Gli immigrati che vivono nel nostro Paese guadagnano 939 euro netti al mese, 70 in meno dei coetanei italiani. È il quadro che emerge dall’indagine che ha prodotto la Fondazione Leone Moressa sui giovani stranieri fra i 15 e i 30 anni.
Nasce il microcredito per la casa
Dal pagamento dell’affitto, a quello del mutuo o delle utenze domestiche. Ce ne parla Secondo Cavallari, presidente di Auser Bologna tra i promotori dell’iniziativa “siam partiti con questo progetto, già finanziato l’anno scorso e quest’anno probabilmente verrà rifinanziato ed è una cosa abbastanza importante perché si creano le condizioni perché facendo un piccolo prestito si risolvono delle situazione abbastanza difficoltose a persone con riescono più a pagare l’affitto. Il microcredito funziona così, si fa questo credito che diventa una sorta di prestito d’onore e alla fine con questo prestito d’onore, passerà del tempo, ma si riescono a risolvere delle situazione che probabilmente debbono finire per persone sfrattate o senza casa”.
Povero Sud
In Campania sono raddoppiate le famiglie indigenti. Il servizio è di Giuseppe Manzo: Dossier Caritas 2011 sempre più poveri in Campania. Crescono gli italiani. Nel 2010 transitati nel centri d’ascolto circa 7mila persone, il doppio rispetto agli ultimi quattro anni. La maggior parte disoccupata, il 65,5%. Ascoltiamo il sociologo Ciro Grassini, curatore del Dossier “abbiamo soprattutto anziani e bambini, famiglie che vivono in condizioni abitative terribili. Questo perché la Campania ha una situazione occupazionale terribile. Sono stati persi circa 200mila posti di lavoro dal 2004 ad oggi ed è il peggior dato rispetto anche alle altre regioni”.
Miraggio occupazione
Brutto inizio dell’anno per i lavoratori lombardi: da gennaio si sono già persi 7.410 posti. Ad aggravare la situazione è il fatto che l’incremento più sensibile si registra tra i lavoratori delle piccolissime aziende o dei settori cosiddetti “deboli” che rischiano di acuire ancor di più la crisi economica e sociale di tante famiglie.
Altro che monotonia
Forse più un miraggio a leggere i dati Istat: contratti a scadenza per 8 giovani su 10, 800mila collaboratori iscritti all’Inps e 700mila stagisti impiegati nei posti di lavoro. Una battuta, quella di Monti, che non è piaciuta neanche al presidente di Auser, Michele Mangano.
Cooperative di comunità
È la proposta firmata Legacoop sulle liberalizzazioni da proporre al governo. Secondo il presidente Giuliano Poletti, potrebbe innescare un processo virtuoso così da dare “più protagonismo ai cittadini nella gestione dei servizi e nella valorizzazione dei loro territori”.
Senza lavoro
Allarmanti i dati Istat: a dicembre la disoccupazione ha raggiunto l’8,9%, quasi un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente. Preoccupante la situazione dei giovani: sono a casa uno su tre.
Stabilità: un miraggio
Dal 2005 al 2010 nelle grandi imprese, rigorosamente con oltre 500 dipendenti, i nuovi lavoratori sono quasi tutti precari. Secondo un’indagine dell’Istat, infatti, oltre sette ingressi su dieci derivano da assunzioni a tempo determinato.
Le cooperative italiane si alleano
Il servizio è di Giuseppe Manzo “a un anno dalla nascita, l’Alleanza delle Cooperative Italiane fa un ulteriore passo in avanti. Luigi Marino di Confcooperative sarà presidente, affiancato da due co-presidenti, Giuliano Poletti di Legacoop e Rosario Altieri di Agci. Questa la prima novità emersa da due giorni di lavori organizzati a Napoli il 26 e 27 gennaio. La consulta, di 90 componenti, assume il nome di assemblea e avrà poteri di decisione e nomina dei dirigenti. Imponenti i numeri dell’alleanza: 43mila cooperative, 1,2 milioni di persone occupate, 12 milioni di soci e 127miliardi di euro di fatturato. Nel corso dei lavori non è mancato il confronto sull’azione del Governo in materia economica e sulle liberalizzazioni”.
Welfare per tutti
C’è soddisfazione tra i rappresentanti del Forum nazionale del Terzo Settore dopo il colloquio avuto ieri con il sottosegretario al Lavoro Cecilia Guerra. Ascoltiamo Paola Menetti, presidente Legacoopsociali, presente all’incontro “abbiamo avuto modo di rappresentare la nostra preoccupazione per il fatto che nei territori quello che sta accadendo è proprio un dato di ridimensionamento pesantissimo per la presenza dei servizi di welfare. Si stanno tagliando e ridimensionando i servizi. Abbiamo apprezzato il fatto che la Sottosegretaria abbia sottolineato che non vi sia intenzione di procedere a ulteriori tagli, ma anzi si cercherà di provare a inserire qualche risorsa sul quello che è il tema tra tutte le parti considerato prioriatario, ovvero quello della non autosufficienza”.