Stigma stop
Un progetto di Arcigay che vuole accendere un riflettore sugli episodi di stigma e autostigma della popolazione lgbt con un ciclo di dirette video sui social. Ascoltiamo un passaggio sul primo appuntamento dedicato alla sierofobia.
Arci celebra la Giornata della Memoria: “Affermare a pieno i valori della Costituzione”
Non dimenticare mai
Per contrastare razzismo, odio e discriminazione, occorre affermare a pieno i valori della Costituzione, dell’antifascismo, della pace, dell’uguaglianza sociale, della libertà, dei diritti umani. Lo dice l’Arci in occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi.
Federconsumatori denuncia i gravi disservizi alle email di Libero e Virgilio
Disagio digitale
Dalla mancata notifica dell’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici, all’impossibilità di attivazione dello spid o ancora al mancato ricevimento di ricette od impegnative mediche o documentazione urgente. Sono questi i gravi disservizi denunciati da Federconsumatori dopo 3 giorni di blackout delle caselle di posta elettronica @libero.it e @virgilio.it.
Caso Cospito, il divieto del Ministero alla dottoressa: stop interviste a Radio Onda d’Urto
Diritto a informare
Arci e Fnsi intervengono dopo il divieto del Ministero alla dottoressa che segue le condizioni di salute di Alfredo Cospito a Radio Onda d’Urto. Ascoltiamo Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto.
Disabilità, frasi violente e sessiste dello youtuber Sdrumox: la denuncia della Fish Onlus
Rimuovere questo odio
La Fish onlus denuncia le frasi violente e sessiste dello youtuber Sdrumox contro persone con disabilità e transgender: la Federazione ha chiesto alla polizia postale di intervenire per la rimozione immediata dei video.
Senzatetto, Sant’Egidio contro l’indifferenza: lanciata raccolta di coperte, sacchi a pelo e accessori di lana
Città più umane
La Comunità di Sant’Egidio ha lanciato un appello alle istituzioni e ai cittadini per non restare indifferenti a chi vive in strada nei giorni più freddi, lanciando una raccolta straordinaria di coperte, sacchi a pelo e accessori di lana per i senza dimora.
Auser Treviso favorisce l’incontro fra bambini fragili e anziani: parte il progetto “Millecolori”
Millecolori
Parte a Treviso il progetto di Auser che favorisce l’incontro fra bambini fragili e anziani. Grazie a laboratori di teatro, karate, rugby, arte, fotografia e cucina contrasteranno insieme gli effetti della post pandemia come ansia e disturbi dell’attenzione e del comportamento.
Disabilità e “Dopo di noi”, Anffas sulla relazione della Corte dei conti: “Sia grosso sasso nello stagno”
Voci nel deserto
Anffas commenta la relazione della Corte dei conti sui fondi per il “Dopo di noi” fermi al palo. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.
L’analisi della Corte dei conti sull’applicazione della legge “Dopo di Noi” mette in luce la forte discrepanza tra risorse stanziate e risorse assegnate: dei 466 milioni stanziati solo 240 sono stati trasferiti, sono solo 6 le regioni virtuose.
“Il nostro auspicio – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas – è che questa relazione possa essere considerata “un grosso sasso nello stagno” e che finalmente si prenda tutti coscienza e consapevolezza che le persone con disabilità ed i loro familiari non possono più attendere per vedere predisposti ed attuati loro progetti di vita soprattutto per avere accesso alle misure previste dalla legge 112”.
di Pierluigi Lantieri
Lo street food dei ragazzi con disabilità: ecco il progetto ComìComè
ComìComè
In Valdinievole di Pistoia il furgone attrezzato per lo street food gestito da un gruppo di ragazzi con disabilità seguiti dalla Fondazione Mai Soli. Ascoltiamo Alberto Natali della Fondazione.
Matteo Messina Denaro, plauso unanime di Acli e Arci per l’arresto del boss
La fine del boss
Anche il mondo del terzo settore plaude per l’arresto di Matteo Messina Denaro. La cattura del boss di Cosa Nostra, arrestato ieri dai carabinieri del Ros dopo 30 anni di latitanza, è senza dubbio un fatto storico per il nostro Paese. L’inizio di una nuova fase del contrasto alla mafia in Italia, esattamente 30 anni dopo l’arresto di Totò Riina che fu catturato il 15 gennaio del 1993 (anche lui a Palermo). Secondo Acli “la fine della lunga latitanza di Matteo Messina Denaro è indubbiamente una vittoria per lo Stato che corona un lungo lavoro investigativo e che toglie dalla circolazione un criminale pluricondannato, uno degli ultimi boss della mafia corleonese”. Allo stesso tempo l’associazione ricorda che “la vittoria con le armi della giustizia e del codice penale della mafia è solo parziale finché non viene completata dalla capillare diffusione della cultura della legalità nelle menti e nelle coscienze di tutti i cittadini, a partire da quelli che vivono nelle zone a più alta densità mafiosa”.
La chiave di lettura può essere dunque molteplice: festeggiare un evento che segna un punto a favore dello Stato, raccontare il valore di questo arresto, ricordare che la battaglia non è finita. Lungo questa prospettiva è diretto il messaggio di Arci, che con un post su Facebook spiega come la cattura del boss non significhi che la mafia è sconfitta, “ma che pezzo dopo pezzo si può sconfiggere. Il percorso dell’antimafia sociale deve proseguire ogni giorno perché le mafie hanno un impatto nella nostra realtà quotidiana e la lotta alle mafie è una scelta politica molto precisa, un tesoro sterminato che può portare trasparenza all’Italia che vuole cambiare”. L’associazione si sofferma anche sulla figura di Matteo Messina Denaro, “ultimo erede dello schieramento corleonese, ha rappresentato il ponte fra due generazioni mafiose: l’erede di una vecchia cultura mafiosa, ma con un concetto della vita più moderno che si muoveva con strumenti diversi e una dimensione più ampia”. Era in cima alla lista dei ricercati, di lui non esisteva nemmeno una foto segnaletica o le sue impronte digitali. Era stato condannato anche per le stragi del ’92 e collegato alla stagione del terrore del ’93. Protetto nella sua terra da una fitta rete di connivenze, è stato arrestato nei dintorni di una clinica privata “La Maddalena”, a pochi metri dal palazzo della DIA.
di Pierluigi Lantieri