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Esodati, sette giorni per decidere


Prende tempo il governo per censire quel popolo di lavoratori che rischia di restare senza stipendio, senza ammortizzatori e senza pensione.  Palazzo Chigi aveva messo in conto l’esistenza di 65 mila di questi lavoratori, ma altre stime parlano di oltre 350 mila.

“La riforma del lavoro non sia individualista”


È l’appello di Francesco Belletti, presidente del Forum delle Famiglie “In Italia anche nella riforma del lavoro non si esce da un modello individualistico di operatore economico e invece quello che ci manca è una sguardo diverso. Bisogna ripartire dalla famiglia. Pensiamo a una riforma del welfare che non vede la famiglia ma vede solo persone da sole; sarebbe una riforma zoppa che non coglie il luogo di cura principale del nostro paese. Così il mercato del lavoro e questa riforma”.

Risorsa migrante


Le quasi 100mila imprese del Nors-est italiano condotte da stranieri producono il 6,4% del Pil del territorio, specie nel settore delle costruzioni. È uno dei risultati raccolti nel Rapporto Annuale sull’Economia dell’Immigrazione realizzato dalla Fondazione Leone Moressa.

“Ammortizzatore della crisi“


Il lavoro nero vale 540 miliardi. È quanto sostiene l’Eurispes, con il Rapporto sull’economia sommersa. Secondo le rilevazioni, il 53% dell’economia non osservata e’rappresentato dal lavoro sommerso, il 29,5% dall’evasione fiscale ad opera di aziende e imprese ed il 17,6% dalla cosiddetta economia informale. Sono almeno 6 milioni i doppiolavoristi che producono annualmente un sommerso di 91miliardi di euro.

“L’indifferenza uccide”


Negli ultimi tre anni di crisi sono almeno 50 gli imprenditori veneti che si sono tolti la vita, sopraffatti dai debiti, dal mancato accesso al credito, dall’indifferenza. Ieri a Padova incontro sul tema, organizzato dalla Filca Cisl regionale. Flavia Schiavon, figlia di Giovanni, ha denunciato l’abbandono e l’indifferenza in cui tuttora si trova a vivere, dopo tre mesi dalla morte del padre.

Lavoro sotto pressione


Una ricerca di Ipsos Mori rivela che il 73% degli italiani prevede un aumento dello stress legato alla propria occupazione nei prossimi cinque anni. L’indagine ha raccolto le opinioni di oltre 35 mila cittadini di 36 paesi europei, in relazione alle problematiche attuali, tra cui lo stress e l’importanza della sicurezza e della salute, anche nel contesto di un prolungamento della vita lavorativa.

Il welfare prima di tutto


Il welfare prima di tutto. È la richiesta avanzata da Paola Menetti, presidente Legacoopsociali, per combattere la crisi. 

Politiche sociali cercasi


A Napoli la protesta del comitato Il welfare non è un lusso. Il servizio è di Giuseppe Manzo: Emergenza senza fine: il welfare a Napoli vive ancora un giorno di protesta. Questa mattina il collettivo operatori sociali e il Comitato “Il welfare non è un lusso” inizia un presidio permanente con gazebo davanti alla sede dell’amministrazione comunale di Napoli. Ascoltiamo le ragioni della protesta dalla voce di Tania Castellaccio, operatrice sociale: “il 29 febbraio ci era stato promesso entro dieci giorni un tavolo nel quale ci sarebbe stato spiegato come il Comune avrebbe saldato almeno parte di quel debito. È trascorso un mese e non abbiamo né rincontrato gli assessori e il sindaco, né visto l’ombra di un euro”.

Trattativa e confronto


Sulla riforma del lavoro, sono in molti a chiedere maggiore dialogo e apertura. Secondo il presidente delle Acli Andrea Olivero “le mediazioni si possono e si devono trovare”. Anche Alleanza delle cooperative si augura che il Parlamento “si impegni a migliorare un lavoro responsabile, difficile e complesso”.
 

Riforma del Lavoro, alta tensione


Scontro governo-sindacati. Il servizio è di Giuseppe Manzo. Governo spregiudicato o disinformato. È quanto sostengono a Bologna 53 personalità tra professori ed esperti di diritto del lavoro che giudicano sconcertante l’atteggiamento del Governo. Finiscono nel mirino alcune norme presentate dall’esecutivo come una novità e invece già acquisite da anni. Primi firmatari della nota sono Umberto Romagnoli, Luigi Mariucci, Piergiovanni Alleva, Giovanni Orlandini e Sergio Matone e da Torino tra i firmatari Luciano Gallino, professore di sociologia all’università, poi anche Firenze, Milano e Roma. Intanto fioccano le polemiche con i sindcati per un coinvolgimento dei dipendenti pubblici nel nuovo articolo 18. L’intervento però del Ministro Patroni Griffi chiarisce che la norma non riguarderà gli statali.