Crollo di assunzioni nelle piccole imprese. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Una pentola pronta ad esplodere. Questo ci dicono i dati sull’occupazione. Il mese di dicembre 2020 ha confermato un mercato del lavoro sostanzialmente piatto nelle imprese artigiane, micro e piccole.
Lo rileva il centro studi del Cna: crollo delle assunzioni e un forte arretramento delle cessazioni reso possibile solo dal divieto di licenziamento e dal massiccio riscorso alla Cassa integrazione. Incrociando i dati Istat che mostrano come donne, giovani e partite Iva subiscono le conseguenze della crisi viene fuori che in primavera possa esplodere una vera e propria bomba sociale.
Fondi Next Generation EU
E’ indispensabile impiegare le risorse con una strategia dallo sguardo lungo e con efficienza. Ora occorre una governance del Piano, che strutturi l’interlocuzione tra pubblica amministrazione e forze economiche e sociali. I progetti raggiungeranno gli obiettivi solo se realizzati in partnership pubblico/privato. A chiederlo è l’Alleanza delle cooperative italiane.
Tre passi
Il completamento dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), l’adozione di un piano d’azione nazionale per l’economia sociale e la creazione di una Rete di protezione sociale sono le principali proposte avanzate dal Forum del Terzo settore nell’ambito della discussione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed esposte durante un incontro tra la delegazione nazionale e il governo.
Oltre il debito
I dati Prometeia-Legacoop sui prestiti alle imprese. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Secondo il report Prometeia-Area Studi Legacoop, nel 2020, con le misure di sostegno alla liquidità, i prestiti alle imprese crescono di circa il 10%, a fronte di un calo del PIL del 9,1%. Il rapporto debiti finanziari/PIL è inferiore rispetto alla crisi dei debiti sovrani.
“Queste analisi danno la misura dell’impatto della crisi sul sistema produttivo – commenta Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – allo stesso tempo, però, hanno anche risvolti relativamente positivi. Confermano che di fronte a un drammatico urto, le condizioni favorevoli di questi anni e le politiche di emergenza hanno minimizzato il danno. La ricostruzione e il riavvio dello sviluppo italiano non saranno una corsa di velocità, ma una maratona: servono risorse, ma pure un ritmo costante e un orizzonte di programmazione lungo e strategico”.
Poveri senza Covid
Secondo il report “DisuguItalia” di Oxfam allo scoppio dell’emergenza sanitaria il grado di resilienza economica delle famiglie italiane era estremamente diversificato, con poco più del 40% degli italiani in condizioni di povertà finanziaria, ovvero senza risparmi accumulati sufficienti per vivere, in assenza di reddito o altre entrate, sopra la soglia di povertà relativa per oltre tre mesi.
Imprese a chi lavora
Le tre centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop hanno sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per promuovere la diffusione e il consolidamento dei workers buy out cooperativi.
Prevede la nascita di un tavolo di confronto nazionale permanente per monitorare l’andamento delle situazioni aziendali che potenzialmente potrebbero essere inserite in un percorso che promuove la formula dell’impresa recuperata dai lavoratori organizzati in cooperativa come possibile soluzione dei negoziati aperti presso i “tavoli di crisi”.
International coop
World Cooperative Monitor 2020: aumenta il fatturato delle coop italiane nella classifica delle 300 organizzazioni più grandi. Nella nuova classifica delle cooperative Top 300 per fatturato ci sono 12 italiane per un valore totale di 72,9 miliardi di dollari, in crescita di 2,1 miliardi rispetto all’anno precedente. Il piazzamento migliore è di Coop (27° posto), seguita da Conad (28° posto).
Che impresa
Dopo le idee innovative che si sono aggiudicate le prime edizioni di Coopstartup Romagna, promosso da Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0 e Coopfond al via la quarta edizione: iscrizioni aperte sul sito www.coopstartup.it/romagna. In palio ci sono 48 mila euro per un massimo di 4 gruppi vincitori e un ricco paniere di servizi gratuiti per l’avvio di impresa.
Mano nera
Divampa l’usura in questa emergenza economica e sociale. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Con l’emergenza Covid l’usura è un incendio che rischia di divampare. Con la crisi del commercio e l’aumento delle nuove povertà torna anche lo strozzino da vicinato per le spese ordinarie, con un fenomeno da nord a sud difficile da quantificare. I numeri ufficiali in realtà dicono poco. “In alcuni contesti territoriali – si legge nel report del Dipartimento di Pubblica Sicurezza – l’avvento del Covid-19 ha ampliato le condizioni favorevoli alla diffusione dell’usura in uno scenario già compromesso da povertà e disagi economici”.
In alcune regioni gli aumenti sono considerevoli: Campania (con 17 casi; +21,43%) e Lazio (con 16 casi; +45,45%), ma anche in Emilia Romagna, Lombardia e Puglia, seppur con numeri più esigui. Dalle spese primarie al pagamento di dipendenti e fornitori, questi i campi in cui si annida il rischio dell’usura, sia familiare sia d’impresa” dice il report.
Welfare fai da te
L’emergenza sanitaria ha portato un aumento del fabbisogno di assistenza da parte delle famiglie, soprattutto per i bambini (con le scuole chiuse) e gli anziani soli. “Nel 2020 si è registrato un aumento delle assunzioni, anche grazie al bonus baby sitter. Tuttavia, il lavoro nero rimane ancora forte nel settore domestico”, commenta Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina (Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico).