe accogliere non più di 300.
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