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Agenda piena


Molti gli appuntamenti importanti della settimana. Si parte oggi in Italia con le rilevazioni dell’Istat sulle dinamiche economiche dopo la pandemia. Si proseguirà mercoledì con la riunione del Federal Open Market Committee, ovvero il comitato di politica monetaria della Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, che dovrà rivelare le prossime mosse finanziarie e soprattutto fornire chiarimenti sui tempi e sulla durata della ripresa Usa. Lo stesso giorno sarà reso noto l’Economic Outlook dell’Ocse, con le analisi e le previsioni sullo stato dell’economia dei 37 Paesi membri, inclusa l’Italia. Il giorno seguente, giovedì 11 giugno, si riunirà l’Eurogruppo, che discuterà il Recovery Fund, cioè il piano di aiuti da 750 miliardi di euro varato da Bruxelles, sul quale anche i Paesi cosiddetti ‘frugali’ a partire dall’Olanda, dovranno trovare un accordo.

Ladri di sogni


Non c’è pace per la cooperazione sociale in Calabria: continuano furti e atti vandalici alle strutture di chi opera nell’agricoltura sociale. Rubati macchinari e attrezzature agricole alla Casa di Miryam che è impegnata da anni, a Reggio Calabria, nel recupero e nel reinserimento lavorativo di ragazzi a rischio di esclusione.

Fuori fase


Complessità delle procedure per ottenere il Reddito di Emergenza (Rem), assenza di una campagna di informazione e mancanza di strategie per regolarizzare il sommerso. Sono questi i limiti principali di una misura di sostegno pensata per le fasce più deboli della popolazione e che rischia di non raggiungere chi ne ha più bisogno tra gli aventi diritto. È la preoccupazione espressa dal Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD), dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dal coordinatore scientifico dell’Alleanza contro la povertà in Italia, Cristiano Gori.

Una lunga crisi


Questo vedono 3 cooperative su 4. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Preoccupate per la gravità e durata della crisi economica in atto, e insoddisfatte dei provvedimenti economici adottati dal Governo. Sono questi gli elementi più significativi della percezione delle cooperative aderenti a Legacoop sulle conseguenze dell’epidemia da Covid-19, come risultano da un sondaggio condotto su un campione ampio e rappresentativo nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra SWG e Area Studi Legacoop per testare opinioni e percezioni della popolazione di fronte ai problemi determinati dall’emergenza in corso. Le valutazioni espresse dalle cooperative confermano, e accentuano, quelle manifestate dalla popolazione italiana nel suo complesso. Quasi 3 cooperative su 4 (il 74%, contro una media del 62% della popolazione italiana) ritiene che la crisi economica in atto sarà grave e destinata a durare a lungo, mentre solo il 21% (contro il 31% della media italiana) pur ritenendola grave, pensa che l’Italia si riprenderà presto. Un atteggiamento di maggiore pessimismo confermato anche dal fatto che la recessione è ora nettamente più preoccupante dell’aspetto “sanitario” per il 75% delle cooperative.

Quale sicurezza


Con il Covid meno infortuni sul lavoro ma non nella sanità. Secondo l’Inail le denunce presentate tra gennaio e aprile sono state 172.319 (-18,2%), 280 delle quali con esito mortale (-7,6%). Il settore sanità, invece, ha registrato un forte incremento delle denunce di infortunio: +184% su base quadrimestrale e +388% su base bimestrale tra marzo e aprile.

Classifiche europee


Per quanto riguarda le misure economiche che pesano sul deficit, l’Italia è in linea con gli altri big del Vecchio Continente. Nel nostro Paese  il governo ha stanziato una somma pari al 4,2% del Pil per finanziare i provvedimenti anti-Covid: la stessa cifra messa in campo anche da Germania e Regno Unito. La media tra le economie avanzate è del 4,7%, mentre quella dell’Unione è invece del 3,7%. Lo si legge in una tabella elaborata dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani che ha messo a confronto la portata delle misure promosse in risposta alla crisi innescata dalla pandemia.

Insieme


La cooperazione sociale cambia l’approccio del welfare aziendale. Nasce Consorzio Fiber costituito da 17 realtà imprenditoriali che aggregano oltre 100 cooperative socie con un numero di lavoratori che supera le 50 mila unità e danno vita al marchio Welfare Come Te.

A picco


Dopo l’emergenza metà delle famiglie italiane è al verde. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Le famiglie italiane hanno accumulato problemi economici e lavorativi con il lockdown. E sul futuro, sono più quelle che prevedono tempi brutti, mentre altre si illudono sull’ “andrà tutto bene”. Il 31,8% ritiene infatti che probabilmente avrà problemi economici (sono circa 8,1 milioni di famiglie) e il 29,8% è sicuro che andrà incontro a difficoltà (7,7 milioni di famiglie). Più ottimiste il 21,9% delle famiglie intervistate (sono 5,6 milioni di famiglie resilienti) che pensa di non subire nei prossimi mesi particolari contraccolpi mentre il 16,4% (circa 4,1 milioni famiglie forti) è sicuro sulla tenuta del proprio bilancio. È quanto emerge dall’indagine Nomisma 2020 sulle famiglie italiane presentata ieri. Ma non finisce qui. Nel radar settimanale di Swg il 60% deve nero sulla situazione economica del prossimo futuro: mezzo milione sono i posti che potrebbero perdersi entro l’anno. Trovare una soluzione a questa recessione è l’unica assistenza civica volontaria che dovrebbe fare il governo.

Indietro tutta


Con l’avvio della Fase due, la recessione è ciò che spaventa maggiormente due terzi degli italiani, preoccupati anche per la difficoltà di modificare le proprie abitudini di vita rispetto a quelle pre-Covid. È quanto emerge dalle risposte a un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra SWG e Area Studi Legacoop.

Fuori casa


Crollo fino al cinquanta per cento del mercato immobiliare e dei mutui nel mese di marzo 2020, durante la Fase 1 dell’emergenza Covid. Il dato è stato reso noto dal Consiglio Nazionale del Notariato dopo le rilevazioni in alcune grandi città come Roma, Milano, Torino, Napoli e Bari.