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Sostegno al futuro della Siria


Fino al 30 giugno la conferenza di Unione Europea e Nazioni Unite per discutere della situazione del paese dopo quasi dieci anni di guerra. Tra gli obiettivi c’è quello di offrire alla comunità internazionale l’assistenza finanziaria necessaria per la Siria e i Paesi limitrofi che ospitano i rifugiati e quello di fornire una piattaforma unica per il dialogo con le organizzazioni della società civile della regione.

Numeri raccapriccianti


I dati di uno studio di tre organizzazioni che operano a livello globale parlano chiaro: almeno un miliardo di minori nel mondo è a rischio violenza. Il servizio di Fabio Piccolino.

Secondo un Rapporto di Oms, Unicef e Unesco, “metà dei bambini del mondo, circa un miliardo ogni anno, sono colpiti da violenza fisica, sessuale o psicologica, subendo lesioni, disabilità e morte perché le strategie stabilite per proteggerli sono fallite”. Il dossier traccia un profilo dei progressi compiuti in questo senso in 155 Paesi: mentre nella quasi totalità dei casi esistono delle leggi fondamentali per i bambini contro la violenza, in meno della metà dei Paesi le norme sono state rafforzate.

Perché come afferma Henrietta Fore, direttore generale di Unicef, “Lockdown, scuole chiuse, restrizioni alla libertà di movimento hanno lasciato troppi bambini bloccati con chi li maltratta, senza gli spazi sicuri che le scuole normalmente avrebbero offerto loro. È urgente ampliare gli sforzi per proteggere i bambini in questi periodi e non solo.”

Obbligati a fuggire


Si celebra domani la Giornata Mondiale dei Rifugiati: secondo il Global Trend, il Rapporto dell’Alto Commissariato Onu, gli esodi forzati riguardano oltre l’1% della popolazione mondiale, mentre continua a diminuire il numero di coloro che riescono a fare ritorno a casa.  Secondo lo studio, nel mondo i profughi sarebbero quasi 80 milioni.

In gioco c’è la sopravvivenza


La crisi economica derivante dall’epidemia di coronavirus sta costringendo in Medio Oriente migliaia di profughi siriani a un aggravamento delle condizioni umanitarie. È l’allarme dell’Unhcr secondo cui il numero delle persone prive delle risorse essenziali per sopravvivere in esilio è aumentato drasticamente a causa dell’emergenza.

No bavaglio


La giornalista filippina Maria Ressa, direttrice del portale on-line Rappler, è stata condannata per diffamazione e rischia fino a sei anni di reclusione. Si tratta della prima sentenza del genere nel paese asiatico, che ha inasprito le leggi proprio a seguito di un’inchiesta della piattaforma su un potente uomo d’affari. Negli ultimi anni Maria Ressa è stata più volte intimidita e minacciata dal presidente delle Filippine Duterte.

Senza protezioni


Ci sono paesi arabi che subiscono gli effetti della pandemia da coronavirus senza avere le adeguate risposte mediche. Uno di questi è lo Yemen. Il servizio di Fabio Piccolino.

Dopo cinque anni di guerra e un sistema sanitario al collasso, lo Yemen si trova ad affrontare l’emergenza Covid-19 in una situazione drammatica. Medici Senza Frontiere racconta che ad Aden, nel sud del Paese, c’è l’unica struttura dedicata alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus. Il centro di trattamento ha un tasso di mortalità equivalente alle unità di terapia intensiva in Europa e negli Stati Uniti, ma non si tratta di un ospedale ben attrezzato e integrato con una rete di altri ospedali e servizi a supporto. Secondo l’organizzazione, quella in corso è una crisi troppo grande per poterla affrontare da soli: per questo c’è bisogno dell’intervento delle Nazioni Unite e dei paesi donatori per far fronte all’epidemia ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente.

Piccoli schiavi crescono


Si celebra oggi la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Terre des Hommes lancia l’allarme per il drammatico aumento di questo fenomeno in seguito all’epidemia di Coronavirus. Secondo l’organizzazione: “è fondamentale che i governi nazionali e la comunità internazionale nei loro programmi di aiuto diano priorità ai bisogni dei bambini delle fasce di popolazione più svantaggiate”.

Prima il virus, poi il pane


Se non verranno adottate misure adeguate per contrastare le conseguenze della crisi economica che deriva dall’epidemia di Covid-19, il mondo andrà incontro ad una crisi alimentare globale: è l’allarme lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Agli 820 milioni di persone nel mondo che attualmente soffrono la fame infatti, potrebbero aggiungersene altri 49 milioni.

La moda pulita


E’ il titolo del webinar organizzato da Focsiv, Engim internazionale e Coalizione italiana contro la povertà per sensibilizzare sul tema della sostenibilità del settore tessile in Europa e nel mondo. Ascoltiamo Maria Grazia Meloni, responsabile comunicazione di Engim internazionale. (sonoro)