La raccolta delle arance nella piana di Catania fatta anche dai richiedenti asilo del Cara di Mineo: la denuncia nel secondo rapporto sulla trasparenza e la responsabilità sociale nelle aziende. Le associazioni chiedono incontro urgente con il ministro Martina e una legge sulla tracciabilità.
Belle trame
Partendo dagli scarti dei big del settore a Verona è nata un’azienda che dà lavoro a tante donne in difficoltà. L’idea è di Anna che nel 2013 fa ha fondato una cooperativa sociale, “Progetto Quid”, e che per quest’anno ha un obiettivo: arrivare a 34 dipendenti e ad un fatturato di un milione di euro.
Cambio di passo
In Italia le cooperative tornano ad investire. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Nel 2016 le cooperative tornano ad investire. Un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti contraddistinti da un cauto attendismo. È quanto emerge dall’ottava indagine congiunturale quadrimestrale prodotta dal lavoro congiunto dell’Ufficio Studi Agci, dell’Area Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop. Gli occupati tengono, anche grazie alle misure di flessibilità introdotte dal governo ma per la maggiorn parte non recherebbe molti vantaggi; per 3 coop su 4 il fatturato è rimasto stabile o in crescita; in 9 su 10 la posizione competitiva non è peggiorata. Ma a frenare lo slancio sulla strada della ripresa pesa, come nei quadrimestri passati, una domanda interna ancora troppo fiacca complicata dalla concorrenza sleale, le offerte al massimo ribasso e la cooperazione spuria (13,2%), l’eccesso di burocrazia unita alle tasse e alla corruzione.
Ri-generare
È la parola d’ordine che dal 23 al 25 giugno animerà la seconda edizione della Summer school di Legacoopsociali. In questo contesto complicato, la cooperazione sociale può svolgere un importante ruolo contribuendo a rendere la città del futuro più equa, inclusiva e sostenibile.
Passo indietro
“Il jobs act è duro colpo all’assunzione delle persone con disabilità”. Netta la presa di posizione dell’Anmic. Dalla chiamata nominativa “discriminante” agli incentivi “a tempo” alle rigidità contrattuali, la riforma del lavoro targata Renzi, secondo l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, non garantisce l’inclusione nel mondo del lavoro.
Rigenerare il welfare
Nelle Marche continuano a crescere le cooperative sociali. Sono 69 quelle targate Legacoop, sulle 317 attive in tutta la regione, che registrano un valore di produzione di 172 milioni di euro e 7.060 occupati. Sono questi i numeri appena presentati ad Ancona al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Benvenuti in Italia
Barikamà, il progetto nato dalle rivolte di Rosarno, è bloccato dalla burocrazia. L’idea dello yogurt biologico è uno dei simboli della lotta al caporalato. I promotori hanno vinto il bando per la gestione di un chiosco a Roma, ma è tutto fermo per un contenzioso. “Se non ci fanno partire – dicono amareggiati – per noi è la fine, vorremmo inserire altre persone svantaggiate”.
Vita precaria
Il 27% degli italiani non è in grado di affrontare spese impreviste. Il servizio di Giuseppe Manzo.
L’economia reale del Paese arranca. Il 27% degli italiani non è in grado di affrontare una spesa imprevista di 300 euro. Il dato, riferito al 2014, scende al 18 per cento in caso di persone occupate ma, tra queste, il 46% vive in un nucleo famigliare con almeno un reddito e il 45 per cento in nuclei con 2 redditi. È quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto di monitoraggio del mercato del lavoro 2015 realizzato da Isfol. Tra le persone economicamente fragili circa il 45% ha dovuto posticipare cure mediche nell’anno in corso, il 17% è in affitto contro l’8% di chi un reddito maggiore. “Il fatto che la presenza di almeno un reddito, se non due, all’interno di un nucleo familiare non garantisca la posibilità di affrontare una spesa imprevista di 300 euro, richiama la necessità di ampliare lo sguardo sul tipo di occupazione che il nostro paese è in grado di creare e sostenere”, si legge nel Rapporto.
Qua la mano
Si chiama Officina Gomitoli ed è il primo centro interculturale a Napoli rivolto a giovani italiani e migranti di seconda generazione. Lo apre coop sociale Dedalus con un progetto di rigenerazione urbana nell’ex Lanificio: proporrà laboratori artistici e culturali accanto ad attività sociali e formative.
Qua la mano
Protocollo firmato dal ministro delle politiche sociali e del lavoro, Giuliano Poletti, e dalla presidente della Federazione italiana per gli organismi dei senza dimora, Cristina Avonto. Da entrambe le parti un impegno concreto sulla continuazione del progetto Housing first affinché tutti possano avere una casa.