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Campagne cinesi


Nel Paese del Dragone si riapre il dibattito sul riconoscimento dei diritti dei gay. Il servizio di Fabio Piccolino.

In Cina si discute dei diritti delle coppie omosessuali: l’occasione è quella del censimento nazionale della popolazione che si tiene con cadenza decennale e che si sta svolgendo in questi giorni. La comunità LGBTQ+ sta promuovendo una campagna per il riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso, invitando le coppie gay a dichiarare apertamente il proprio status durante la rilevazione, per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sul tema dei diritti civili.

In Cina infatti le relazioni omosessuali non hanno ancora un riconoscimento in termini di unioni civili e i riferimenti alle persone gay sono stati esclusi dalla televisione e dalle piattaforme video online. Gli attivisti sperano che da questa azione possa nascere un dibattito pubblico che porti ad una maggiore attenzione sul tema.

Missione possibile


A piedi da Marsiglia a Parigi, raccogliendo mascherine e altri rifiuti gettati lungo la strada: è l’impresa di due attivisti transalpini, Edmund Platt e Frédéric Munsch, con l’obiettivo di creare una “barriera umana tra spazzatura e natura”. L’arrivo nella capitale francese è previsto per domani, dopo un tragitto lungo quasi 900 chilometri.

Politiche di Welfare


La Scozia è il primo Paese al mondo ad aver approvato una legge per l’accesso gratuito agli assorbenti, che verranno resi disponibili dalle autorità locali a chiunque ne faccia richiesta. Secondo un recente studio, le donne possono spendere fino a 8 sterline al mese in tamponi; la misura ha inoltre l’obiettivo di contrastare lo stigma del ciclo mestruale.

Aria pulita


Secondo l’ultimo Rapporto annuale dell’Agenzia europea dell’ambiente, la qualità dell’aria in Europa è in miglioramento. Le emissioni e le concentrazioni di inquinanti sono in diminuzione da circa dieci anni, a eccezione del settore agricolo e del riscaldamento residenziale. A influire positivamente sui dati dell’ultimo anno anche i blocchi dovuti alla pandemia.

Quote rosa


I consigli di amministrazione delle società quotate in borsa dovranno essere composti per almeno il 30% da donne: è la nuova misura del governo tedesco per raggiungere l’obiettivo della parità di genere nella gestione delle grandi aziende. Secondo i promotori, si tratta di un’iniziativa che favorisce la crescita di una comunità più moderna e sostenibile.

Yemen, la tragedia della fame


Le Nazioni Unite lanciano l’allarme sullo stato a sud della penisola araba. Il servizio di Fabio Piccolino

Lo Yemen è di fronte alla peggiore carestia del mondo: è l’allarme lanciato dalle Nazioni Unite sulla situazione del Paese, stremato da oltre cinque anni di guerra. Secondo il Segretario Generale Onu Antonio Guterres, la situazione attuale è la conseguenza della “drastica riduzione dei finanziamenti per le operazioni di soccorso, dell’impatto del conflitto in corso e degli impedimenti imposti dai potenti yemeniti al lavoro salvavita delle agenzie umanitarie”.

Un mix di elementi che, tra le altre cose, sta determinando i più alti tassi di malnutrizione acuta tra i bambini sotto i cinque anni e che fa sì che 20 milioni di persone, su una popolazioni complessiva di 29 milioni, non abbia accesso ad acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

A favore delle donne


Il presidente dell’Argentina Alberto Fernandez ha annunciato in un video su Twitter che manderà in Parlamento un progetto di legge per l’interruzione legale di gravidanza. Fernandez ha sottolineato che il suo obiettivo è garantire “che tutte le donne accedano al diritto integrale alla salute”, al centro del quale c’è l’iniziativa sul diritto all’aborto, accompagnato da un altro disegno di legge che crea “l’assistenza di 1000 giorni, con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza integrale durante la gravidanza e per i bambini nei primi anni di vita”.

In Argentina l’aborto è illegale tranne in caso di violenza o pericolo per la vita della donna (legge risalente al 1920) ma anche in questi casi le donne e le ragazze sono perseguibili penalmente e hanno difficoltà ad accedere a servizi sanitari come la sterilizzazione volontaria, motivo per cui molte di loro ricorrono a interruzioni di gravidanza clandestine. Già nel 2018, dopo mesi di proteste da parte di associazioni umanitarie e gruppi di attiviste, fu presentata una proposta di legge per legalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza, bocciata poi dall’allora presidente Mauricio Macri, che cedette alle pressioni dell’opposizione e della Chiesa.

Ma questa volta la legge ha più possibilità di essere approvata perché a presentarla è lo stesso presidente, appoggiato dal partito di governo. La misura, accolta positivamente da associazioni e movimenti per i diritti civili, mira a garantire il diritto integrale alla salute, e sarà accompagnata da un sistema di assistenza per le donne e per i bambini nei primi anni di vita. Attiviste e attivisti chiedono però che il Congresso argentino inizi a discutere anche la loro bozza di provvedimento, presentata con il sostengo di oltre 70 deputati nel maggio 2019. La Campana Nacional por el Derecho al Aborto Legal Seguro y Gratuito, questo il nome del movimento nato 15 anni fa per lottare per depenalizzazione e legalizzazione dell’aborto, ha convocato per oggi una giornata di mobilitazione nazionale per sollecitare l’inizio dell’iter legislativo della proposta. Tra le discrepanze più significative tra le due iniziative, quella relativo al diritto di obiezione di coscienza, che non è contemplata dalla Campagna.

Il capo dello Stato ha presentato i due disegni di legge con un video di oltre sette minuti pubblicato su Twitter. Il Congresso, ha spiegato Fernadez, dovrà votare un progetto che propone la depenalizzazione e la legalizzazione dell’aborto entro le prime 14 settimane di gestazione. Un lasso di tempo questo, prolungabile nel caso in cui i problemi insorti durante la gravidanza costituiscano un concreto rischio per la salute della donna.

di Pierluigi Lantieri

Green Revolution


Il governo del Regno Unito ha annunciato l’obiettivo di mettere uno stop alla circolazione di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2030. La misura fa parte di un piano di sviluppo energetico che mira al taglio delle emissioni e che nei prossimi anni dovrebbe stimolare la creazione di 250 mila posti di lavoro.

Una speranza per i Dreamers


Il Tribunale Federale di New York ha annullato le restrizioni decise dall’amministrazione Trump per gli immigrati irregolari arrivati negli Usa da bambini. Il programma di integrazione era stato voluto dalla presidenza Obama e fortemente ostacolato dal suo successore e riguarda circa 800mila persone che sono cresciute negli Stati Uniti.