La Virginia è il ventitreesimo stato americano ad abolire la pena di morte. Una decisione storica che avviene nel luogo che detiene il numero più alto di esecuzioni capitali nella storia degli Stati Uniti, circa 1400.
Vogliamo la democrazia
È lo slogan scandito dai manifestanti in Myanmar nelle manifestazioni delle scorse ore. Il servizio di Fabio Piccolino.
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Myanmar per protestare contro il colpo di stato che nei giorni scorsi ha fatto tornare il paese nelle mani dei militari. Vestiti di rosso, il colore del partito della leader Aung San Suu Kyi, arrestata dopo il golpe, i manifestanti hanno chiesto il ripristino della democrazia.
A scatenare l’indignazione delle persone è stato anche il blocco nazionale di internet, che ha di fatto silenziato i media indipendenti e le voci critiche. Le manifestazioni, che si sono svolte in diverse città, sono le più grandi degli ultimi dieci anni.
Vietato fumare
Il presidente francese Emmanuel Macron lancia la campagna di prevenzione contro alcol e sigarette con l’obiettivo di ridurre le morti di cancro. Una mobilitazione che inizia dai giovani attraverso la prevenzione per fare in modo che la generazione che avrà 20 anni nel 2030 sia la prima senza tabacco.
Senza diritti
Secondo l’organizzazione OVD-Info, che monitora la persecuzione politica in Russia, sarebbero oltre 1400 le persone arrestate per le manifestazioni di protesta contro la condanna ad Alexei Navalny. Per Amnesty queste azioni mostrano che il vero volto delle autorità di Mosca è quello della repressione.
Senza libertà
Il colpo di stato militare in Myanmar e l’arresto di Aung San Suu Kyi sono un duro colpo per la democrazia e per i diritti umani. Ascoltiamo il commento della giornalista Antonella Napoli.
Inaccettabile dramma
Sono almeno 50 i minori migranti non accompagnati costretti a dormire in ripari di fortuna in Bosnia-Erzegovina. È la denuncia di Save The Children, che spiega come oltre al gelo, c’è il pericolo costante di contagio da Covid-19. Una dura presa di posizione arriva anche da una nota dell’Anpi: “Lungo i Balcani – si legge – l’umanità sta toccando il fondo”.
Direzione opposta
I primi dieci giorni di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti sono stati all’insegna della rottura col recente passato. Ascoltiamo il servizio di Fabio Piccolino.
Dimenticare le scelte di Donald Trump e unire il paese dopo quattro anni di contrasti: la sfida di Joe Biden è diventata immediatamente operativa dal primo giorno di insediamento alla Casa Bianca.Il nuovo presidente ha già firmato diversi ordini esecutivi che modificano nettamente le politiche precedenti: il ritorno degli Usa all’interno degli Accordi di Parigi sul clima, un atteggiamento completamente diverso nell’affrontare la pandemia in corso, lo stop alla costruzione del muro con il Messico, la cancellazione del divieto di ingresso nel paese ai cittadini provenienti da nazioni a maggioranza musulmana, il reintegro delle persone transgender nell’esercito, l’annuncio di una nuova politica energetica.
Senza cibo
Il futuro dei minori più poveri è messo in discussione. Secondo l’ultimo rapporto dell’Unicef e del Programma alimentare mondiale (Wfp), 370 milioni di bambini nel mondo hanno perso in media il 40 per cento dei pasti scolastici a causa della chiusura delle scuole.
Diritto negato
È entrata in vigore in Polonia la contestata norma che sancisce il divieto pressoché totale di aborto. La nuova legge, di cui si è molto discusso in questi mesi, proibisce l’interruzione di gravidanza anche in caso di malformazione del feto. La decisione ha scatenato la protesta di migliaia di persone in tutto il paese.
Sogni infranti
L’epidemia di Covid19 ha compromesso decenni di progressi fatti per salvaguardare i bambini più vulnerabili nel mondo. Lo afferma Save The Children, che chiede “una risposta globale coordinata per fare in modo che le battute d’arresto del 2020 non abbiano un impatto permanente su un’intera generazione di minori”.