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Chiedo asilo


Chiedo asilo. Dopo quattro anni il Comune campano di Meta di Sorrento ha deciso di interrompere il finanziamento per il servizio di dei Nido. E così i cittadini sono costretti a fare una colletta. Ce ne parla Giuseppe Manzo: “Il Comune chiude l’asilo nido, i cittadini fanno una colletta per mantenerlo aperto. L’Amministrazione di Meta di Sorrento, in provincia di Napoli, interrompe il finanziamento per il nido “Montemare”, gestito dalla cooperativa sociale “Prisma”. Ma è stata avviata una raccolta di donazione e contributi da parte di singoli cittadini e aziende. E’ costato 800 mila euro per adeguare la struttura ai più elevati standard europei, ma resterà comunque aperto ai cittadini. “Quello che sta avvenendo – ha spiegato il Presidente della Coop Michele De Angelis – rischia di diventare il prototipo di un’altra importante occasione che possa essere sprecata. Se entro un anno non cambia la situazione, saremmo costretti a chiudere”.
 

Il domani è qui


Il domani è qui. Oltre 500 partecipanti provenienti da tutta Italia si sono riuniti a Riva del Garda per discutere delle future sfide dell’impresa sociale in Italia. La proposta lanciata, durante il primo giorno dei lavori organizzati da Iris network, è quella di fare rete. Persone, comunità, istituzioni: tutti insieme per un bene comune.

Confiscati e contenti


Confiscati e contenti. Dopo il casale di Suvignano, a Siena, anche l’immobile ad Altavilla Milicia, nel Palermitano, sarà aperto alla comunità. La villa sul mare, di 1500 metri quadrati e sequestrato al boss Salvatore Geraci, è stata affidata al consorzio Ulisse che conta 18 cooperative. Il progetto è di trasformare lo spazio in ostello.

Futuro a rischio per il sociale


Futuro a rischio per il sociale. È l’allarme lanciato dal presidente di Legacoop Veneto, Adriano Rizzi, per scongiurare l’aumento Iva sui servizi sociosanitari della regione. Ascoltiamolo ai nostri microfoni: “Noi, ovviamente, abbiamo soprattutto preoccupazione, comunque, in prima battuta, per le nostre aziende, le nostre cooperative, per i soci, per i lavoratori occupati, primo elemento; secondo, riguarda la collettività un po’ nella sua interezza, perchè questo significa anche una riduzione di questi servizi che le Amministrazioni locali non potranno più erogare, e quindi significa una minor assistenza nella varie fasce a cui i nostri interventi si rivolgono, che verranno, in qualche modo, tagliati.”

La Terra e il cielo


La Terra e il cielo. L’attivista e ambientalista Vandana Shiva ha firmato la carta di Arcevia. Un documento, voluto dalla cooperativa agricola bio di Piticchio, in provincia di Ancona, che aiuterà a promuovere lo sviluppo di un’agricoltura solidale, sostenibile e senza ogm anche in ambito locale.
 

 

Un’altra economia è possibile


Un’altra economia è possibile. Si è discusso soprattutto di disuguaglianze sociali e welfare nel Forum organizzato da Sbilanciamoci! nell’ultimo weekend a Roma. Proposte al ministro del lavoro Giovannini, sono arrivate dalle oltre 50 associazioni che compongono la rete. Su tutte: tassare le rendite finanziarie, defiscalizzare le imprese e incentivare l’occupazione. Andrea Baranes, portavoce della Campagna.

Penne precarie


Penne precarie. Professionalità, esperienza ma nessuna retribuzione prevista. È il leit motiv degli annunci di lavoro per giornalisti nell’editoria online. Il Coordinamento giornalisti precari Campania ha presentato a Napoli il dossier “AAA. Cercasi giornalista a tempo perso – Annunci di lavoro durante la crisi”.
 

 

Crisi di integrazione


Crisi di integrazione. La drammatica situazione economica e occupazionale, che negli ultimi due anni è andata progressivamente acuendosi, ha peggiorato le condizioni di inserimento sociale e lavorativo dei migranti nel nostro Paese. È il dato più rilevante che emerge dal IX Rapporto sugli indici di integrazione degli stranieri in Italia. Il Piemonte è la regione più solidale.

Povera Italia


Povera Italia.  La crisi mette in ginocchio il nostro Paese: vola la disoccupazione, crolla la produzione industriale e aumenta l’indigenza. Secondo l’Istat La povertà assoluta interessa 1,7 milioni di famiglie. Quella relativa 9,5 milioni di individui. È il peggior dato registrato dal 2005 ad oggi.

Più migranti, più disoccupati


In Italia crescono i lavoratori stranieri: al termine dello scorso anno erano 2 milioni e 334mila. Ma non tutti hanno un impiego: tra loro ci sono 385mila iscritti agli uffici di collocamento. Per coloro che hanno un impiego pesano le differenze salariali con gli italiani. A parità di mansioni le loro buste paga sono più leggere di almeno un terzo.