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Con l’acqua alla gola


La scorsa settimana le piogge torrenziali e i venti forti hanno colpito i campi e gli insediamenti di fortuna dei rifugiati rohingya in Bangladeh. L’Unicef stima che 200.000 persone, oltre il 50% delle quali sono bambini, attualmente siano minacciati dal duplice pericolo di inondazioni e frane.

In alto mare


Continua l’odissea di Aquarius verso la Spagna e di altre due navi della Marina militare e della Guardia costiera italiana sulle quali sono state trasferite oltre 500 persone. Il viaggio durerà ancora tre giorni, con le previsioni di un peggioramento meteo. A bordo dell’imbarcazione della ong, Medici senza frontiere continua a prestare assistenza medica e psicologica ai sopravvissuti.

(Foto: TPI)

Emergenza dimenticata


Il governo dello Yemen ha chiesto alle ong della città portuale di Hodeida, dove transita il 70% degli aiuti umanitari per il Paese, di evacuare tutto lo staff in vista di un attacco nella zona controllata dai ribelli. Il pericolo è una catastrofe umanitaria, dice Oxfam, che si rivolge alla comunità internazionale per agire immediatamente e fermare la guerra in corso da tre anni.

La lezione spagnola


Dopo il rifiuto del governo italiano, sarà il Paese iberico ad accogliere Aquarius. La nave sbarcherà a Valencia con i 629 migranti. Ai nostri microfoni Marco Bertotto di Medici senza frontiere, ong a bordo dell’imbarcazione.

(sonoro)

Alla deriva


Il cibo sarà sufficiente per tre giorni. Ci sono 629 migranti sulla nave Aquarius respinta da Malta e dall’Italia. Il nostro governo ha scelto la linea dura: nessuna accoglienza. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Porti italiani chiusi per i 629 migranti a bordo della nave Acquarius, che naviga nel Mediterraneo dopo l’alt di Matteo Salvini. Malta, a cui il neo ministro dell’Interno ha chiesto di far approdare l’imbarcazione della ong Sos Mediterranee, ha rispedito al mittente la richiesta. Per l’Unhcr, “il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo”. la vicenda è stata aspramente criticata anche dal fondatore di Emergency Gino Strada, per cui non si stanno prendendo in considerazione le vite umane. L’imbarcazione della ong, con personale di Medici senza frontiere, ha partecipato a sei operazioni di salvataggio nella notte tra sabato e domenica. Tutte le persone salvate in mare sono state caricate sull’Aquarius: a bordo anche 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e sette donne incinte.

Road to change


Hanno affittato un autobus e gireranno per le città degli Stati Uniti chiedendo di riformare la legge sulle armi. Gli studenti della scuola di Parkland in Florida, dove lo scorso 14 febbraio un alunno ha ucciso 17 tra compagni e docenti, hanno lanciato l’iniziativa e viaggeranno nei luoghi dove la Nra, lobby delle armi, sostiene i rappresentanti al Congresso e le campagne elettorali dei nuovi candidati.

Ingiustizia è fatta


Confermata in appello la condanna di Najib Rajab, il più importante difensore dei diritti umani del Bahrein: cinque anni per due post su Twitter. Ora l’ultima speranza è il ricorso in Corte di Cassazione. Amnesty International chiede una mobilitazione internazionale.

Piazza rovente


In Nicaragua continua la violenta repressione governativa contro le manifestazioni pacifiche che da aprile chiedono un migliore sistema di welfare e di lotta alla povertà. L’Aoi, associazione ong italiane, ricorda le centinaia di persone morte, ferite o scomparse a seguito degli scontri, e chiede la fine delle violenze e un impegno internazionale per lo sviluppo sociale e democratico nel Paese.

(Foto: Ansa)

Palestina senza pace


Appello su change.org per dire no alla demolizione della Scuola di Gomme di Khan al Ahmar su ordine della Corte israeliana. Ancora una volta, secondo i promotori dell’iniziativa, vengono calpestati i diritti alla vita, alla libertà, all’istruzione, di piccoli innocenti.

(Foto: ventoditerra.org)

Cimitero Mediterraneo


Due nuove tragedie dei migranti, dalla Turchia alle coste della Tunisia. Il servizio di Giovanna Carnevale.

Due nuove tragedie nel Mediterraneo nell’arco di poche ore: davanti alle coste turche hanno perso la vita una decina di persone, di cui sei bambini, a causa del naufragio di un motoscafo. Al largo della Tunisia, invece, una nave è affondata provocando la morte di almeno 35 migranti. 68 sono stati portati in salvo. L’imbarcazione trasportava circa 180 persone, ma aveva una capacità di 70: tra loro molti tunisini, spinti a tentare di raggiungere l’Europa, dicono le ong, anche per un forte tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. Secondo le ultime stime dell’Onu sono 660 i migranti morti quest’anno mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo. Nei primi 4 mesi del 2018, un totale di 22.439 migranti hanno raggiunto le coste europee.